Sull’Apple Store l’adattatore Thunderbolt/Firewire ma senza spedizione gratuita

La porta Thunderbolt continua ad essere impiegata solo su dispositivi professionali e ad alto costo, non solo perché lo standard è ancora recente ma anche perché non sempre è necessaria la sua velocità. Un classico disco esterno @5400rpm arriva già al limite delle sue potenzialità con la FireWire 800 ed avere banda aggiuntiva non porterebbe a reali miglioramenti. Abbiamo provato tre unità Thunderbolt di LaCie dimostrando che neanche due dischi @7200rpm in RAID stripe riescono a saturare la banda di 10Gb/s.

Nei MacBook Air e nei recenti MacBook Pro Retina, oltre alle USB 3.0 c’è solo la porta Thunderbolt, tralasciando quindi FireWire ed Ethernet. Si è trattata di una scelta obbligata dai case sottilissimi, che non permetterebbero l’inserimento di porte così alte, ma non è un reale problema dal momento che la Thunderbolt è così avanzata che si possono creare adattatori retrocompatibili con la maggior parte delle connessioni esistenti. Apple ha presentato e diffuso prima quello Thunderbolt/Gigabit Ethernet e, solo da inizio agosto, ha finalmente reso disponibile sullo store anche l’atteso adattatore Adattatore Thunderbolt-FireWire. Il prezzo è rimasto di 29€ per entrambi ed è piuttosto contenuto se si considera che un semplice cavo Apple Thunderbolt costa 50€.

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Ma se l’adattatore Ethernet viene spedito gratuitamente quello FireWire, al momento, non usufruisce dello stesso trattamento e richiede l’aggiunta al carrello di prodotti per altri 25€ circa. Abbiamo parlato telefonicamente con l’Apple Store e pare che si tratti di una condizione temporanea dovuto all’attuale disponibilità del prodotto che lo vede in spedizione 5-7 giorni lavorativi. Il nostro consiglio è quindi, a meno di non averne impellente necessità, di attendere che arrivi completamente in stock per ottenere la consegna gratuita.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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