Tra i tanti cambiamenti di Lion difficilmente sarà passata inosservata la modifica alle barre di scorrimento, che da blu e corpose sono diventate molto più simili alle controparti per iOS.

Yesscroll

Se fosse solo questo il tutto si potrebbe ricondurre ad una scelta estetica e/o di uniformità delle piattaforme, e gusti personali a parte difficilmente sarebbe criticabile. Il cambiamento, però, è più profondo di quanto possa sembrare a prima vista: a seconda del dispositivo con cui si effettua lo scrolling, le barre di scorrimento possono anche non essere presenti- Dov’è il problema, vi chiederete voi. In fondo sono quattro anni che iOS non le ha (perlomeno prima di avviare il movimento) e nessuno si è lamentato. Vero, ma c’è una netta differenza tra uno schermo manipolato tramite un terzo dispositivo (mouse, trackpad) e uno schermo su cui si appoggiano direttamente le dita.

Comunque, lo spiacevole effetto ottenuto su Lion è questo:

Noscroll

La cartella nella schermata è quella contenente le mie applicazioni. A giudicare dall’immagine, come potrebbe una persona a prima vista capire che posseggo più di 12 software? La risposta è palese: non potrebbe.

Nota: tramite Preferenze di Sistema > Generali > Mostra bande di scorrimento è possibile modificare il comportamento delle barre/bande, ma il mio intento è descrivere l’esperienza “out-of-the-box”, ovvero quella con cui si viene a trovare a che fare un nuovo utente appena comprato un nuovo Mac.

Su iOS la mancanza di barre di scorrimento assolve una precisa funzione, quella di recuperare preziosi pixel per “donarli” all’interfaccia. Lo schermo di iPhone (ma anche di iPad) è piccolo, ogni pixel è sacro. La mancanza di indicatori sulla grandezza/lunghezza di una schermata viene risolto con una caratteristica comune a tutti i dispositivi touch: almeno un dito è sempre poggiato sullo schermo, così si ha in ogni momento un’indicazione delle possibilità aggiuntive di scorrimento.

Su OS X, invece, è difficile giustificare la scomparsa delle bande di scorrimento per ragioni di spazio. Anche con i più piccoli Air a 11” non c’è un bisogno così forte di ottimizzazione. E, a differenza di iOS, su OS X non è detto che le dita siano poggiate su trackpad/mouse, spesso sono a battere sulla tastiera.

Comunque, c’è chi ha proposto una terza via, come Jon Whipple:

02 yes i need to scroll

Vedete il piccolo indicatore in alto a destra? Possiede una piccola tacca per ogni direzione possibile (su, giù, destra, sinistra) che viene illuminata a seconda della presenza di spazio per effettuare lo scorrimento.

Difficilmente una soluzione del genere potrebbe risultare utile agli utenti “normali” (in contrasto ai power user), ma l’idea è da apprezzare. Il problema è che, come dice John Gruber, quel piccolo simbolino introduce un altro livello di astrazione. E, come si sa, Apple sta facendo di tutto per rimuoverli, portando così questa soluzione in controtendenza alla rotta generale del sistema operativo.

Allora viene da chiedersi: dato che gli schermi su OS X sono grandi, le dita non sempre sono poggiate sui dispositivi di scorrimento, le astrazioni sono una brutta cosa… perché Apple ha deciso di rimuovere le barre di scorrimento? Difficile questa volta rispondere alla domanda, se non impossibile.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.