Recensione: Think Tank Urban Disguise 60 V2, la borsa infinita

Borsa, monospalla, zaino, tracolla, è davvero difficile scegliere la migliore soluzione, specie perché le esigenze possono cambiare radicalmente a seconda del tipo di “uscita” che si ha in programma. Ho provato decine di soluzioni differenti, ma tra le migliori spicca senza dubbio la Tenba Messenger per la sua estrema flessibilità e completezza, capace di trasportare un MacBook Pro, un iPad, una DSLR di taglio grande (fino a Nikon D700 / Canon 5D) ed un paio di ottiche con altri accessori. Sulla stessa scia ero alla ricerca di un prodotto ancor più capiente e versatile e mi sono imbattuto nella Urban Disguise 60 v2 di Think Tank Photo.

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L’aspetto è da classica borsa da lavoro, con manici e tracolla. Le generose dimensioni (41.9 x 30.5 x 17.78 cm) lasciano presagire una grande capienza ed i quasi 2kg da vuota evidenziano la buona robustezza strutturale. Non si tratta evidentemente di una soluzione per viaggiare in leggerezza ma, al contrario, di una all-in-one capace di essere la nostra unica compagna per l’attrezzatura, anche in un lungo viaggio di lavoro.

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Think Tank si conferma immediatamente una garanzia per la qualità del prodotto con un consistente nylon impermeabile all’esterno, robusti ganci metallici e cerniere YKK davvero resistenti ed incredibilmente scorrevoli.  La prima zip frontale ha un’apertura ad L ed è destinata ad ospitare penne, biglietti, piccoli documenti ad accessori.

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Dietro di questa di trova una doppia tasca a soffietto davvero capiente. Ci entrerebbe anche un voluminoso corpo macchina senza obiettivo, ma dal momento che non è particolarmente protetto preferisco utilizzarlo per contenere caricabatterie, tracolle, ecc… All’interno si trova un pratico porta memorie, richiudibile come un portafogli ed agganciato alla borsa con un laccetto estraibile. Ci entrano una buona quantità di Secure Digital o Compact Flash, a seconda se li si trasporta con o senza imballo se ne inseriscono anche 10.

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Alle spalle di questo largo tascone si trova anche una zip e la copertura si fissa facilmente e rapidamente con le due strisce di velcro ai lati ed anche con una cinghia centrale per maggiore sicurezza. Riempiendo molto questa zona frontale si gonfia un po’ il profilo della borsa, per cui preferisco cercare di limitare al minimo il suo utilizzo.

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Le due zip fornisco l’accesso ad altrettanti vani: quello posteriore è dedicato ad un portatile fino a 17″ widescreen, mentre quello centrale ospiterà l’attrezzatura fotografica. In quest’ultimo si trova anche una copertura per proteggere integralmente la borsa in caso di pioggia.

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La zona portatile è ben imbottita e contiene anche un fermo, posizionabile a piacere, per limitare lo spazio ed evitare movimenti interni. Supportando fino ai 17″ il mio MacBook Pro 15,4″ stava un po’ largo, ma spostando leggermente la spalletta sono riuscito a restringere la tasca alla giusta misura.

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Mostrare l’interno della borsa con una foto non è affatto semplice, per cui cerco di fornire maggiori informazioni descrittive. La divisione principale è realizzata con due robusti separatori a tutt’altezza i quali delineano tre aree principali. Essendo la borsa abbastanza alta (circa 30cm) è possibile ospitare regolarmente anche dei teleobiettivi come i 70-200 f/2.8. Ognuna delle tre zone contiene ulteriori separatori a metà altezza, i quali rendono possibile l’inserimento del flash a sinistra, vicino il tele, oppure dei filtri sotto il corpo macchina al centro (poiché l’obiettivo è più piccolo rimane spazio dietro). Una reflex professionale viene ospitata senza problemi nella zona centrale, sia in orizzontale che in verticale, posizione obbligatoria se avete il battery grip o un corpo più voluminoso. Collegato al corpo si può già tenere un altro lungo obiettivo come il 24-70 f/2.8. Sulla destra un ulteriore scomparto contiene una ulteriore lente (in questo caso 14-24 f/2.8) e con il separatore si può ricreare uno spazietto in cui ho inserito un hard disk. Anche così non si satura completamente la capienza verticale, per cui si può tranquillamente aggiungere ancora un’obiettivo, magari un piccolo 50mm f/1.4.

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Vista la sua capienza e la grande quantità di tasche e scompartimenti, ognuno potrà trovare la disposizione migliore a seconda delle proprie necessità, ma difficilmente si troverà a corto di spazio. La maniglia centrale possiede anche una clip di bloccaggio e sul retro si trova una zip che consente di agganciarla sopra un trolley. A pieno carico la borsa può essere davvero pesante ed anche se la tracolla contiene una ergonomica imbottitura, non è sicuramente comoda come uno zaino per lunghi spostamenti a piedi. Ma Think Tank ha pensato anche a questo ed ha realizzato due spallacci a cui si può agganciare la borsa trasformandola, all’occorrenza, in zaino.

Shoulder Harness

voto 4Conclusioni
Realizzazione strutturale a 5 stelle per la Think Tank Disguise 60 v2 ed una capienza davvero importante. Nelle immagini qui pubblicate la vedete impegnata per circa l’80% e può risultare un po’ goffa di profilo, ma nel quotidiano può essere utilizzata con un carico inferiore risultando più snella e leggera. La qualità della borsa è immediatamente visibile nei dettagli e si continua a percepire giorno dopo giorno, con tessuti robusti e generose imbottiture nelle aree centrali destinate all’attrezzatura ed al computer. Vista la grande flessibilità può essere considerata una soluzione definitiva, utilizzandola tutti i giorni con il minimo indispensabile con la consapevolezza che, al bisogno, può ospitare davvero tantissimo materiale.

Costi
I prodotti Think Tank non si trovano facilmente in Italia, sul sito dell’azienda potete acquistare la Urban Disguise 60 V2.0 per $199.75 (più o meno 150€ al cambio attuale). Usandola ormai da qualche mese non ho dubbi che valga il suo prezzo, seppure sia un prodotto destinato a chi ha davvero necessità di una soluzione unica per computer, accessori e tanta attrezzatura fotografica.

PRO
+ Materiali resistenti, cerniere e ganci di qualità
+ Tasca posteriore imbottita per portatili fino a 17″
+ Ricca di scomparti ben organizzati
+ Vano centrale ampio e con numerosi separatori interni
+ Tracolla imbottita, manici bloccabili, aggancio per trolley
+ Include pratico porta memorie
+ All’interno si trova una copertura antipioggia
+ Possibilità di trasformarla in uno zaino con l’accessorio Shoulder Harness V2

CONTRO
- A dispetto di utilità, robustezza e capienza, l’estetica non è il suo forte
- Può essere molto pesante a pieno carico (già 2Kg da vuota)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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