Il grande flop dell’HP TouchPad, una dura lezione per i tablet anti-iPad

L’HP TouchPad, pur presentando difetti iniziali, sembrava essere destinato a fare buone cose. Ribassato il prezzo di 100 $ e ricevuto un buon aggiornamento per rimediare ad alcuni peccati di gioventù, poteva essere un buon pretendente al secondo posto nel mercato tablet dietro all’iPad, almeno per il breve-medio periodo. Le cose, purtroppo, non stanno così.

Dalla catena Best Buy trapela che, nonostante il calo di prezzo dai 499 $ iniziali ai 399 $ del nuovo listino, le vendite del TouchPad sono a livelli davvero bassissimi. In totale, il gigante della vendita al dettaglio di elettronica di consumo americano è riuscito a piazzare appena 25.000 tablet HP circa, con altri 245.000 che invece rimangono tristemente a giacere in magazzino. Non solo: Best Buy avrebbe chiesto addirittura ad HP di riprendersi indietro buona parte degli invenduti e simili numeri sembrano ripetersi anche in altre catene di vendita americane. Una autentica bocciatura da parte del mercato per questo tablet, che pur aveva grandi premesse e un sistema operativo di buona fattura, webOS, alle spalle. Una lezione che si ripercuote anche sugli altri tablet, sia Playbook sia con Android, che tentano di avere almeno un pezzettino di quella grande torta che Apple si sta mangiando con l’iPad.

Ma perché questa bocciatura? In fondo, come si è detto anche tra i commenti varie volte quando si parlava di iPad e dei concorrenti, i tablet non sono stati mica inventati da Apple. Li ha inventati Microsoft, che però ha probabilmente preteso troppo chiedendo ai tablet di fare le stesse cose che farebbe un comune PC, quando invece andavano riposizionati per un uso più consono alle loro capacità. Ed è qui che è intervenuta Apple: ha creato un tablet e vi ha forgiato attorno il sistema operativo, adattandolo alle capacità del prodotto, niente di più niente di meno. Apple ha creato un ecosistema attorno al suo iPad, un ecosistema fatto di applicazioni tramite l’App Store, accessori e altro ancora, mantenendo i prodotti vivi e aggiornandoli costantemente con nuove features nel sistema operativo. In poche parole, se Microsoft ha creato il tablet, Apple ha creato il mercato. Più volte è stato sottolineato qui come i concorrenti dell’iPad soffrono di un ecosistema non all’altezza di quello Apple che non consente loro di competere sullo stesso piano, pur sfoggiando anche caratteristiche hardware superiori, come è anche in parte nel caso del TouchPad. Senza un ecosistema adeguato, si crea con difficoltà il mercato per il prodotto. E senza mercato si fa ben poca strada.

La via per sconfiggere l’iPad? Fare davvero meglio dell’iPad. Imporsi subito con una base solida e un ecosistema pronto all’uso, attirare gli sviluppatori, ovviare il più possibile ai difetti dell’iPad e degli altri tablet, presentare un lasso di tempo accettabile tra annuncio e commercializzazione, tenere vivo e aggiornato il prodotto. Per battere Apple bisogna superarla, insomma. Cosa che al momento nessuno l’ha ancora fatto, pur con tutta la buona volontà che ci stanno mettendo molte aziende e l’innegabile crescita di Android anche nell’uso tablet. Forse la nuova accoppiata Google-Motorola e, nel lato Microsoft, Windows 8 avranno i mezzi adatti per dare filo da torcere all’iPad. L’esperienza di HP rivela invece solo errori, di cui è bene che gli anti-iPad facciano tesoro. Fino ad allora, però, Apple non correrà rischi: il regno dell’iPad nel mondo tablet è destinato a durare ancora per un bel po’.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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