Tips: Come aiutare Apple a migliorare il proprio servizio di Mappe

Nonostante il sondaggio di ChangeWave Research che, dopo aver intervistato un campione di 4.300 utenti di iOS 6, ha rilevato che il 90% degli stessi non riscontra alcun problema nell’utilizzo delle nuove mappe di Apple (per dovere di cronaca, il 6% ritiene che sia un problema poco rilevante, il 3% un grave problema mentre l’1% non sa), non si può dire che le nuove mappe siano infallibili, spesso a causa della loro relativa gioventù. La stessa Apple ha chiesto ai propri dipendenti di segnalare eventuali problemi riscontrati nell’utilizzo dell’applicazione in modo da migliorare velocemente il servizio.

In questi mesi, dall’inizio della fase beta all’attuale versione definitiva, ho avuto modo di provare le nuove mappe a fondo, sia in USA che in Italia, in grandi città come in paesini: mentre in USA non ci sono stati grossi problemi (magari la destinazione era sfalsata di qualche metro, un po’ come accadeva con i primi TomTom), in Italia ho riscontrato qualche imprecisione nei paesi più piccoli del sud Italia e, soprattutto, una carenza mostruosa di POI (punti di interesse), dovuta alla scarsa diffusione di Yelp in Europa.

Se volete aiutare Apple a costruire un miglior servizio di mappe e quindi, di riflesso, a migliorare l’esperienza d’uso per tutti noi, vi basterà effettuare due semplici operazioni: la prima, è quella di utilizzare la funzione “Segnala un problema” disponibile sollevando l’angolo inferiore destro della mappa, scegliendo una delle opzioni disponibili.

La seconda, invece, è quella di installare l’app di Yelp sui propri dispositivi e, dopo essersi iscritti al servizio, di iniziare a segnalare nuovi luoghi (musei, pub, ristoranti, biblioteche, scuole, università) man mano che ci si reca in essi: infatti, a differenza di Google Maps che può vantare un database con un vasto numero di POI, segnalati dagli stessi esercenti, costruito negli anni, Apple Mappe si appoggia su quello di Yelp, un servizio molto simile a TripAdvisor (molto più diffuso in Europa) che consente ai propri utenti di segnalare luoghi di interesse e recensirli.

A mio avviso, l’integrazione con Yelp è stata un’ottima mossa da parte di Cupertino: al lancio del servizio poteva contare su un discreto numero di POI e, inoltre, può fornire anche una valutazione del luogo segnalato (Google Maps non segnala spesso le recensioni dei luoghi, che, tra l’altro, vengono calcolate sulla media delle recensioni presenti su diversi servizi online e social network), in modo da poter permettere agli utenti di scegliere dove andare in base alle proprie possibilità economiche o in base alla valutazione di altre persone.

Tim Cook, nella sua intervista a AllThingsD, aveva affermato, in merito alla chiusura di Ping, che “Apple non ha bisogno di avere un social network, ma di essere più social”: forse il primo passo verso l’apertura ai propri utenti è proprio la possibilità di migliorare il servizio che, quindi, si propone come il primo “user driven” nella storia della Mela.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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