Sguardo ravvicinato sulla nuova Wacom Inkling, la tavoletta senza tavoletta

Come ho detto in diverse occasioni, io utilizzo la tavoletta grafica in studio anche come dispositivo di puntamento. Con le funzioni di Lion il Magic Trackpad (recensione) diventa sicuramente più pratico a livello di gestione delle finestre ma per quanto concerne la velocità d’uso ed il lavoro con applicazioni creative credo che non esista nulla di meglio. Ciò che mi fa preferire la tavoletta grafica l’ho ampiamente spiegato nella recensione della Wacom Bamboo Fun Pen & Touch e può essere sostanzialmente riassunto come “movimento per coordinate assolute”.

A prescindere da questa mia personale preferenza anche nel puntamento, il vero regno delle tavolette grafico è quello del disegno creativo, settore dove Wacom è indiscutibilmente leader mondiale. Considerando la velocità con la quale viaggiano le news, forse già saprete che l’azienda ha oggi presentato una novità o, più precisamente, la propria interpretazione di un’idea già vista in passato. Si tratta della Inking, la tavoletta senza tavoletta.

inkling-penna

È costituita da 2 pezzi: un ricevitore ed una penna, il tutto inserito in un contenitore per semplificarne il trasporto. Quest’ultimo contiene all’interno anche una piccola prolunga USB e delle punte con inchiostro di ricambio (visto che la penna scrive veramente).

inking

A differenza delle classiche tavolette questa non si usa in tempo reale per interagire con il computer ma ha lo scopo di farci disegnare o prendere appunti in mobilità per poi riportare tutto, tramite collegamento USB, in forma digitale, sia come file raster (diciamo per Photoshop) che come file vettoriale (ad esempio per Illustrator).

inkling

L’idea di fondo non è male anche se sono piuttosto scettico su questo genere di prodotti, ricordo di aver usato una penna simile che permetteva di scrivere del testo per poi ottenere l’acquisizione in OCR al computer ma non era così efficace come gli slogan lasciavano intendere.

Ho quindi approfondito un po’ il funzionamento della Wacom Inkling, in attesa di vedere se riusciamo a provarla appena disponibile, ed ho trovato un breve filmato che mostra le indicazioni pratiche sull’uso in lingua italiana:

Come si evince dal filmato, il ricevitore si può porre nella posizione preferita del foglio a patto di avere alcune accortezze come lasciare campo libero tra questo e la punta oppure impugnare la penna un po’ più in alto. Già questo secondo aspetto per alcuni grafici può essere un po’ fastidioso se si è abituati a disegnare ipugnando la penna proprio vicino alla punta. Al di là di tutto, la funzione più interessante potrebbe essere quella dell’acquisizione in vettoriale, specie considerando la possibilità di creare nuovi livelli durante il disegno premendo un tasto presente sul ricevitore.

creare-livelli

Un video più completo che mostra il funzionamento della Wacom Inkling è il seguente:

Difficile prevedere se si imporrà come un must-have per i designer creativi diventando capostipite di una nuova linea di prodotti Wacom o se rimarrà un progetto solitario e sostanzialmente poco valido. Pur apprezzandone alcune particolari doti, come il riconoscimento del tratto vettoriale, sono piuttosto scettico sulla reale praticità d’uso. Ma sono pronto a cambiare opinione se con la prova sul campo dimostrerà il suo valore.

La domanda alla quale vorrei poter dare una risposta è: siamo di fronte ad una innovazione epocale per la gestione di appunti e schizzi oppure sarà solo un esperimento, un prodotto di nicchia che piacerà a pochi? Di certo il prezzo (169,90€ a listino) non la rende troppo popolare…

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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