Nelle serie TV e nei film molto spesso il personaggio principale, sia maschile sia femminile, ha spesso un o una antagonista che tenta di ostacolarne il successo. Lo stesso vale anche per le assistenti virtuali, ora: Siri non è più la sola nel campo. Da poche ore, infatti, sull’App Store è disponibile la sua nuova rivale: Evi.

Il funzionamento di base di Evi è quello già visto con Siri: si detta la domanda e l’assistente, dopo aver consultato i server deputati alla ricerca delle informazioni, fornisce la risposta. Come Siri, anche Evi può dare numerose informazioni quali le attività commerciali più vicine a noi, il meteo, la conversione tra unità di misura e altro ancora. Alla base del riconoscimento vocale, anche qui, c’è Nuance, dunque l'”orecchio” di Evi è all’altezza della rivale made in Apple, sebbene pecca di maggior giovinezza e risulti da affinare meglio. Cambia, naturalmente, il motore sottostante, che è sviluppato dall’azienda True Knowledge e che per la ricerca di molte informazioni si basa sul sito Yelp.

Le prime prove di Evi, fatte da TechCrunch, mostrano un buon funzionamento della nuova assistente. Già nella compatibilità risulta superiore a Siri: l’app è nativamente disponibile per tutti i dispositivi iOS e c’è anche la versione per Android, dunque se si usa Evi per iOS e poi si passa al sistema Google o viceversa il funzionamento è identico. Inoltre, benché soffra dei problemi di giovinezza già citati, Evi sembra mostrare una comprensione più spiccata in caso di domande particolari come curiosità. L’esempio di TechCrunch è stato fatto con la domanda “Chi era il presidente degli Stati Uniti quando è nata la regina Elisabetta II d’Inghilterra?”. Siri, a tal proposito, non è stata in grado di fornire una risposta, suggerendo invece di cercare in Rete. La sua nuova rivale, invece, ha compreso perfettamente la domanda, fornendo la data di nascita e confrontandola con le date di successione tra i vari presidenti americani, arrivando quindi al risultato finale. Per la cronaca, nell’anno in cui è nata la regina Elisabetta II, nel 1926, in carica alla Casa Bianca vi era Calvin Coolidge. Similmente è andata durante la ricerca della torta di mele: anche in quel caso Siri non è stata in grado di essere d’aiuto, mentre Evi ha fornito diverse ricette con relativi collegamenti ai siti di provenienza.

Purtroppo Evi non può sostituire Siri in tutto e per tutto: l’applicazione non è in grado di interagire direttamente con le applicazioni native incluse in iOS, come Mail e Calendario. Ciò comunque potrebbe essere solo un limite temporaneo, che sarà sistemato nel corso dei prossimi aggiornamenti. Un altro difetto è la sola disponibilità in inglese: qui Siri detiene ancora vantaggio, dato che anche francesi e tedeschi possono utilizzarla, sebbene con qualche limitazione. Anche qui, però, potrebbe solo essere questione di tempo per vederla in altre lingue, tra cui l’italiano. Il costo è di 0,79 €: si tratta di un prezzo praticamente quasi simbolico, dato che le maggiori componenti di costo sono la licenza per le tecnologie Nuance e il 30% di “provvigione” per Apple. La concorrenza non fa mai male, perciò speriamo che una buona rivale come sembra essere Evi possa spronare l’azienda di Cupertino a migliorare sempre più Siri.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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