Nei giorni precedenti il keynote di apertura della WWDC 2012 si sono susseguiti molti rumor ed anche qui su SaggiaMente, mossi da un particolare interesse verso i computer Apple, abbiamo un po’ ceduto al “lato oscuro della notizia”. La indiscrezioni trapelate sono diventate sempre più affidabili mano a mano che ci si avvicinava alla partenza, ma quello che ha messo le cose in chiaro riguardo il fatto che il display Retina ed il nuovo case ultrasottile sarebbero stati inseriti in una nuova linea di prodotto (e non in tutti i MacBook Pro) è stato senza dubbio Ming-Chi Kuo di KGI.
Facciamo un passo indietro e riguardiamo la sua previsione, come suggerito da MacRumors:
Oltre al 15″ Kuo aveva previsto il Retina anche sul 13″, ma indicando la data di disponibilità per agosto. Se diamo a Cesare quel che è di Cesare, non ci sono motivi per non pensare che anche questa previsione si rivelerà corretta. Dopo la WWDC lo stesso Kuo ha confermato il progetto generale ma ha un po’ rivisto le date, slittandone la commercializzazione verso settembre-ottobre.
Si può tranquillamente asserire che “il progetto Retina” sia stato abbastanza impegnativo per Apple. Contiene numerose soluzioni tecniche studiate ad hoc per aumentare l’autonomia, dotarlo di hardware potente, migliorare il raffreddamento e le prestazioni, pur mantenendo un case così sottile. È facile immaginare che nelle mire di Apple il MacBook Pro Retina contenga gli ingredienti che caratterizzeranno, nel prossimo futuro, l’intera linea di portatili professionali, andando a sostituire definitivamente i tradizionali quando i costi permetteranno di avere un’offerta un po’ più economica e variegata. Un po’ come è accaduto con l’Air, il primo modello fu un apri pista per la nuova “tecnologia” con prezzi necessariamente elevati, ma con il tempo si è riusciti ad ottenere costi decisamente più contenuti ed una lineup più estesa (introducendo il più piccolo 11″). Risulta quindi abbastanza prevedibile che il prossimo step sarà quello di introdurre il Pro Retina 13″ e ci sembra lecito fare affidamento su chi ha anticipato con buona precisione gli attuali eventi.