Kindle Paperwhite primo in vendite anche in Italia ma quale futuro per l’e-ink?

Nei bestseller di Amazon i Kindle sono sempre in prima posizione e non è così strano dal momento che mentre gli altri prodotti che vende si trovano ovunque, i tablet che essa stessa produce si trovano quasi esclusivamente nel suo store online. Da un paio di giorni si trova con “disponibilità immediata” anche il nuovo modello Paperwhite ed è immediatamente schizzato in cima:

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Anche se con 50€ in più rispetto il tradizionale, la delicata e naturale illuminazione presente nel nuovo modello ha fatto breccia anche negli italiani. Per i lettori più avidi la soluzione e-ink comporta grandissimi vantaggi in termini di ergonomia perché i caratteri sono come stampati e risulta molto più naturale leggerli, esattamente come si farebbe con un libro normale. Inoltre Amazon è il player più importante in quanto a distribuzione di eBook e questo gioca, naturalmente, a suo favore.

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Il rapporto prezzo/qualità offerto dal Kindle è eccellente, anche con le 50€ aggiuntive del modello Paperwhite (seppure l’illuminazione non sia poi determinante). Gli utenti che leggono molto troveranno sempre vantaggio in un prodotto simile ma in tutti gli altri casi, quando cioè la lettura è più casuale e meno continuativa, ha davvero senso investire queste 79€/129€ quando ormai ogni tablet Android, anche quelli più basic, supportano tranquillamente l’app Kindle e tutto il relativo store?

La domanda può essere considerata banale come le molte risposte che saltano subito alla mente: sono due prodotti diversi con finalità diverse e i vantaggi dell’e-ink per la lettura sono inarrivabili dagli schermi tradizionali. Tuttavia la storia della tecnologia ci ha insegnato che non sempre la tecnologia migliore vince. Senza andare troppo lontano basti guardare il VHS che ha sconfitto il migliore Betamax, l’LCD/LED che ha schiacciato i Plasma o l’MP3 divenuto facilmente uno standard seppure circondato da formi migliori dello stesso periodo. Non mi stupirei, dunque, se nei prossimi anni l’e-ink venisse completamente surclassato dai tablet anche per la lettura, pur con i propri limiti. Le cose potrebbero andare diversamente se la tecnologia e-ink evolvesse in tempi brevi, portanto finalmente i tanti miglioramenti promessi nel tempo, come il supporto ai colori ed una risoluzione/frequenza di refresh migliore. Tuttavia anche questa potrebbe essere una strada non così utile dal momento che costerebbe di più e i colori nei libri servono relativamente a poco. Per le riviste i vantaggi sarebbero importanti ma è facile che si continui anche qui a preferire LCD per le possibilità multimediali offerte, come l’incapsulamento di video.

Sappiamo che tra i nostri utenti la prevalenza riguarda il mondo Apple e quindi iPad, tuttavia moltissimi ci hanno detto di usare con soddisfazione un Kindle. Chiediamo dunque a voi una considerazione sull’argomento, non tanto una risposta secca del tipo “e-ink sì/e-ink no”, piuttosto una valutazione sui vantaggi a lungo termine di questa tecnologia e sulla possibilità che questa sopravviva all’invasione dei tablet LCD Android da pochi euro.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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