Bene, ora è il turno del Mac mini 2011. Le previsioni erano: Thunderbolt e Sandy Bridge. Entrambe, ovviamente, avveratesi. Quello che nessuno si aspettava è l’eliminazione definiva del SuperDrive in tutti i modelli! Scelta discutibile probabilmente ma su questo avremo modo di approfondire oggi stesso con un articolo dedicato. Riguardo il resto delle novità ci aiutiamo con uno specchietto che confronta vecchie e nuove specifiche:
Lion è chiaramente di serie su tutti i modelli. Un totale di tre con in più, rispetto al 2010, la variante top di gamma del modello client. Anche in questo caso, come per il MacBook Air, l’entry-level è stato ribassato di 50€. Per le CPU abbiamo alla base un 2,3GHz i5 fisso, mentre al livello superiore un i5 da 2,5GHz con possibilità di upgrade in CTO sul 2,7GHz i7 (+100€). Tutti questi sono Dual Core, mentre la variante server vanta un i7 Quad Core da 2,0GHz.
La RAM non subisce cambiamenti particolari, se non fosse per il nuovo modello top che viene presentato con una base di 4GB. Tutti possono essere espansi in CTO fino a 8GB, con sovraprezzi differenti a seconda della partenza.
Interessante notare che la grafica integrata Intel HD Graphics 3000, viene sostituita da una soluzione più spinta (AMD Radeon HD 6630M con 256MB di memoria dedicata) nella variante top di gamma che ha un costo di 200€ superiore alla base e si distingue inoltre per il doppio quantitativo di RAM ed un processore più veloce.
Sui dischi rigidi, la base parte dal 500GB @5400rpm e in opzione si può avere il 750GB @7200rpm (+150€: esagerato). Sotto questo aspetto è decisamente più interessante il modello intermedio che, pur partendo dallo stesso disco, permette di avere anche SSD da 256GB e la soluzione SSD+HDD. Purtroppo, ancora una volta, Apple sbaglia alla grandissima sotto questo aspetto. Propone solo la soluzione con SSD da 256GB a ben 600€, quando con un piccolo SSD da 64GB (ormai economico) ed un HDD più capiente per i dati, si sarebbe ottenuto velocità a basso costo. Speriamo che, non avendo il SuperDrive, l’installazione di un secondo disco sia semplice, così potremo fare un upgrade intelligente. La versione server ha invece due dischi 500GB @7200 ed una pletora di opzioni in CTO.
Le connessioni rimangono sostanzialmente invariate se non fosse per Thunderbolt e per la presenza, anche qui, del nuovo Bluetooth 4.0, efficiente e parco di consumi. Proprio in relazione alla connessione del tuono, appare un nuovo sistema di archiviazione selezionabile in CTO:
Tutto questo è il nuovo Mac mini, ora con un prezzo d’ingresso più interessante. Appena fu lanciato nella versione unibody ricordo che costava ben 799€ la base. Ora come ora, con 599€, rappresenta in effetti il vero Mac entry-level. In questo senso la mancanza del SuperDrive fa storcere il naso.. ma ci sto riflettendo e, più tardi nella giornata, ne riparleremo.