E alla fine arrivò l’iPhone 4S con Siri, più qualche ritocco a iPod e iOS 5

Diciamocela subito, senza fare troppi giri di parole: un keynote abbastanza deludente. Poca sostanza e tante, troppe parole. Ci è toccato risentire tutto quanto si era detto su iOS 5 e iCloud, con qualche novità di poco rilievo. Gli iPod sono rimasti praticamente inalterati, ricevendo quello che si potrebbe definire come un Model Year, prendendo spunto dal mondo delle auto. L’unica, vera, novità è stata l’iPhone 4S con Siri. Sicuramente molto gradita, però non proprio una evoluzione di quelle che giustificano addirittura 16 mesi di lavoro. Ma andiamo con ordine e partiamo proprio dal 4S.

Come fa presagire il nome e anche il design, l’iPhone 4S è una evoluzione del precedente. Anche le caratteristiche riflettono un rilascio evoluzionistico: processore A5 dual core come l’iPad, HSPA fino a 14,4 Mbps, supporto CDMA integrato e fotocamera da 8 Megapixel con registrazione video 1080p dotata di stabilizzazione e noise reduction in tempo reale. Ma la vera novità è Siri, il nuovo sistema di riconoscimento vocale che ci si aspettava. Probabilmente, è il più grande plus dell’iPhone 4S, dato che la feature è una sua esclusiva: Siri è in grado di fare non solo di svolgere i compiti già fattibili dai suoi simili, ma può anche interagire con l’utente utilizzando il linguaggio naturale. Per chiarirci meglio, se chiediamo all’iPhone “Com’è il tempo adesso a Milano?”, tramite Siri risponderà “Il cielo è sereno e ci sono 21°”. Lo stesso anche per l’ora esatta, la ricerca di luoghi e contenuti, persino per i contenuti disponibili su Wikipedia e Wolfram Alpha.

L’iPhone 4S sarà disponibile a partire dal 14 ottobre in USA, Gran Bretagna, Francia e Germania, con preordini a partire dal 7. I prezzi statunitensi su abbonamento vanno dai 199 $ per la versione da 16 GB ai 399 $ per quella da 64 GB, altra piccola novità del 4S, passando per i 299 $ della versione da 32 GB. Per altri paesi, tra cui l’Italia, l’appuntamento è al 28. Più in là, invece, per Siri: inizialmente sarà in Beta e disponibile solo in inglese, tedesco e francese. Accanto all’iPhone 4S continueranno a vivere sia il 4 sia il 3GS, come si vociferava insistentemente: da noi costeranno rispettivamente 549 e 399 €. Questi sono prezzi liberi, senza contratto. Da tremare a pensare a quanto arriverà l’iPhone 4S, visti i 549 richiesti dal 4.

Per quanto riguarda gli iPod, non c’è molto da segnalare. L’iPod nano riceve solamente leggeri ritocchi, con l’inclusione del sensore Nike+ e nuovi stili per l’orologio software, assieme a un taglio di prezzi: 139 € per il modello da 8 GB e 159 € per quello da 16. Anche l’iPod touch è stato aggiornato in modo piuttosto contenuto: l’unica novità è rappresentata dalla versione bianca. Anche qui leggeri ribassi per i prezzi, che partono dai 199 € del modello da 8 GB e proseguono poi sui 299 € richiesti da quello da 32 GB, che salgono a 399 per avere la versione da 64. Disponibili a breve ma già acquistabili dal sito Apple.

Parlando di iOS 5, poche le novità emerse. L’unica aggiunta nella Golden Master è Cards, una applicazione che consente di trasformare foto digitali dell’iPhone in cartoline vere e proprie, con stampa e spedizione curate da Apple. Il costo negli USA è di 2,99 $ a cartolina, mentre la spedizione internazionale ne vale 4,99. Anche per iCloud qualche novità minore. Find My Friends consente di sapere sempre dove si trovano i nostri amici muniti di dispositivo iOS, sfruttando così la geolocalizzazione. Una sorta, quindi, di piccolo Foursquare integrato nei nuovi servizi online di Apple. iOS 5 e iCloud saranno lanciati in contemporanea il 12 ottobre, con la Golden Master per gli sviluppatori disponibile sin da oggi. L’unico servizio ad arrivare più tardi sarà iTunes Match, che partirà entro la fine del mese e costerà i 24,99 $ annuali già anticipati al WWDC. Al momento, la disponibilità è stata annunciata solo per gli Stati Uniti.

Tirando le conclusioni, a parte Siri si è visto ben poco di “magico” rispetto alle altre volte. Sebbene sia comprensibile un rilascio evoluzionistico come quello dell’iPhone 4S, non valeva la pena aspettare ben 16 mesi, visto come gli inseguitori hanno già da qualche mese caratteristiche hardware abbastanza simili. Il vero vantaggio rimane l’ecosistema software, ma anche qui, con Ice Cream Sandwich in arrivo, è bene che Apple non si metta a dormire sugli allori. Anche Siri è da verificare sul campo per utilità ed efficacia: le premesse sono ottime, però. Se l’iPhone 4Svenderà? Sì, venderà e pure tanto. Ma almeno ai più “aficionados” dei keynote Apple, un po’ di amaro in bocca è sicuramente rimasto. A prescindere che sul palco ci fosse Cook o Jobs: dal momento che Steve ha seguito queste novità fino alla fase più avanzata di sviluppo, non avrebbero lasciato tanto il segno neanche con un keynote condotto da lui. Anche se forse avrebbe avuto perlomeno un sapore complessivamente più familiare.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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