L’iMac Retina potrebbe affiancare e non sostituire l’attuale linea iMac

Quando si attendeva l’arrivo dei nuovi MacBook Pro, le speranze erano quelle di vedere i modelli esistenti aggiornati nel design, nei componenti e nel display con risoluzione Retina. In realtà il nuovo progetto è stato riscritto dalle fondamenta, portando anche ad alcuni sacrifici, come l’assenza del SuperDrive e della Firewire, nonché la ridotta espandibilità. Il portatile che ne è venuto fuori, ha costi piuttosto elevati e non poteva certo sostituire integralmente la precedente linea. Però prendendo il modello normale con componenti equivalenti e configurandolo come il modello Retina base, il prezzo sarebbe sostanzialmente identico e non si avrebbe il display ad altissima risoluzione. Qualcuno pensa che sia stato gonfiato il prezzo di quello tradizionale per favorire le vendite del nuovo ma, in verità, gli incrementi ci sono stati anche sulle altre linee, sintomo che dipendono da politiche di marketing più ampie e non specifiche per questo prodotto. In sostanza Apple sta sicuramente spingendo sui nuovi modelli ma, probabilmente, lo sta facendo con un prezzo del Retina inferiore a quello che avrebbe applicando gli stessi indici di ricavo. Ipotesi a parte, si tratta comunque di un portatile caro in senso assoluto ma, non esistendo sul mercato un prodotto analogo, non è possibile avere un termine di paragone.

Ora che si attende il rinnovo dell’iMac (che ha già compiuto un anno di età), le speculazioni prevedono chiaramente un display Retina. E non manca chi si attende e spera un restyling della linea oltre che dei componenti (su piattaforma Ivy Bridge). Ma le cose potrebbero andare diversamente anche questa volta.

iMac Retina

Per avere un pannello da 27″ con la risoluzione attuale in modalità Retina, quello che è accaduto con il MacBook Pro 15″, si raggiungerebbero i 5120 x 2880 pixel, superando anche la 4K standard. È facile immaginare che si tratti di un elemento piuttosto costoso ed impegnativo da realizzare che potrebbe far schizzare il prezzo dell’iMac 27″ base ben oltre l’attuale. Se a questo aggiungiamo anche il nuovo hardware, ecco che uno dei Mac più amati diventerebbe improvvisamente di nicchia. Peggio ancora se dovesse ottenere anche un restyling importante del progetto. In pratica il discorso è lo stesso di quello fatto per il MacBook Pro Retina, ma in questo caso il pannello da 27″ dovrebbe incidere ancora di più sul prezzo finale. Vediamo rapidamente due possibili scenari che possano risolvere il problema che inevitabilmente si presenterebbe.

Nuovo iMac, niente retina (o solo in opzione)
Già con il semplice aggiornamento dei componenti, l’iMac attuale riacquisterebbe nuova linfa vitale sul mercato. Sarebbe dunque possibile mantenere ancora per un po’ questo ‘”esperimento Retina” limitato al portatile da 15″, anche per vedere la risposta degli utenti e delle software house che dovranno adattare le loro applicazioni. Dopotutto c’è ancora molta gente che pensa sia inutile una risoluzione simile e che non gradirebbe averla imposta a scapito di un prezzo troppo alto. Eventualmente si potrebbe anche pensare di averla come semplice opzione del modello normale, che rimarrebbe identico nella forma, ma gioverebbe del display Retina per chi lo richiede con una opportuna maggiorazione del prezzo (+500€?).

Nuovi iMac affiancati dall’iMac Retina
Visto che il Retina porta ad un prezzo di vendita più elevato e non compatibile con una linea “base”, si potrebbe finire per creare un prodotto parallelo, esattamente come accaduto per il MacBook Pro. In questo caso si potrebbe dedicare al nuovo arrivato un progetto completo, limitando anche i qui i riflessi, mettendo SSD di serie affiancati ad HDD per l’archiviazione, migliorando il sistema di areazione e qualsiasi altra diavoleria estetica e ingegneristica che a Cupertino saprebbero tirar fuori dal cilindro. Inoltre, trattandosi di un’affiancamento alla linea attuale, è facile immaginare che, anche in questo caso, si partirebbe con un solo modello Retina. Per cui sarebbe logico proporlo con uno schermo di dimensioni intermedie tra il 21,5″ ed il 27″, magari un 24/25″, così da poter contenere un po’ i costi, soddisfare tutti ed aprirsi la strada per un futuro modello da 30″.

Personalmente apprezzerei entrambe le soluzioni perché in ognuna di esse è prevista la “ghiotta novità”, ma, al tempo stesso, non si sposterebbe l’attuale target di mercato del prodotto, cosa su cui Apple sembra piuttosto attenta. Ci sono alcuni passaggi un po’ troppo fantasiosi, che difficilmente si concretizzeranno, ma resta di fatto che l’aggiornamento dell’iMac presto o tardi dovrà arrivare e che l’assenza completa del Retina sarebbe un nonsense che rischierebbe di togliere validità anche al MacBook Pro, il quale passerebbe improvvisamente da “precursore” a “esperimento isolato”.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.