Google lancia il nuovo Chromebook con ARM: 11,6″ e Cortex-A15 a 249 $

Non c’è solo Android tra i maggiori sfidanti di Windows 8: anche Chrome OS vuole la sua parte di gloria. Il sistema operativo-browser di Google si presenta in spolvero per la sfida con un nuovo Chromebook, dalle caratteristiche interessanti e dal prezzo d’attacco ancor più interessante.

Immagine da The Verge.

Vero, questo portatile di Samsung ricorda molto qualcosa a noi già noto… E c’è da scommetterci che il dipartimento legale di Cupertino stia già valutando il da farsi, viste le bagarre con i coreani di cui sappiamo. Al di là di ciò, il Chromebook presenta uno schermo da 11,6″ a risoluzione 1366×768, ma soprattutto un nuovo Exynos 5 dual-core basato su architettura Cortex-A15, affiancato da 2 GB di RAM e 16 di memoria flash interna. Quest’ultimo valore è alquanto limitato, per un dispositivo del genere, ma lo slot SD consente di aumentare facilmente lo spazio a propria disposizione. Non mancano Bluetooth, Wi-Fi, due porte USB (di cui una 3.0) e una HDMI. La potenza è ritenuta dall’azienda di Mountain View più che sufficiente a riprodurre un video full HD a 30 fps. La durata della batteria si attesta sulle 6 ore e mezzo, valore che non fa gridare al miracolo ma comunque ancora nella media.

Il cuore di tutto, naturalmente, è il sistema operativo, ossia Chrome OS. Delle novità, soprattutto quelle grafiche, ne avevamo parlato a giugno. L’interfaccia Aura presenta infatti un ambiente a finestre, molto simile a quello di Windows 7, rassicurando così gli utenti meno portati ai cambiamenti. Nel corso dei mesi, inoltre, il lanciatore di app a tutto schermo stile Launchpad è stato rimpicciolito, con dimensioni e funzionamento più vicini al menu Start di casa Microsoft. Attualmente, a parte Chrome, il file manager e Google Drive, non vi sono vere e proprie applicazioni, quanto link a vari servizi, Google e non, aperti dal browser. Nel prossimo futuro la situazione cambierà, con un approccio più vicino alle classiche applicazioni, pur continuando a sfruttare le possibilità offerte dai nuovi standard web. Come da tradizione di Chrome, i tempi di sviluppo delle nuove versioni sono rapidi e i miglioramenti sono continui.

Al di là di tutto, però, come abbiamo detto all’inizio è il prezzo a sorprendere. Si parla infatti di 249 $: per l’hardware che monta, più che accettabile. Il tutto “chiavi in mano” e con 100 GB di spazio per due anni su Google Drive, a testimoniare anche la particolare attenzione per il cloud che mostra l’azienda di Page e Brin. Le impressioni di The Verge riguardo al prodotto sono positive, con una qualità non eccelsa ma comunque adeguata al prezzo, una tastiera sorprendentemente comoda da utilizzare e il display come unica nota stonata, con poca resa in termini di luminosità e colori nonché una certa difficoltà nella visibilità dei testi in presenza di fonti di luce intense. I 30 fps in full HD promessi sono effettivamente raggiungibili, utilizzando il display integrato (che però è ben lontano dai 1080p, come abbiamo già detto in precedenza), ma le prestazioni calano quando il portatile è collegato ad apparecchi esterni come i proiettori. Nel complesso, appare una solida soluzione per coloro che non hanno esigenze particolari al di là di Internet, posta elettronica, visione di contenuti multimediali e produttività leggera, dato che Google offre tutti gli strumenti necessari. Se l’azienda giocherà bene le sue carte, potrà rivelarsi un’alternativa agli ormai morenti netbook, ma in parte anche ai tablet, dal momento che molti preferiscono comunque la presenza dei mezzi di input più tradizionali, ossia tastiera e mouse/touchpad.

Per il momento il nuovo Chromebook low-cost sarà venduto in USA e Regno Unito, a partire da lunedì, ma non dovrebbe rimanere esclusiva dei due paesi troppo a lungo. Ipotizzando un prezzo per l’Italia, un range tra i 249 e i 299 € è ben più che ottimistico. Vedremo in futuro se questa vera operazione rilancio di Chrome OS in grande stile porterà i suoi frutti, rovesciando una situazione finora non troppo favorevole, al contrario dell’ottimo andamento del browser con cui è strettamente imparentato.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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