In 12 mesi fino al 70% di riduzione sui prezzi: ecco il passato ed il futuro degli SSD

Sui vantaggi degli SSD abbiamo sprecato fiumi di parole ed infiniti test. Grazie all’informazione ed alla nostra campagna +SSD -GHz abbiamo contribuito ad incrementare notevolmente gli upgrade su vecchi Mac, nonché la scelta di nuovi dotati di disco allo stato solido di serie. Apple ha iniziato il suo percorso di adozione con gli Air ed infine con i MacBook Pro Retina, senza considerare le varie opzioni di personalizzazione presenti su tutti gli altri modelli della gamma, desktop inclusi. Sono ormai svariati anni che consigliamo l’adozione di SSD, ma solo negli ultimi mesi la tanto attesa riduzione dei prezzi si sta rispecchiando nel mercato reale.

Grazie al consolidamento dei processi produttivi, alla crescita del mercato ed alla concorrenza, i produttori hanno sensibilmente ridotto costi e prezzi raggiungendo, in moltissimi casi, la soglia psicologica di 1€/GB che ci si aspettava di infrangere solo verso la fine del 2012. A dispetto di quanto previsto dal giovane CEO di Seagate, che abbiamo già avuto modo di contestare, la possibilità che gli SSD soppiantino gli HDD è sempre più concreta ed attuale. Escludendo il parco macchine preesistente ed alcuni specifici ambiti dove i dischi tradizionali continueranno ad essere più indicati (come per l’archiviazione statica ed il backup di grandi mole di dati), entro pochissimi anni, due o tre al massimo, è facile immaginare che tutto il settore mainstream offrirà soluzioni con memorie di tipo flash.

In quest’ottica risulta particolarmente interessante l’analisi di TechReport, segnalata su twitter da @setteBIT, che ha analizzato l’andamento dei prezzi degli SSD più noti nel periodo da marzo 2011 a giugno 2012.

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Gli apprezzati Vertex 3, in commercio da aprile dello scorso anno, ora costano dal 50% al 70% in meno, sia grazie agli adattamenti già citati ma anche per il grandissimo successo di vendite. In particolare l’abbattimento dei prezzi è drastico quando si considera il modello da 240GB, un taglio che l’anno scorso era considerato molto grande per un SSD, mentre oggi è quasi lo standard ed ha raggiunto un prezzo inferiore ad 1€/GB.

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Altrettanto interessante è il percorso dei Samsung 830 Series, modelli molto validi per i computer Apple grazie ad un buon GC, con una percentuale di unità difettose notevolmente inferiore a quelle di OCZ e prestazioni equiparabili. Pensate che i componenti base di questi dischi, seppure riadattati su un diverso form-factor, sono stati inseriti proprio nei recentissimi Retina. Pur essendo più recenti dei Vertex 3 (che, ricordiamo, sono stati affiancati e non sostituiti dai 4) hanno già raggiunto il costo di 1€/GB in meno di un anno ed oggi risultano tra i più indicati per l’upgrade dei Mac, anche grazie ad una compatibilità garantita dall’adozione sui Retina da parte di Apple (cosa già accaduta in passato con V+100 di Verbatim su base Toshiba, presenti nei primi modelli di Air e sempre funzionanti alla perfezione senza problemi di firmware). In questo caso per il modello da 256GB sono richiesti circa 240€.

L’analisi continua prendendo in esame alcuni dischi Intel (sempre cari), il Crucial m4 (economico, ma non troppo indicato per Mac senza Trim), nonché anche i validi Corsair Force GT che risultano essere veloci e con prezzi sostanzialmente analoghi ai precedenti.

Entro fine anno i prezzi si ridurranno ulteriormente, ma è prevedibile che si parli di massimo un -5% e prevalentemente sui 60/120/240. Dove invece si attende una riduzione maggiore, dai prossimi mesi fino ai primi del 2013, è per i tagli da ~500GB che sono ancora cari (oltre 1€/GB) complice la ridotta adozione e relativa gioventù. C’è anche da dire che l’incremento dei prezzi degli HDD tradizionali ha contribuito a dare un valore relativo maggiore agli SSD e che questa condizione non sembra destinata a rientrare neanche nei prossimi 12/24 mesi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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