Video Recensione: Nikon D5100, una mid-range con invidiabile qualità d’immagine

Meglio Canon o Nikon? Ho già spiegato il mio punto di vista sulla questione l’anno scorso e penso che i due marchi si spalleggino di anno in anno presentando modelli che si superano a vicenda ad ogni aggiornamento. Ma al di là delle valutazioni puramente tecniche sui corpi macchina, bisogna considerare l’attaccamento ad un marchio che può non essere solo una questione di gusto personale ma anche dettato dall’eventuale corredo di ottiche ed accessori che già si possiedono. Ipotizzando di dover fare il proprio ingresso nel mondo della fotografia la scelta diventa più libera e vasta. Dopotutto ci sono anche molti altri marchi piuttosto validi, tra cui Sony, Panasonic e Pentax, giusto per citarne alcuni. Ma ritornando alla storica sfida, i modelli che attualmente si contendono il podio di migliore mid-range del 2011 sono la Nikon D5100 e la Canon EOS 600D. Questo è, secondo il mio parare, il livello migliore per un approccio al mondo reflex. Si spende una cifra importante ma tutto sommato ragionevole e si possiede uno strumento che non solo soddisferà la nostra iniziale curiosità ma rimarrà valido anche per gli anni a venire se decideremo di approfondire la nostra passione.

d5100-fronte

Come il titolo suggerisce, per questo confronto non realizzerò una delle classiche recensioni a cui siete abituati, ma farò tutto in video. Con il primo, oggi, analizzeremo la D5100 mentre domani arriverà quello sulla EOS 600D. Infine ci sarà un terzo video finale con il confronto diretto tra i due modelli e la nostra scelta. L’obiettivo del video non è quello di snocciolare tutte le caratteristiche tecniche (che trovate direttamente sui siti dei produttori) ma piuttosto di analizzare la posizione del prodotto rispetto alla famiglia di appartenenza ed al mercato, analizzando pregi e difetti che si evidenziano solo nell’uso pratico e che non tutti vi dicono.

Vi lascio con il primo video della sequenza, mentre in basso troverete la trascrizione del parlato:

La Nikon D5100 raccoglie l’eredità della D5000 dalla quale differisce a livello progettuale per il display non più incernierato in basso ma finalmente posto sul lato con un notevole incremento di praticità. È posta a metà strada tra la entry-level D3100 (recensione) e la più professionale D7000 (recensione) dalla quale acquisisce alcune caratteristiche avanzate. Ad esempio il sensore che è lo stesso valido CMOS da 16MP, inserito qui in un corpo molto piccolo, ancor di più della precedente D5000. Come la D7000 ha anche un range ISO molto vasto, da 100 a 6400 estendibile fino a 25.600, ed eredita anche la profondità a 14-bit per i file RAW, caratteristica solitamente appannaggio di modelli ben più costosi. Dal punto di vista puramente fotografico la D5100 è quindi in grado di soddisfare anche i palati più esigenti, mentre la stessa cosa non si può dire per il corpo macchina. Nikon se la cava decisamente bene anche con la plastica, che è di buona qualità e ben assemblata, ma in ottica di riduzione dei costi il risultato complessivo è sempre da entry-level. In tutti i casi compattezza e leggerezza sono considerabili anche come elementi positivi per chi cerca massima trasportabilità unità ad eccellenti risultati fotografici. Certamente non è il corpo più indicato per grossi e pesanti obiettivi ma con le ottiche AF-S si dimostra ben bilanciato e l’ergonomia sufficiente. L’altezza complessiva è piuttosto ridotta, ma l’impugnatura è ben sagomata e profonda e si riesce ad appoggiare il mignolo anche con mani medio-grandi. La sporgenza nella zona superiore consente di bloccare le dita in modo stabile, mentre sul dorso vi è un accenno di scanalatura per il pollice al fine di ottenere una presa piuttosto stabile.

d5100-impugnatura

Nel campo del video la D5100 è probabilmente il modello più evoluto di casa Nikon. Eredita la qualità FullHD 1080p dalla D7000 ma ha in più un nuovo codec H.264/AVC e la possibilità di scegliere il framerate tra 30 / 25 e 24 fps. Inoltre lo schermo articolato da 3″ si presta particolarmente bene alle riprese, sia per flessibilità che per qualità, nettamente migliorata rispetto la D50m00 con ben 920.000 punti. L’autofocus in modalità video/live view avviene sempre per contrasto ma vi è un notevole miglioramento rispetto al passato con dei tempi di risposta medi intorno ad 1 sec. Siamo ancora lontani dall’efficienza delle MicroQuattroTerzi ma rispetto modelli equivalenti di altri marchi i risultati sono eccellenti: ad esempio la Canon 600D impiega 4 volte tanto. C’è anche qui la modalità AF-F permanente ma, come per gli altri modelli Nikon che la implementano, risulta poco utile: in seguito al cambio di inquadratura o al movimento del soggetto, viene eseguito un nuovo ciclo completo di messa a fuoco, ottenendo un quadro completamente sfocato per circa 1 secondo.

L’audio registrato è mono ed il microfono è posto piuttosto vicino alla lente, per cui i movimenti dell’obiettivo spesso generano del rumore. Il comparto audio integrato è quindi adatto solo per le condizioni di fortuna mentre tramite l’ingresso laterale si può collegare un microfono esterno per ottenere maggiore qualità.

d5100-trequarti

La D5100 continua la tradizione di corpi macchina economici senza il motore di messa a fuoco. Questo vuol dire che la velocità dipende essenzialmente dall’obiettivo montato e che con i vecchi pre-AF il focheggio è manuale. Problema che comunque è piuttosto marginale ormai, a meno che non si sia già già in possesso di un parco ottiche Nikon piuttosto datato. L’AF è a 11 punti e si dimostra veramente valido non è chiaramente come quello a 39 punti della D7000 che è decisamente più professionale ma ha anche il tracking 3D per l’inseguimento dei soggetti che funziona piuttosto bene. Sempre in ambito velocistico/sportivo viene fuori la discreta capacità di raffica da 4 fps ma sopratutto l’ampio buffer che consente di archiviare 15 fotogrammi in RAW prima di dover essere svuotato, caratteristica di tutto rispetto per una camera in questo range. La reattività della D5100 è generalmente molto alta in ogni ambito e rispetto alla D5000 si nota un notevole incremento di prestazioni nell’archiviazione che ora è veloce anche con l’Active D-Lighting attivo.

d5100-retro

Dal punto di vista del controllo tutte le principali operazioni passano dal display e dall’ottimo menu Nikon (personalizzabile nell’aspetto) che contiene immagini e testi esplicativi molto chiari. L’utente inesperto viene praticamente accompagnato nella scelta dei vari parametri in modo veramente semplice, al punto che anche il neofita sarà stimolato a personalizzare qua e là le impostazioni per modificare la resa dei suoi scatti. Come di consuetudine per modelli di questa tipologia vi è una sola ghiera di controllo per i parametri, sul retro in direzione del pollice, e non vi è un lcd supplementare con le informazioni di scatto. Tutti i dati sono esposti nel display e i principali sono replicati anche nel mirino. Questo è un pentaspecchio con una copertura del 98% ed un ingrandimento di 0,78x, assolutamente in standard per la categoria. I controlli fisici sono totalmente rivisti rispetto la D5000 dal momento che il display incernierato di lato non permette di avere la classica colonna di tasti alla sinistra. La maggior parte delle operazioni si eseguono attraverso il menu veloce rappresentato dalla <I> e con il pad direzionale. Come sempre in casa Nikon, con l’AF spot si possono usare i tasti freccia per selezinonare in modo immediato il punto di messa a fuoco, anche senza distogliere lo sguardo dal mirino.

d5100-top

Ad eccezione della navigazione nel menu, controllo del display, compensazione dell’esposizione e blocco AE/AF non ci sono molti tasti funzione dedicati sul corpo e il pulsante fn personalizzabile, posto a sinistra dell’obiettivo, sarà probabilmente sfruttato da tutti per la selezione ISO. Su questo aspetto c’è una nota negativa a mio avviso, in quanto anche dedicando il tasto si attiverà la voce sensibilità del menu rapido che contiene solo i vari valori manuali mentre per il controllo dell’ISO massimo si deve accedere separatamente al menu principale (il cui tasto è posizionato in alto a sinistra). Particolare anche l’attivazione del Live View con una levetta posta alla base della ghiera dei modi, separata dal pulsante di registrazione video. Molto più organica in questo ambito la soluzione adottata dalla D7000 che ha il selettore intorno al pulsante di registrazione. Un’altra mancanza da evidenziare è quella dell’anteprima della profondità di campo nel mirino. In Live View questa viene mostrata nel display ma non si aggiorna automaticamente al cambiamento dei valori di f e rende necessario disattivare e riattivare il Live View per vedere le modifiche.

Il flash popup integrato possiede Numero Guida 12. Si comporta mediamente bene e l’attivazione avviene tramite il tasto posto alla sua sinistra. Lo stesso può essere anche utilizzato per gestire la compensazione dell’esposizione flash, risultando veramente ben gestito. La camera possiede anche un illuminatore ausiliario per aiutare la messa a fuoco in condizioni di scarsa luminosità, per cui non sarà necessario ricorrere ai fastidiosi lampeggi del flash come nel caso della 600D.

Da evidenziare oltre i classici modi di scatto automatico, PASM e scene, anche la nuova modalità Effects. Attivandola si potranno selezionare diversi effetti come miniatura, selezione colore, high key, ecc..  che verranno mostrati in tempo reale in modalità Live View. Inoltre potranno essere utilizzati anche nella registrazione video, ottenendo risultati inusuali e divertenti. Con la modalità Effects attiva si salva solo in JPG e non in RAW.

La D5100 si comporta veramente bene dal punto di vista fotografico e se vogliamo offre risultati da classe superiore in quanto completamente sovrapponibili a quelli della costosa D7000. Quindi con una eccellente risoluzione e livelli di rumore ad alti ISO veramente molto contenuti. Dalla sorella maggiore comunque eredita anche alcune caratteristiche secondarie come lo sviluppo dei file RAW in camera o lo scatto silenzioso. Abbiamo anche l’illuminatore ausiliario per aiutare l’AF in caso di scarsa luminosità (cosa che ad esempio manca nella EOS 600D) doppio ricevitore infrarossi (fronte/retro) e tutte le funzioni del software Nikon già visto nella D3100 (quindi la versione più semplificata). Di contro il corpo è piccolo e leggero come nelle entry-level e manca qualcosa qua e là, come l’anteprima della profondità di campo, ma la sostanza c’è tutta. A livello software si notano anche alcune imperfezioni, in particolare in Live View dove manca l’istogramma in fase di ripresa, non c’è anteprima dell’esposizione in modalità manuale e, stranamente, per avere i dati di ripresa dopo lo scatto si deve prima attivare una funzione nel menu ripresa della camera.

voto 4Conclusioni
La D5100 è una camera un po’ particolare, con un cuore da grande ed un corpo da bambina. Offre veramente tanto dal punto di vista della qualità d’immagine ma conserva  caratteristiche strutturali simili a quelle della D3100. Un connubio che piacerà in particolare a chi vuole viaggiare leggero ma non rinuncia alla vera qualità dietro ogni scatto. Mostra qualche piccola mancanza qua e là ma è un ottimo prodotto e merita sicuramente le nostre 4 stelle.

Costi
Per il modello NITAL con garanzia italiana un prezzo interessante è quello di APMShop.it con 666€ per il kit con 18-55VR. Come vedremo nel prossimo video la D5100 è quindi più o meno allineata al costo della pari livello Canon EOS 600D.

PRO
 Eccellente qualità d’immagine
 Livello di rumore ad alti ISO veramente molto contenuto
 Corpo compatto e sufficientemente comodo
 File RAW a 14 bit
 Illuminatore ausiliario per AF
 AF ad 11 punti con tracking 3d molto efficiente
 Batteria longeva (oltre 600 scatti)
 Ottimo display 3″ articolato
 Registrazione video FullHD con framerate modificabile
 Effetti in real-time anche per il video
 Possibilità di collegare microfono esterno
 Doppio ricevitore infrarossi per controllo remoto da ogni posizione
 Ampio Buffer da 15 fotogrammi in formato RAW

CONTRO
Pro Manca anteprima profondità di campo
Pro Manca istogramma in modalità di ripresa
Pro Audio mono e microfono troppo vicino all’obiettivo
Pro Qualche incongruenza nel LiveView per l’aggiornamento di esposizione e profondità di campo
Pro L’AF-F permanente nel video non è efficiente come quello delle MicroQuattroTerzi

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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