Il 2012 di Tokina: 70-200 f/4 stabilizzato, nuovo 116 f/2.8 con SD-M ed un 300mm per Micro Quattro Terzi

Ho sempre considerato Tokina un costruttore “vecchio stampo”, di quelli che non sembrano interessati a realizzare l’ottica più economica (e venduta) del mercato, ma piuttosto alla qualità. Non tutti gli obiettivi del marchio sono veramente riusciti, più di uno mostra il fianco ad aberrazione cromatica laterale e la mancanza di un sistema di stabilizzazione penalizza i lunghi tele e le ottiche meno luminose. I migliori pregi delle lenti Kenko-Tokina sono la qualità costruttiva e l’elevata risoluzione. Quest’anno, però, si iniziano ad intravedere chiari segni di una nuova e più concreta direzione produttiva e commerciale, che sembra finalmente rispondere alle pressanti richieste del mercato.

È ormai quasi ufficiale il nuovo AT-X Pro SD 70-200 F4 (IF), il primo obiettivo della casa dotato di stabilizzazione ottica. Tokina era l’ultima dei grandi costruttori a non possedere un proprio sistema di stabilizzazione e questo è un importante primo passo che potrebbe poi portare al rinnovo di altri obiettivi aggiungendo tale funzionalità, sempre più richiesta nel settore consumer. Possiede anche un motore ultrasonico e la copertura è ovviamente per Full Frame. In pratica è l’obiettivo che da molto tempo si richiede a Nikon e che Canon ha invece nel suo parco ottiche. Ovvero un tele di classe pro, per costruzione e qualità, stabilizzato e con luminosità costante da f/4 per contenere i costi rispetto il modello f/2.8.

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Altra interessante novità è la riedizione del suo grandangolo bestseller, annunciato qualche giorno fa. L’obiettivo 11-16 f/2.8, destinato alle APS-C, ha ricevuto numerose menzioni ed è probabilmente tutt’oggi il grandangolo con la migliore definizione e maggiore luminosità tra quelli no-brand. Un importante limite era però la mancanza di un motore di messa a fuoco integrato, che lo rendeva adatto solo ai corpi di fascia alta, mentre l’AT-X 116 PRO DX II, disponibile ad aprile per Nikon e verso agosto per Canon, guadagnerà la sigla SD-M, ovvero Silent Drive-Module, divenendo compatibile con qualsiasi corpo, anche quelli più economici. Inoltre presenta un nuovo tipo di rivestimento antiriflesso per le lenti, che dovrebbe limitare uno dei principali difetti del modello precedente.

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Ma le novità non sono ancora finite, perché pare che l’azienda sia pronta a sfornare il suo primo obiettivo per Micro Quattro Terzi, un 300mm f/6.3 estremamente compatto e leggero. La costruzione catadiottrica permette dimensioni contenute e prezzi più abbordabili, ma di contro luminosità e definizione non sono eccelse e non vi è controllo sul diaframma. Tuttavia un 600mm così compatto e, probabilmente, economico, potrebbe avere il suo appeal.

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In tutti i casi sembra che Tokina in questo 2012 voglia iniziare a recuperare il gap rispetto a Sigma e Tamron, rinnovando la propria immagine ed apportando nel parco di ottiche due caratteristiche che le mancavano: stabilizzazione e motore ultrasonico.

Maggiori dettagli sugli obiettivi che saranno presentati al CP+ nella pagina originale (tradotta in italiano).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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