Le scorte del Mac mini sono in diminuzione: sta per arrivare il suo turno?

Un buon indicatore per impellenti refresh dei Mac è costituito dalla progressiva diminuzione delle scorte prima del lancio. Si tratta di una regola che anche quest’anno, nel passaggio ai nuovi MacBook Pro e Air, non ha fatto eccezioni, dando le prime avvisaglie anche con congruo anticipo (già da metà aprile si segnalavano sempre meno unità nei magazzini). Tralasciando il Mac Pro, la cui longevità della generazione lanciata nel bel mezzo del 2010 non sembra purtroppo essere ancora in discussione, i componenti della grande famiglia rimasti senz’aggiornamento sono sicuramente iMac e Mac mini. Se per i primi si sono susseguiti e continuano a susseguirsi vari rumors, anche piuttosto contraddittori tra loro, per i secondi c’è stata una sostanziale quiete. Almeno fino ad oggi.

Le scorte del Mac mini si stanno infatti esaurendo, come riporta AppleInsider. Sia Amazon USA che altri reseller iniziano a mostrare segnalazioni di sold out per entrambi i modelli consumer del prodotto (quello con grafica Intel e l’altro con grafica AMD dedicata). La variante Server è ancora disponibile, ma solo in poche unità. Dall’America il fenomeno si sta estendendo in Europa, con la Germania in testa tra i paesi a secco di Mac mini. L’assenza di problemi di acquisto sull’Apple Store non contribuisce per forza a smentire le voci di rinnovo: i primi a subire le contrazioni delle forniture sono i venditori indipendenti, come Amazon appunto.

Cosa porterà in dote il prossimo Mac mini? Solitamente nel modello entry-level viene riportata abbastanza fedelmente la configurazione del MacBook Pro 13″ di pari fascia, eccetto che per la RAM; ma poiché il minimo di 2 GB è ormai un ricordo anche per il MacBook Air, c’è da aspettarsi che il Core i5 da 2,5 GHz sia affiancato da 4 GB di memoria. Per il modello avanzato, è più difficile avanzare previsioni: potrebbero puntare al Core i7 da 2,9 GHz del MacBook Pro 13″ high-end, oppure a un Core i5 intermedio da 2,6 o 2,8 GHz, o ancora decidere di mettere direttamente l’i5 quad-core da 2,3 GHz del Pro 15″ base (non-Retina). La GPU discreta per questo modello, dando praticamente per buono sia nVidia a occuparsene, potrebbe esservi una soluzione come la GeForce GT 640M, in linea con la generazione 2011 in cui la Radeon utilizzata risulta inferiore rispetto a quella montata nei Pro 15″ dello stesso periodo. Non dovrebbe mancare, naturalmente, la USB 3.0. Qualche incertezza in più sui prezzi: li abbiamo visti salire in tutta la gamma di prodotti Apple, difficilmente non accadrà anche per il Mac mini.

Il fatto più importante, però, è il quando. Potrebbe accadere tra due settimane (iPad mini permettendo). Potrebbe accadere tra un mese. Potrebbe anche accadere a metà dicembre. Ciò che è successo quest’anno coi portatili, con carenze in tempi relativamente lontani rispetto all’effettivo ricambio, mette tutte le carte in gioco, da questo punto di vista. Al di là di ciò, l’importante è che arrivino e non deludano.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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