Apple, Tim Cook e i cambiamenti dell’organizzazione aziendale

Dopo un giorno dalla notizia, ecco arrivare la conferma ufficiale da parte di Apple circa la fuoriuscita di Pascal Cagni, ormai ex vice presidente di Apple per l’area EMEA, con una lettera al quotidiano francese LesEchos, il corrispettivo del nostro IlSole24Ore.
Nel comunicato, si legge che l’addio di Cagni è solo uno dei cambiamenti graduali che attendono la società di Cupertino dopo l’ascesa di Tim Cook alla carica di CEO, dovuti per adattarsi alle nuove esigenze che sta comportando l’incredibile crescita di Apple.

Secondo la rivista americana Fortune, infatti, Apple sta imboccando una strada che porta ad un’organizzazione interna più tradizionale, basata sulle enormi conoscenze aziendali e finanziarie di Cook, abbandonando l’impostazione più simile ad una start up che le aveva dato Jobs: team che venivano spostati e ricreati in base alle esigenze immanenti, questioni che non venivano affrontate perché ritenute non rilevanti o semplicemente perché non erano gradite all’iCEO.

Apple, dunque, si avvia ad un periodo di consolidamento interno e finanziario, visto che Cook ha deciso che i dividendi non verranno pagati ai dipendenti ma solo agli investitori, rinunciando, però, a gran parte del suo patrimonio genetico che l’ha resa l’azienda che ha innovato di più ogni settore in cui opera.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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