Il Crucial RealSSD C300 è uno dei dischi in cui è stato inserito un controller SATA3 con 6Gb/s di banda. Questo lo rende un possibile compagno per i Mac più recenti su base Sandy Bridge (per il momento MacBook Pro ed iMac) ed anche per i precedenti con SATAII, dove però la banda di 3Gb/s ne limita parzialmente le performance.
È disponibile nei tagli da 64GB, 128GB e 256GB, il secondo dei quali è oggetto del nostro test. La macchina usata è un MacBook Pro 2011 15" base, lo stesso nel quale sono stati testati gli altri SATA3 negli ultimi mesi, in modo da avere una base di riferimento costante.
Una volta installato e clonato il sistema operativo, dopo un'opportuno reset Pram e qualche riavvio, il tempo di startup riscontrato è stato sufficientemente veloce ma di qualche secondo superiore a quello di altri SATA3. In verità anche il Vertex 2E ha fatto di meglio ma si sa che la velocità di avvio non è una scienza esatta e può subire importanti variazioni di volta in volta.
Xbench però assegna complessivamente un punteggio piuttosto esiguo, il peggiore tra tutti i SATA3 che ho avuto modo di provare e solo leggermente superiore ai migliori SATAII come l'OWC Extreme Pro ed il Vertex 2E.
Cosa alquanto strana è che montato su un controller SATAII, come quello del Mac Pro 2010, il risultato di Xbench è stato addirittura superiore, ottenendo uno score complessivo di 379,95. Aspetto spiacevole e decisamente inatteso sul quale sinceramente mi rimane un grosso punto interrogativo. In effetti dal dettaglio si nota che su alcune velocità di punta sul SATA3 le performance sono migliori ma i picchi negativi, come la lettura o scrittura sequenziale con piccoli blocchi da 4K, sono più pronunciati (ed è questo a fare la differenza).
Prima di proseguire vediamo anche come si è comportato con QuickBench, dove ancora una volta si notano picchi negativi pronunciati, specie in scrittura.
Vista la situazione un po' strana ho iniziato a fare qualche ricerca ed ho confrontato i miei dati con quelli ottenuti dall'ottimo AnandTech, probabilmente il sito più informato e tecnico riguardo gli SSD nel panorama mondiale (un po' come lo è DPreview per il settore fotografico). Effettivamente dai loro test si è comportato leggermente meglio, seppure anche loro lo confrontino con dischi SandForce 1xxx SATAII (proprio come il Vertex 2E) sottolineando che le performance (ma anche i costi) sono più vicini a questi che ai migliori SATA3.
Andando più nel dettaglio è venuto fuori come il controller Marvell di questo SSD abbia una GC molto "leggera". Questo è un non-problema per chi lavora in ambiente Windows, che sopperisce con il TRIM, ma per noi utenti Apple sono dolori. Inoltre la GC light del C300 diventa anche un possibile problema per chi faccia un uso intensivo del disco e nei test a riempimento ha mostrato una drastica riduzione della capacità di scrittura (ecco perché probabilmente QuickBench dopo numerosi cicli ha evidenziato medie basse in scrittura).
Messo sotto stress il C300, per simulare in breve tempo mesi di utilizzo, mostra evidentemente il suo problema e confrontato con il rendimento di un Vertex 2E, a destra, si nota come la GC dei SandForce permetta di ottenere risultati più costanti nel tempo.
Conclusioni
Sia chiaro che il C300 non da la sensazione di essere lento nell'uso e di fatto non lo è. Tuttavia per gli utenti Mac che non possono avvantaggiarsi del TRIM le performance nel lungo periodo, specie per chi faccia un uso intensivo del disco, diventano oggettivamente un problema. Per questo motivo il nostro score, il quale si basa sull'esperienza dell'utente Apple, non può superare la sufficienza.
Costi
Considerandolo tra i SATA3 è probabilmente il disco più economico. Con i suoi circa 200€ nel taglio da 128GB offre un buon costo/GB nella sua categoria. In tutti i casi i risultati ottenuti, a meno di smentite, mostrano un quadro complessivo non del tutto favorevole per i Mac e pertanto il suo acquisto non è consigliato.