Risultati del Q1 Apple: crescono iPhone ed iPad, rallentano gli iPod, stazionano i Mac

Da qualche minuto Apple ha annunciato ufficialmente i risultati del proprio Q1 quello, cioè, in cui si conteggiano le vendite dell’ultimo quadrimestre dell’anno precedente. È il periodo migliore per le vendite, grazie alle festività natalizie, regali, tredicesime, ecc.. i consumi subiscono sempre un’impennata.

I dati che più ci interessano riguardano le vendite delle linee di prodotto in relazione alle attese. I vari analisti avevano già rilasciato previsioni dettagliate e ci sono andati davvero vicino, in particolare il Wall Street Journal. MacWorld ha illustrato con dei grafici molto chiari il trend degli ultimi anni e ne è venuto fuori ciò che facilmente si immaginava, ovvero iPhone ed iPad in crescita, iPod in diminuzione.

iPhone 5: previsione 47 milioni, venduti 47,8, anno precedente 37

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iPad: previsione 24 milioni, venduti 23, anno precedente 15

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iPod: venduti 12,7 milioni, anno precedente 15,4

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È ormai chiaro che il futuro degli iPod sarà sempre in discesa, seppure continui a portare a casa numeri da primato in questo settore, che stracciano completamente ogni singolo prodotto che ha tentato di fargli concorrenza. Gli iPhone sono sempre il cavallo di battaglia per numeri e profitto, ma anche gli iPad non se la cavano affatto male. Anzi, l’incremento di questi rispetto il medesimo periodo dell’anno precedente è quello più consistente, persino superiore all’iPhone, ed è presumibilmente merito del raddoppio dell’offerta con l’iPad mini.

I risultati sono in crescita anno su anno ed in linea con le aspettative. Nulla di strabiliante da far balzare il titolo alle vette dei mesi precedenti, ma ad ogni modo positivi, specie in questo periodo storico. I Mac mantengono vendite buone (4,1 milioni) ma non subiscono un forte incremento per la diffusione degli iDevices anche tra gli utenti Windows. Probabilmente anche gli stessi Mac subiscono la concorrenza spietata dei tablet.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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