Intel lancia i Sandy Bridge-E per il mercato consumer, ma per i Pro rimane tutto fermo

Oggi è il giorno del lancio di Sandy Bridge-E, almeno in parte. Le proposte di Intel che vedono la luce oggi, infatti, sono tutte lato consumer, per la famiglia Core i7. Sandy Bridge-E è una leggera evoluzione dell’architettura che già conosciamo, pensata per prestazioni ancor più spinte e per introdurre soluzioni a 6 core che finora erano rimaste appannaggio della generazione del 2010, Westmere. Cambia anche il socket, dal 1155 al nuovo 2011, pensato specificatamente per questa fascia “estrema”.

Due le proposte iniziali, entrambe a 6 core: 3930X e 3960X. Le frequenze sono quasi simili: 3,2 e 3,3 GHz, con accelerazione Turbo fino a 3,8 e 3,9 GHz. Le differenze stanno nel quantitativo di cache, 12 contro 15 MB, e nel prezzo, quasi la metà per il 3930X: 555 $ contro i 999 richiesti dal fratello maggiore. Nei prossimi mesi arriverà inoltre un modello quad core, 3820, con frequenza da 3,6 GHz che arriva a 3,9 in modalità Turbo e 10 MB di cache. Rimangono inalterate le caratteristiche già viste nei Sandy Bridge come l’Hyper-Threading, le istruzioni AVX e il supporto a memorie DDR3 fino a 1600 MHz. Assente qui, invece, la grafica integrata: i processori Sandy Bridge-E sono pensati per contesti ad alte prestazioni, non solo per quanto riguarda il processore ma anche per il resto della componentistica. È chiaro che queste tipologie di configurazioni fanno largo affidamento su soluzioni grafiche discrete di alta gamma, come le GeForce GTX 5xx o le Radeon HD 69xx.

Le vedremo sui Mac? È da escludere. Sono soluzioni molto costose e anche molto esose in termini energetici, che richiedono una adeguata dissipazione. A meno che qualcuno non voglia un iMac pieno di ventole e molto più rumoroso, questi processori sui Mac della fascia mainstream non ci entreranno mai. Per i Mac Pro, la situazione è già stata illustrata più volte: tutto fermo, gli Xeon su base Sandy Bridge-E usciranno solo nei primi mesi del prossimo anno. Perlomeno, però, qualcosa inizia a muoversi, la strada è tracciata. Il tutto, ovviamente, in attesa del vero aggiornamento di architettura che arriverà nel corso del 2012: Ivy Bridge.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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