Un Core i3 e l’iMac “lampadone” insieme, per uno degli hackintosh retrò più affascinanti

Non siamo soliti parlare di hackintosh, siamo andati sull’argomento molto di rado, anche per nostra volontà (sappiamo bene la delicatezza della questione dal punto di vista legale). Oggi non vogliamo parlare di metodi o implicazioni, ma piuttosto parlare di bravura e fascino. Perché in questo caso l’effetto è di quelli che potrebbero strappare ben più di un malinconico sorriso. Chi si ricorda l’iMac G4, soprannominato affettuosamente “lampadone”?

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Immagine da Macworld.

Non lo nascondo: ai tempi era un mio oggetto del desiderio e lo è tutt’oggi, se appunto riuscissi a renderlo al passo coi tempi nella “hackintosh way”. Chi ci è riuscito è invece Jonathan Berg, soprannominato “Dremel Junkie”, la cui opera è finita sulle pagine di Cult Of Mac.

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Per la realizzazione di questo progetto, Jonathan si è avvalso di un PC barebone direttamente venduto da Intel, il Next Unit of Computing, dotato di processore Core i3 Ivy Bridge integrato nella scheda madre. Dotatosi di RAM, unità di archiviazione e un nuovo masterizzatore DVD, con pazienza e molta precisione è riuscito ad arrivare al risultato visibile qui sopra.

Certo, quanto ottenuto è pur sempre un hackintosh, con i suoi annessi e connessi, soprattutto nell’adattare il sistema operativo a componentistiche non previste nei Mac in commercio, ma una volta superati tutti gli ostacoli la resa ripaga indubbiamente. In generale non è il primo nella sua categoria, alcuni sono riusciti anche a far passare per il retrofit i Mac degli anni ’80, ma crediamo che questa specifica trasformazione abbia un sapore diverso dalle altre. Chissà, probabilmente anche a One Infinite Loop ci sarà stato qualcuno contento di vedere il buon vecchio “lampadone” aggiornato al 2013, sebbene per ovvi motivi non potranno mai dirlo in pubblico. Vi lasciamo col video su YouTube pubblicato dall’autore:

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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