Apple e Microsoft hanno almeno una cosa in comunque in questa fine 2012: vogliono maggiore collaborazione all’interno dei reparti produttivi. Che sia hardware o software, dekstop o mobile, poco importa. È ormai chiaro che la sfida nel prossimo futuro sarà quella di riuscire a creare una continuità operativa tra smartphone, tablet e pc, senza al contempo snaturare le peculiarità delle diverse piattaforme. Ne abbiamo parlato nell’ultima puntata del SaggioPodcast, sottolineando le diversità d’approccio tra Apple e Microsoft, la prima con piattaforme parallele (iOS ed OS X), la seconda con un mix di OS, interfacce e “possibilità” per ogni dispositivo. Nessuna delle due sembra ancora arrivata ad una soluzione ottimale ma non c’è dubbio che questa sia una delle più importanti sfide per la prossima evoluzione dell’informatica.
In una prospettiva simile ci vuole collaborazione, con team guidati da persone aperte al dialogo. Scott Forstall ha avuto il grande merito di contribuire alla nascita di iOS ed alla sua fortunata evoluzione, ma peccava proprio nella comunicazione. Gli altri reparti sapevano sempre poco del suo lavoro finché questo non veniva portato a compimento, rendendo difficile la concertazione di progetti e rilasci. Alla fine, senza Jobs e far rigare dritti, è stato inevitable che Forstall venisse allontanato da Apple ed una situazione davvero molto analoga si sta vivendo in queste ore in casa Microsoft.
Ben 23 anni dopo il suo ingresso e a pochi giorni dal rilascio ufficiale del suo prodotto di punta, Windows 8, Steven Sinofsky si allontana dall’azienda di Redmond, lasciando le sue responsabilità relative all’hardware ed al software a Julie Larson-Green, mentre il già direttore finanziario e marketing Tami Reller, accorperà anche l’immagine ed il business Windows. Anche in questo caso tutto è stato gestito in modo tale da limitare al minimo gli attriti, parlando di allontanamento concertato e pacifico. Per i ben informati, però, la faccenda è un’altra e, ancora una volta, è legata a questioni comportamentali. Sinofsky condivide con Forstall un’atteggiamento molto chiuso e determinato, scarsamente comunicativo con gli altri reparti dell’azienda ed aperto alle collaborazioni. Forse è anche grazie al loro carattere che son riusciti a fare quel che hanno fatto, ma sia Apple che Microsoft hanno ben chiarito che nel prossimo futuro ci sarà spazio solo per chi sa collaborare.