Recensione: Cullmann Madrid Maxima 230, una tracolla compatta e pratica per fotocamere

Sempre alla ricerca della borsa perfetta per ogni occasione, qualche giorno fa mi sono imbattuto nella Cullmann Madrid Maxima 230. Grazie ad un prezzo interessante ho voluto provare questa tracolla poco nota che in uno spazio apparentemente molto compatto permette di trasportare una reflex di taglio grande, con due obiettivi ed il flash. Di solito per un armamentario simile si finisce per prendere zaini o borse voluminose, ma in questo caso i 24 x 26 x 12 cm sono davvero ben sfruttabili.

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È disponibile in diverse colorazioni, tra cui una nera, ma ho scelto quella marrone con bordi ed interno azzurro. Il logo Cullmann nella parte frontale sarebbe potuto essere più sobrio, ma nel complesso si presenta abbastanza pulita. Bello il taglio morbido e trasversale della patta, la quale si fissa con due ampie aree a di velcro.

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Una volta aperta l’azzurro diventa il colore dominante ed oltre allo scomparto centrale sono presenti due tasche frontali. Quella più bassa ed esterna contiene diversi divisori per ospitare penne, matite e piccoli accessori, mentre quella superiore è libera. Entrambe sono davvero sottili per cui la capienza è ridotta al minimo.

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Lo scomparto centrale è organizzato con due separatori verticali ed uno orizzontale che nell’immagine superiore è posto al centro creando un doppio fondo. Tutti e tre sono liberamente riposizionabili ed estraibili, fino ad ottenere un’unico ampio spazio. Le tasche laterali sono sufficientemente profonde e, se si inserisce un oggetto lungo fino a 18/19cm, la piccola aletta di cui dispongono in cima si può ripiegare e fissare con il velcro (nell’esempio un flash SB900 a sinistra ed un 24-70 f/2.8 a destra, entrambi entro la soglia utile).

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Con questa configurazione rimane lo spazio per inserire nell’alloggiamento centrale un corpo macchina con un ulteriore obiettivo, nell’esempio una D800 con 16-35 f/4.

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Dal momento che per questo esempio abbiamo usato un corpo full frame, nonché ottiche e flash abbastanza voluminosi, la chiusura non sarà proprio perfetta. La “colpa”, in definitiva, è dell’impugnatura sulla destra della macchina, la quale è troppo prominente, per cui la patta risulterà un po’ corta.

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Ovviamente basta avere un corpo un po’ più piccolo o posizionare sulla destra un obiettivo qualsiasi più corto del 24-70 f/2.8 per non avere nessun problema. Tuttavia sarebbe bastato posizionare le due strisce di velcro un paio di centimetri più su e si sarebbe evitato anche questo piccolo difetto estetico di seguito evidenziato:

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Se si possiede un corredo mirroless allora il tutto sarà incredibilmente più semplice. Ad esempio la uso spesso portando la NEX 7 (recensione) con obiettivo SEL18-55, flash e microfono. Con questa configurazione rimane un intero scompartimento laterale libero ed ho notato anche che, seppure con un po’ di fatica, nella piccola tasca frontale si riesce ad inserire un iPad di terza generazione.

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Quest’ultimo però causerà più o meno lo stesso effetto visto nella prima configurazione, per cui la patta risulterà leggermente più corta mostrando parte delle due strisce di velcro.

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Sul retro si trovano una piccola tasca a zip ed una maniglia, utile per il trasporto a mano e per fissarla ad un’altra borsa. È posizionata dove non è troppo facile da raggiungere, ma c’è, è già questo è un aspetto positivo.

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voto 4Conclusioni
Esteticamente non è troppo raffinata, ma non dispiace. Le finiture sono discrete e le imbottiture sufficienti, anche se per il corredo visto in apertura un po’ di sicurezza in più non guasterebbe. Negli esempi superiori abbiamo presentato volutamente due casi diametralmente opposti, dal kit professionale ed ingombrante a quello più compatto, ma probabilmente l’utilizzo più indicato è quello nel mezzo: con un corpo APS-C, un paio di ottiche ed il flash, si viaggia davvero comodi. Non ho riscontrato aspetti davvero negativi, tuttavia la Cullmann Madrid Maxima 230 lascia un po’ di amaro in bocca perché con un paio di modifiche sarebbe stata incredibilmente più utile. Una tasca frontale un po’ più ampia per l’iPad e le strisce di velcro due centimetri più su ed avrebbe ottenuto sicuramente 4 stelle data la sua praticità. Per i più esigenti segnalo un odore non troppo gradevole che aveva i primi giorni, fortunatamente affievolitosi in una settimana.

Costi
Il prezzo di poco meno di 33€ spedizione inclusa mi è sembrato davvero allettante. Non tanto per la qualità o l’estetica, ma piuttosto per la sua dimensione e praticità di trasporto. Per avere gli stessi elementi con me di solito devo ricorrere a borse decisamente più ingombranti, mentre la disposizione verticale e la tracolla rendono la Madrid Maxima 230 davvero “easy”. In tutti i casi al momento si trova il modello 330, che è leggermente più largo, a solo 1€ in più nella stessa colorazione ed è disponibile in molte più varianti di colore. Probabilmente con quest’ultima si sta leggermente più comodi e l’ingombro complessivo rimane comunque simile.

PRO
+ Pratica disposizione del vano centrale, elementi riposizionabili
+ Compatta e comoda da trasportare a tracolla
+ Presenza di una maniglia supplementare, anche se un po’ troppo arretrata
+ Tre tasche supplementari, ma piuttosto sottili
+ Più capiente di quanto l’esterno possa suggerire
+ Prezzo interessante

CONTRO
- Tasche secondarie piccole

DA CONSIDERARE
- È così pratica che invita ad esagerare nel riempirla ed a quel punto la patta finisce corta mostrando le strisce di velcro

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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