Come avevamo avuto modo di segnalare, il Mac Pro attualmente il vendita non soddisfa la normativa IEC 60950-1 seconda edizione - Amendment 1, e dal 1° marzo ne sarà vietata la vendita in tutta Europa. Il 18 febbraio era stato fissato come termine ultimo per le spedizioni, così che arrivassero ai clienti entro quella data, e da oggi il prodotto risulta "attualmente non disponibile" in tutti i paesi coinvolti, Italia compresa:
Le parti che andrebbero riviste per rientrare nelle linee guida della normativa riguardano alcune porte e le ventole che andrebbero coperte per evitare possibili incidenti per l'utente o il tecnico che ci debba metter mano. Non si tratta dunque di grandi problemi e basterebbe relativamente poco per effettuare le giuste modifiche e rimetterli in vendita. Tuttavia Apple ha semplicemente confermato la notizia ed oggi blocca, come previsto, la possibilità di acquisto. Non sembra esserci la volontà di intervenire per rendere nuovamente disponibile l'attuale Mac Pro e questa potrebbe essere anche una buona notizia. È risaputo che Cook ha dichiarato che un nuovo modello della workstation sarebbe stato in programma per i primi del 2013 e ciò potrebbe chiarire il mancato interesse nel tenere in vita l'attuale, aggiornato nel 2012 ma sostanzialmente invariato dal 2010.
Stop al teleordine, insomma, in attesa di quello completo che avverrà il 1° marzo ed interesserà anche gli store fisici.
Non ci sono motivi apparentemente validi per dubitare della "promessa" di Cook, che finora ha rispettato tutti gli impegni che si era dato pubblicamente, e quindi mi aspetto che arrivi davvero un nuovo Mac Pro prima o poi in questo anno solare, sperando che sia il più presto possibile. Tuttavia le speranze che Apple riprenda a dedicarsi ai settori professionali legati alla musica, all'editoria, all'animazione, ecc... sono sempre meno quotate. Ho ricevuto alcune indiscrezioni dirette che riguardano una storica azienda – non posso fare il nome ora – che ha basato il suo modello di business nella pre-stampa sui computer Apple e che conferma un programmato e progressivo abbandono anche nel supporto informatico e tecnologico da parte di Cupertino e per la prima volta dopo decenni. Di tutto questo riparleremo più approfonditamente in un prossimo articolo, continuate a seguirci tramite Facebook, Twitter, feed RSS o Google+