Mettere un SSD al posto del SuperDrive con l’adattatore lowcost LEICKE

Tempo fa abbiamo recensito l’adattatore MCE OptiBay il quale permette di inserire un secondo disco nei MacBook/Pro e negli iMac all’interno del SuperDrive. In pratica si tratta di una struttura che esternamente ricalca le forme del lettore ma internamente ha un alloggiamento per dischi da 2,5″. Nella confezione dell’OptiBay si trova anche un leggero case in plastica per riutilizzare il SuperDrive come unità esterna. Il prodotto è valido ma effettivamente ha un prezzo un po’ alto, soprattutto ora che il case esterno per recuperare il masterizzatore (uno dei suoi punti di forza) diventa non più così necessario con i masterizzatori di terze parti che si trovano a prezzi minimi.

Un nostro utente ha comprato e testato l’adattatore LEICKE, una soluzione molto più economica che si trova su Amazon a 24,90€ spedizione inclusa.

Dopo averlo ricevuto ed installato ha lamentato l’assenza delle viti nel kit fornito ma per il resto nessun problema. Ed il prezzo è assolutamente interessante, più o meno in linea con altri prodotti che si trovano nei siti d’aste e che si devono ricevere dopo lungo tempo da Hong Kong e senza alcuna garanzia. Almeno con Amazon si ottiene consegna rapida e sicurezza nel caso di resi/rimborsi.

In tutti i casi il prodotto funziona bene ed è costruito da un’azienda tedesca. L’unica cosa a cui fare attenzione è che si tratta di un SATAII (3GB/s) per cui se inserito in Mac del 2011 con Sandy Bridge limita la velocità della SATA3. Dal punto di vista della compatibilità non c’è alcun problema.

Una piccola precisazione utile: se volete aggiungere un SSD al classico HDD, considerate che il sensore di sicurezza per i movimenti si trova solo nell’alloggiamento primario ed è molto importante che il disco “tradizionale”, ovvero quello con piatti e testine, rimanga in quella posizione. Nell’adattatore del SuperDrive conviene sempre mettere l’SSD.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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