Come si fa: nascondere file a cartelle su OS X con il solo terminale

Esistono numerosi sistemi che permettono di nascondere alla vista file e cartelle del nostro Mac che, per qualsivoglia ragione, consideriamo riservati. Ci sono anche alcuni software commerciali che fanno squisitamente questo. Molti però non sono a conoscenza di un metodo già integrato in OS X, eseguibile con il terminale.

Il comando in questione lo dobbiamo a FreeBSD (anche se quello di OS X è leggermente diverso) e modifica i “flag”, appunto, dei file. Si usa con questa struttura: chflags [opzioni] flags file

Le opzioni in questo caso non ci interessano (potete approfondire qui), mentre tra i flag c’è un interessante hidden. Aprite il Terminale in Applicazioni / Utility (o più velocemente con Spotlight) e scrivete: chflags hidden

hidden

Lasciate uno spazio alla fine e qui dovrete inserire il percorso del file o della cartella da nascondere. In alternativa potete più semplicemente trascinarlo dal finder sulla finestra del terminale per vederlo apparire automaticamente. Confermate con invio e lo vedrete sparire dal Finder alla destra. Tuttavia la cartella è sempre nello stesso posto e dal Terminale si può tranquillamente vedere con una lista:

nascosta

Al sicuro da occhi indiscreti, insomma, ma non a prova di smanettone. Tuttavia se associate l’hidden ad una locazione non troppo scontata della cartella sarà difficile da trovare se non se ne conosce il contenuto. Si tratta comunque esclusivamente di una cura estetica e non proprio di una protezione.

Potete in ogni momento far riapparire i documenti nascosti usando il flag inverso, che è nohidden.

Nota: questo semplice metodo viene anche utilizzato in Lion per nascondere la libreria utente (che volendo potrete quindi riattivare).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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