Conosciamola meglio: HD Graphics 4000, la GPU integrata di Ivy Bridge

Discutendo con Maurizio su alcuni aspetti di Ivy Bridge, è emerso come uno in particolare risulta ancora piuttosto oscuro: il comparto grafico. Sappiamo bene che Intel da qualche anno ha finalmente preso di petto la situazione, offrendo con Sandy Bridge un buon chip integrato, in grado di offrire prestazioni competitive non solo con le precedenti soluzioni integrate offerte da nVidia e AMD, ma anche con alcune GPU di tipo discreto, ovviamente nella fascia bassa. A testimoniare l’avvenuto miglioramento della grafica Intel l’adozione nei MacBook Pro/Air e nei Mac mini del 2011. Si può dire che fosse una scelta piuttosto obbligata, dato che nVidia non poteva fare chipset per Sandy Bridge e ha deciso di ritirarsi da quel settore, ma considerato appunto che non solo non si sono rivelate un peggioramento rispetto alle 320M, ma per certi versi anche un miglioramento, alla fine Apple ha agito bene. Con queste buone premesse, Intel ha proseguito sulla strada del miglioramento sviluppando la HD Graphics 4000, in arrivo assieme ad Ivy Bridge.

Immagine da Notebookcheck.

Partiamo dalle caratteristiche principali. La HD Graphics 4000, dal punto di vista delle librerie grafiche supportate, non rappresenta una grandissima evoluzione: se lato Windows passa alle DirectX 11, su Mac e Linux il supporto OpenGL rimane fermo alla 3.1. Dove invece arriva un grosso miglioramento è col supporto a OpenCL, le librerie pensate per sfruttare le GPU anche per i cosiddetti calcoli “general purpose”, ossia operazioni non grafiche, andando così a supporto del processore. I programmi che ne fanno uso, come Final Cut Pro, potrebbero quindi beneficiare di un incremento prestazionale al prossimo refresh dei Mac con integrata Intel.

Sempre gli editor video potrebbero gradire molto i miglioramenti a Quick Sync, con maggiore qualità ed efficienza nei processi di transcodifica, e il supporto alla risoluzione 4K. Altre migliorie tecniche contemplano, oltre all’uso del processo di produzione tri-gate a 22 nanometri come i processori Ivy Bridge, l’aumento delle unità di esecuzione da 12 a 16 e una parte di cache di tipo L3 tutta dedicata alla sola GPU. Insomma, un aggiornamento di tipo “Tick”, ossia semplice evoluzione della precedente architettura, ma comunque piuttosto sostanzioso. Per quanto riguarda le frequenze, come si è già visto per Sandy Bridge, dipendono dal tipo di processore: dando per scontato l’uso su tutti i Mac che non siano iMac e Mac Pro, troviamo due frequenze possibili. Per i processori a consumo standard, destinati a MacBook Pro e Mac mini, la frequenza base della GPU è di 650 MHz, che in modalità Turbo, quando è necessaria maggiore potenza, può arrivare fino a 1250. Nei processori a basso consumo, quelli usati nei MacBook Air, la HD Graphics 4000 deve accontentarsi di 350 MHz come clock base, che possono però salire a 1150 col Turbo. La perdita prestazionale in contesti di uso intensivo tra gli Air e gli altri, dunque, sarà abbastanza ridotta.

Parliamo un attimo di prestazioni comparate con Sandy Bridge ed altri. Non essendo ancora ufficialmente in vendita i processori Ivy Bridge, è difficile testare le nuove capacità del comparto grafico. Le dichiarazioni di Intel parlano di un miglioramento stimato come doppio rispetto alla precedente generazione, con un incremento fino al 60% nei classici benchmark sintetici. Benchmark che sono pochi, ma comunque interessanti, come questo di Tom’s Hardware USA di qualche mese fa, in cui la HD Graphics 4000 mostra numeri davvero soddisfacenti se comparati rispetto alla precedente generazione. Va però detto che in quel confronto veniva presa in considerazione la HD Graphics 2000, sorella minore della 3000, presente in molte CPU Sandy Bridge per computer desktop (anche negli iMac dovrebbero essere presenti, ma probabilmente non abilitate a livello di firmware vista la presenza di buone GPU discrete e la minor necessità di tenere i consumi i più bassi possibili). Il confronto 4000 vs 3000, dunque, dovrebbe presentare sicuramente miglioramenti a favore della nuova, ma con uno scarto minore rispetto a quello presente nell’articolo di Tom’s Hardware. Per darci una idea maggiore, Notebookcheck parla di prestazioni in linea con la nVidia GeForce GT 330M. Sì, proprio il processore grafico discreto presente nei MacBook Pro del 2010. Considerato che in passato sembrava impossibile pensare a un computer con integrata che facesse meglio di prodotti con GPU discreta, anche se di precedenti generazioni, è davvero sorprendente e visto come Intel si sta impegnando su questo fronte nel 2013 con Haswell potremmo assistere a ulteriori passi in avanti. Per il momento, ci fermiamo, dato che senza prove sul campo non è possibile approfondire ulteriormente il discorso: appuntamento, dunque, al rilascio ufficiale di Ivy Bridge per saperne di più.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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