Ce l’avevano quasi fatta: processori AMD nei MacBook Air saltati all’ultimo

Apple e AMD. Una storia particolare, fatta di continui rumors mai concretizzatisi. Del resto, ancora oggi le proposte di Intel risultano superiori sul piano prestazionale, non consentendo un passaggio di questo genere senza lasciare sul terreno qualcosa. Eppure, almeno per i MacBook Air, questo passaggio stava per accadere davvero. A riportare i retroscena di un accordo saltato è Semiaccurate.

Stando a quanto riporta il sito, Apple aveva due piani pronti: il primo prevedeva il passaggio a AMD, mentre il secondo l’uso dei Sandy Bridge di Intel, come alla fine è avvenuto. Il piano A avrebbe portato il MacBook Air ad avere oggi un AMD Fusion della serie Llano, probabilmente fatto apposta per Apple, dal momento che i consumi regolari si aggirano sui 35 W, contrariamente agli appena 17 richiesti dai Sandy Bridge attualmente usati. La serie Llano non gode di particolari benefici prestazioni sul fronte CPU rispetto alle soluzioni Intel, anzi, si sarebbe perso qualcosa. Dove invece ci sarebbe stato molto da guadagnarci era sul lato grafico: le unità Fusion contengono al loro interno GPU della serie Radeon HD 6xxx, di maggior qualità e potenza rispetto alle HD Graphics 3000.

Se oggi avessimo avuto dei MacBook Air con processori AMD Fusion, avremmo potuto godere di macchine comunque superiori rispetto alla precedente generazione col Core 2 Duo e con prestazioni grafiche dignitose, comprensive di supporto ad OpenCL. Ha fatto male Apple, quindi, a lasciar perdere il progetto? No, perché non ha abbandonato lei la barca. È stata proprio AMD a mollare tutto quando ormai l’Air dotato di Fusion era sul punto di finire nella catena di montaggio. L’azienda non avrebbe potuto garantire scorte sufficienti di processori per sostenere gli alti ritmi di produzione del computer. E così Intel ha conservato la sua posizione di unico fornitore di CPU x86 per Apple. Ci ritenteranno il prossimo anno, Apple e AMD? Possibile, ma poco probabile: ARM sta diventando sempre più una soluzione interessante e nel 2013 i presupposti per vedere queste tipologie di processori negli ultraportatili come l’Air ci saranno tutti, grazie a nuove architetture a 64-bit. È sconveniente, dunque, passare da Intel a AMD per un solo anno sapendo che poi si potrebbe approfittare di condizioni migliori, ad alta efficienza energetica e soprattutto “fatte in casa”. Non accadrà di certo nei prossimi mesi, ma già fra tre anni un processore Apple nei MacBook Air potrebbe essere considerato come la normalità.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.