Il 2012 è iniziato da appena un mese e per ora, naturalmente, non è stato in grado di lasciare il segno. In generale, per il settore tecnologico, gennaio e febbraio sono sempre periodi transitori, in cui perlopiù si rinnova la fascia bassa, si annuncia qualche futuro flagship ma i prodotti di punta rimangono quelli del 2011. Lo stesso vale anche per Apple: nonostante la presentazione di iBooks 2 e iBooks Author (recensione) di qualche giorno fa, ciò non ha portato movimenti lato hardware, che è rimasto quello già esistente. Andiamo a vedere un po’ cosa potremmo aspettarci dall’azienda di Cupertino nel corso di quest’anno, senza scomodare troppo i vari rumor più o meno plausibili, ma puntando su nostre opinioni. Questa sera iniziamo parlando dei Mac, mentre domani ci occuperemo dei dispositivi iOS e mercoledì sarà la volta dei software.

Mac Pro
Il primo Mac in ordine temporale a poter ricevere aggiornamenti (sempre che non venga messo da parte) dovrebbe essere il Mac Pro, che passerà a Sandy Bridge-E, una variante dell’architettura pensata per superare la barriera dei 4 core, il massimo per i Sandy Bridge non-E. Potrebbe cambiare anche il numero di core: per aumentare il gap con gli iMac, attualmente davvero troppo stretto da questo punto di vista, il Mac Pro base passerà a 6 core, mentre le altre due versioni, biprocessore, saranno rispettivamente 12 e 16 core (ottenute da 2 processori a 6 core nel primo e 8 nel secondo). Molto probabile l’adozione della Radeon HD 7870 come scheda grafica, prevista per l’arrivo proprio in questo periodo. Processore e GPU a parte, ci aspettiamo solo ulteriori cambiamenti nel quantitativo di RAM, che potrebbe partire da 6 GB: considerando tutto il tempo passato dall’ultimo aggiornamento, i 4 GB ormai sono considerati uno standard, dunque il Mac Pro merita di puntare più in alto. Per le versioni più avanzate, è presumibile pensare a 12 GB, con il picco di 16 per la versione Server. Vediamo poco probabile un nuovo design: quello dell’attuale colpisce ancora e il case a torre rimane il più adatto per una workstation. Tra le dotazioni di serie Thunderbolt e USB 3.0. Prezzi sostanzialmente invariati.

Ipotetico Mac Pro 2012: rilascio possibile per metà aprile

  • Sandy Bridge-E
  • da 6 a 16 (2×8) core
  • da 4 a 16 GB di RAM standard
  • Radeon HD 7870
  • Thunderbolt e USB 3.0


iMac
Dopo i Mac Pro, è la volta degli iMac, che invece passeranno ad Ivy Bridge. Anche stavolta tutti quad-core: come per Sandy Bridge, bisognerà attendere la variante E per veder superare questo limite. Invariata pure la tipologia: i5 di base, i7 opzionali. Per quanto riguarda le frequenze, la nuova base con Ivy è 2,7 GHz. Supponendo che la versione intermedia degli iMac sarà dotata di CPU a 2,9 GHz, rimane da vedere per il top. Qui è rischioso aumentare: si ridurrebbe troppo la differenza con l’i7 opzionale. Più facile dunque ipotizzare che si ridurrà invece il gap con la versione intermedia, da 300 a 200 MHz, e rimanendo così a quota 3,1 GHz. Dove potrebbe fare maggiormente la differenza è nel quantitativo di RAM: perché non pensare a 8 GB per la versione top? Ormai non è più un quantitativo “per pochi eletti”, perciò su una configurazione di fascia alta va bene come standard. Diviene difficile invece per le GPU: nVidia al momento non ha fatto uscire GeForce della nuova serie 600, le quali comunque potrebbero semplicemente essere dei rebrand. AMD, invece, è più attiva con le HD 7xxx, ma anche qui non illudiamoci: sono sempre rebrand. Tuttavia, vista la disponibilità più immediata, propendiamo ancora per AMD: HD 7750M per il base, HD 7970M per il top. Rimane un buco per la fascia intermedia, una HD 7770M che al momento non c’è. Tuttavia c’è ancora tempo ed è possibile arrivi insieme ad altre varianti della serie. Gli hard disk degli iMac dovrebbero compiere un leggero salto in avanti, ma nulla di trascendentale: 750 GB per il base, 1,5 TB per tutti gli altri. Rimarrà il SuperDrive, almeno per stavolta, e la videocamera FaceTime passerà a 1080p. Anche qui introduzione della USB 3.0 e prezzi invariati.

Ipotetico iMac 2012: rilascio possibile per metà maggio

  • Ivy Bridge
  • i5 quad-core con i7 opzionali
  • 2,7 GHz per il base, 2,9 GHz per l’intermedio, 3,1 GHz per il top
  • 8 GB di RAM nella versione top e 4 nelle altre
  • Radeon HD 7750M per il base, ipotetica 7770M per l’intermedio e 7970M per il top
  • storage da 750 GB per il base e da 1,5 TB per gli altri
  • FaceTime Full HD e USB 3.0


MacBook Air
Dopo i desktop, tocca a tutti gli altri: MacBook Air, Pro e Mac mini. Iniziamo dai MacBook Air: dando per scontato l’uso della HD Graphics 4000 presente negli Ivy Bridge, il cambiamento sarà presumibilmente nel solo processore. Sempre i5, sull’11” andrà quella che al momento è l’unica versione Ultra Low Voltage di cui si hanno i dettagli, quella da 1,8 GHz. Passaggio obbligato agli i7 per i 13″, anche qui al momento con una sola variante nota da 2 GHz. A parte memorie flash più prestanti, dal momento che Samsung pare stia fornendo nuovi moduli in sostituzione dei vecchi ora fuori produzione, e la USB 3.0 non c’è da aspettarsi null’altro: 4 GB per tutti, anche per il base, e quantitativi di archiviazione fissa, alla pari dei prezzi. La vera sorpresa potrebbe essere invece il modello da 15″: troppe indicazioni in giro che fanno pensare che quantomeno Apple abbia considerato o stia considerando tutt’ora l’idea. Arriverà con Ivy Bridge e magari con memoria flash fino a 512 GB? Chissà. Ci sentiamo però di dire una cosa: senza un prezzo competitivo, rischiano di farsi male contro i più carrozzati “cugini” Pro. La memoria flash costa, e non poco, incidendo molto sui costi finali. Per tale motivo teniamo un po’ di riserva su un Air da 15″. Non saremmo stupiti di non vederlo a questo giro, ma è solo un appuntamento rimandato, in attesa che le memorie flash diventino più a buon mercato e che Haswell migliori ulteriormente le performance per i processori a bassissimo voltaggio.

Ipotetico MacBook Air 2012: rilascio possibile per luglio-agosto

  • Ivy Bridge
  • i5 per l’11” e i7 per il 13″
  • frequenze di 1,8 e 2 GHz
  • 4 GB di RAM per tutti
  • USB 3.0

MacBook Pro
Ivy Bridge anche per i MacBook Pro, i quali godranno invece delle versioni a consumo standard, più prestanti. Rimarrà invariata la suddivisione i5/i7 e dual-core/quad-core: per i 13″ si abbassa il gap tra una versione e l’altra, con un i5 2,6 GHz per il base e un i7 da 2,9 per quello più avanzato. Curiosamente si amplierà invece nei 15″, dove vi saranno rispettivamente i7 quad-core da 2,3 e 2,6 GHz. Naturalmente il 17″ ricalcherà la configurazione del 15″ top. Per quanto riguarda la RAM, come per gli iMac ci sentiamo di prevedere un passaggio a 8 GB per i modelli al vertice: anche nei portatili ormai vedere questo quantitativo di memoria non è difficile. Sul versante GPU, fatta salva la presenza delle HD Graphics 4000 integrate nei 13″, i 15″ e 17″ potrebbero continuare con AMD, contrariamente a precedenti report che vedevano il passaggio a nVidia: anche qui pesa l’attuale assenza di informazioni sulla prossima serie di GeForce. E anche qui, come negli iMac, abbiamo la HD 7750M per il 15″ base ma non l’eventuale 7770M per il modello più avanzato. Andando sullo storage, non vediamo grandi stravolgimenti, al massimo un leggero aumento rispettivamente a 750 GB e 1 TB a seconda del modello. Vediamo invece una gustosa ciliegina sulla torta, stavolta fattibile. Gli SSD di piccola taglia stanno raggiungendo prezzi più che adatti per essere inseriti come supporto primario per sistema operativo e applicazioni. Perciò, perché non vedere un addio al SuperDrive in favore di una unità a stato solido da 64 o 128 GB? Ipotizzando come potrebbe organizzarsi Apple, vedremmo bene l’unità da 64 GB affiancata all’hard disk meccanico da 750 e quella da 128 GB accoppiata con l’hard disk da 1 TB. Volendo, riorganizzando per bene lo spazio interno, è possibile tenere tutto, sia hard disk meccanico, sia SSD di accompagnamento, sia il SuperDrive. E qui entrerebbe in gioco anche un importante restyling, essendo l’ultimo risalente al 2008: con la sempre crescente miniaturizzazione dei componenti e con l’abbandono del SuperDrive in favore di un più compatto SSD, è possibile alleggerire e rosicchiare alcuni mm di spessore. Dunque, perché non pensare in positivo e guardare a un nuovo design più sottile? Anche per far differenziare il MacBook Pro rispetto ai concorrenti, i quali ormai si stanno sempre più avvicinando come canoni estetici, come nel caso del più recente HP Envy. Per il resto, videocamera FaceTime Full HD, USB 3.0 e prezzi simili agli attuali.

Ipotetico MacBook Pro 2012: rilascio possibile per metà agosto

  • Ivy Bridge
  • dual-core per i 13″ e quad-core per 15″ e 17″
  • 2,6 e 2,9 GHz per il 13″, 2,3 e 2,6 GHz per 15″ e 17″
  • 8 GB di RAM nella versione top e 4 nelle altre
  • integrata per i 13″, Radeon HD 7750M per il 15″ base e ipotetica HD 7770M per i 15″ e 17″ top
  • storage da 750 GB e 1 TB, SSD di piccola taglia da 64 e 128 GB, sia con rimozione che con permanenza del SuperDrive
  • possibile nuovo design
  • FaceTime Full HD e USB 3.0

Mac mini
Concludiamo l’articolo relativo ai Mac con il più piccolo di casa Apple, il Mac mini. Per lui è molto più facile fare previsioni: Ivy Bridge e dual-core scontati, escluso il quad-core per la variante Server, vanno solo viste le possibili frequenze. Non si sfugge nemmeno qui: come sui MacBook Pro da 13″, i candidati migliori sono gli i5 da 2,6 e 2,9 GHz. Per il Mac mini Server, si passerà a quota 2,3 GHz, sempre i7 e sempre 4 nuclei. Sul versante RAM, dovrebbe finalmente essere la volta buona per vedere 4 GB di serie su tutti, con un passaggio a 8 GB per la variante Server, magari. Per gli hard disk si passerà da 500 a 750 GB, moltiplicati per 2 nel Mac mini server: un aumento leggero, dunque, non molto di più. Per quanto riguarda le GPU, oltre alla HD Graphics 4000 per base e Server, sul modello avanzato ci sta bene una Radeon HD 7730M, con aumento della RAM grafica a 512 MB. Anche qui, oltre all’introduzione della USB 3.0, nessun’altra variazione.

Ipotetico Mac mini 2012: rilascio possibile per metà agosto

  • Ivy Bridge
  • quad-core solo per Server e il resto dual-core
  • i5 da 2,6 e 2,9 GHz per i non-Server, i7 da 2,3 GHz per Server
  • 8 GB di RAM per Server e 4 per tutti gli altri
  • 750 GB di hard disk (2×750 per Server)
  • USB 3.0

Con questo recap finale concludiamo la prima parte di questi speciali dedicati al 2012 di Apple. Appuntamento a domani per parlare di iDevices: iPad 3, iPhone 5, iPod touch 5G, iPod nano e shuffle, Apple TV e il tanto chiaccherato televisore made in Cupertino.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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