Videoguida: aggiungere un SSD su iMac 21,5″ (2011) senza togliere HDD e SuperDrive

Di recente ho sostituito il Mac mini di casa con un iMac 21,5″ con l’obiettivo di avere una postazione fissa più performante e liberarmi del pesante MacBook Pro 15″ (in favore di soluzioni più Air-ose per la mobilità). Ma nel mini avevo installato un SSD (guida), per cui anche se i vari benchmark insistevano a dirmi che il nuovo iMac era veloce il doppio, nella realtà lo trovavo estremamente più lento in ogni singola operazione. Il primo step è stato quello di aggiungere 8GB ai 4GB di default approfittando di una buona offerta su BuyDifferent: il miglioramento c’è stato, ma la differenza rispetto al piccolo mini modello base era ancora abissale. Per farla breve, non ho resistito più di una settimana senza SSD ed ho iniziato ad informarmi su come fare per aggiungerlo.

Con mio stupore ho scoperto che l’iMac 21,5″ 2011 a differenza dei precedenti, è nativamente predisposto per un secondo disco da 2,5″, esattamente con il 27″. Prima del 2011, aggiungere un SSD significava necessariamente eliminare o il SuperDrive o l’HDD meccanico, mentre con l’ultimo modello si può semplice aggiungere ai due: fantastico! Ovviamente questa procedura invalida la garanzia del produttore… non che vi siano sigilli che facciano capire che il Mac sia stato aperto, ma qualora facciate dei “danni” dovrete necessariamente ricorrere ad un intervento di riparazione a pagamento. Per questo motivo capisco bene che in pochi seguiranno questa strada, anche perché l’intervento è sicuramente difficile, ma chi lo farà otterrà un incredibile miglioramento della propria macchina. Meglio ancora che nei MacBook Pro dove i canali SATA sono solo due e quindi si perde sempre qualcosa per mettere un SSD (la capienza dell’HDD o il SuperDrive).

Cosa occorre per questo intervento?
Dal punto di vista personale ritengo che sia necessaria una buona dimestichezza con l’hardware e molta pazienza. Sarà necessario togliere molte viti e scollegare numerosi cavetti, per cui è importante un po’ di organizzazione nel disporre gli elementi in modo da ricordare dove andranno rimessi, nonché un po’ di conoscenza tecnica per riconoscere più semplicemente i cavetti da collegare al punto giusto (potete anche fare delle foto nei vari passaggi per aiutarvi).

Per quanto riguarda l’attrezzatura avrete bisogno di:

  • cacciaviti Torx e Phillips di diverse dimensioni
  • 2 ventose per il vetro
  • un SSD 2,5″ a scelta, anche da 60GB, preferibilmente SATA3 e con buon Garbage Collector
  • cavi e supporto per l’SSD…

iFixit offre a $69 più spedizione un kit interessante che comprende cacciaviti, ventose e cavi. Con la loro soluzione il disco solido viene bloccato all’interno del Mac con 4 pezzi di biadesivo… roba che potete comprare voi stessi in ferramenta. L’adesivo va bene per l’SSD perché questo non ha parti mobili e scegliendone uno di ottima qualità rimarrà ben saldo al suo posto. Purtroppo quando mi sono deciso a fare questo “intervento” iFixit aveva questi kit out-of-stock e dopo un paio di giorni di attesa ho deciso di trovare soluzioni alternative. La cosa curiosa è che il biadesivo si trova, i cacciaviti li ho tutti, le ventole anche ed il cavo SATA è uno standard. Praticamente l’unica cosa che non sono riuscito a trovare per ricreare un “kit” fai-da-te è stato il cavetto di alimentazione dell’SSD, il quale ha un collegamento sulla piastra madre più piccolo rispetto quello degli altri cavetti in mio possesso:

kit-cavo-alim

In sostanza se riuscite a trovare anche questo cavo ed avete il resto dell’attrezzatura, allora non avrete bisogno di nessun kit e sarete già pronti per l’operazione. Io non l’ho trovato da nessuna parte nella mia zona e con iFixit che non ne aveva disponibili e la sempre cattiva consigliera “fretta”, ho deciso di acquistare un altro kit, più caro e al tempo stesso più povero di elementi. È costato ben $99.95 più spedizione e non conteneva neanche ventose e cacciaviti! L’unico vantaggio rispetto alla soluzione di iFixit è che possiede due staffe in metallo per fissare il disco in modo decisamente migliore, oltre che più “elegante”.

kit con staffe

Nel video ho cercato di essere il più chiaro possibile, ma alcuni passaggi è veramente difficile chiarirli perfettamente, anche per questo è meglio avere un po’ di esperienza e duttilità con l’hardware. La base della procedura che ho seguito è quella descritta da iFixit in questa guida, tuttavia non è sempre così chiara come dovrebbe essere per cui se vi accingete a fare questo “intervento” credo che il video sarà un ottimo complemento a quelle informazioni.

Ultima precisazione: quando si arriva a scollegare la scheda madre, la procedura illustrata da iFixit non prevede che questa venga completamente rimossa. Probabilmente se avete un aiutante durante l’installazione potreste riuscire a seguire le loro indicazioni, spostando la piastra di quel tanto necessario per riuscire a collegare gli altri cavi. Personalmente, essendo da solo, ho preferito una via leggermente più complessa scollegando interamente la piastra…

Verrebbe da dire “don’t try this at home”, ma l’obiettivo di questa guida è esattamente l’opposto: armatevi di buona pazienza ed aggiungete un SSD al vostro iMac, lo sforzo sarà ampiamente ripagato da prestazioni veramente eccellenti, mantenendo anche il SuperDrive e l’HDD di base, ottenendo velocità, la praticità del masterizzatore ed una grande capienza per i dati “statici” (nulla vieta, una volta aperto, di sostituire anche il disco meccanico con uno più capiente e o più veloce). Vi lascio con il video che mostra tutta l’operazione:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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