Recensione: TextExpander, un vero e proprio salvatempo

Più o meno nel periodo in cui Microsoft stava per lanciare Windows Vista, decidevo di lanciare Windows. Lanciare o lasciare, non saprei dirlo con esattezza, ma il ricordo dei fasti del mio iMac G3 era ancora vivido e l’imminente passaggio dei computer Apple ad Intel apriva uno spiraglio interessante per la virtualizzazione ed il futuro Boot Camp come paracadute. Con il primo MacBook Pro del 2006 è iniziato il mio ritorno a casa, aggiornando tutte le altre macchine dello studio nei successivi 2 anni. Ricordo benissimo che bastarono solo 48h per trovare tutte le applicazioni di cui avevo bisogno per lavoro e svago, con una sola eccezione nel campo del video. La stessa eccezione che rimane ancora oggi per la verità e riguarda il software TMPGEnc, un tool unificato per Win che consente di fare praticamente ogni cosa sui video e con qualsiasi formato/codec. Per ottenere quasi gli stessi risultati su Mac devo usare 3/4 applicazioni diverse a seconda dei casi ma non con la stessa stabilità ed efficienza… ma questo è un altro discorso.

Dopo aver selezionato le mie applicazioni preferite ho continuato sempre ad esplorare le nuove uscite, leggendo riviste e forum. Ogni tanto capitava di scoprire qualcosa di potenzialmente interessante ed entrava a far parte della mia wishlist. Ancora oggi utilizzo questo metodo e grazie ai vari bundle ed a qualche acquisto extra nel Mac App Store – in particolare Aperture, Logic e Final Cut Pro X – sono riuscito a crearmi un parco software molto vasto e di qualità. Una delle applicazioni che ha iniziato ad attirarmi nei mesi scorsi è TextExpander, di cui spesso parla Federico Travaini nei suoi podcast. È stata nella mia lista dei desideri per settimane ma non mi decidevo ad acquistarla perché – mi dicevo – in fondo serve solo a sostituire del testo. Su Mac OS X esiste già, peraltro, la funzione di “sostituzione testo e simboli” nel pannello Lingua e Testo delle Preferenze di Sistema. Mentre temporeggiavo è spuntato fuori il bundle LifeHacker – ancora disponibile per altri 3 giorni nel momento in cui scrivo – che contiene questa applicazione insieme ad altre valide ed ho deciso di acquistarlo. Dopo una settimana di familiarizzazione con TextExpander non posso già farne a meno.

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La prima cosa da fare è quella di nascondere l’icona dal Dock e lasciarla solo nella barra dei menu. Volendo si può togliere anche da qui ma vedremo poi che può risultare utile in molte occasioni. Consiglio anche di cambiare l’icona predefinita con le lettere t ed e deformate… per fortuna ce ne sono altre più gradevoli. Lanciarla al login sarà necessario se intendete utilizzarla sempre, altrimenti dovrete avviarla manualmente all’occorrenza perdendo parte della sua immediatezza. In idle occupa pochi MB di memoria e pochissima CPU, per cui non dovrebbe essere un problema con nessun Mac.

opzioni

Nella finestra principale dell’applicazione sono presenti le sostituzioni di base raggruppate in cartelle e liberamente organizzabili dall’utente. Il principio di fondo è semplicissimo ed è quello di rendere più rapido l’inserimento di un testo utilizzando delle abbreviazioni. L’esempio più banale è quello della firma, già presente nel gruppo “My Snippets”, che potrete personalizzare a piacere per vederla apparire con l’inserimento della sigla ;sig1. Le applicazioni di posta gestiscono già le firme ma TextExpander funziona ovunque, per cui si potrà utilizzare anche nelle lettere o nelle webmail. Oltre a questo spunto molto semplice, nelle opzioni si trova anche la possibilità di attivare la maiuscola automatica nelle nuove frasi o di correggere le doppie maiuscole. Personalmente preferisco disattivare queste funzionalità troppo “invasive” ma le possibilità di TextExpander vanno molto oltre.

possibilit

Gli snippet possono essere anche molto complessi grazie alle molteplici funzioni disponibili, per questo è davvero utile la possibilità di attivare una sincronizzazione via Dropbox onde evitare di perdere il nostro duro lavoro. Il contenuto può essere del semplice testo oppure testo formattato (con tanto di immagini), AppleScript o script shell. Anche nel testo semplice si possono aggiungere delle variabili, come quelle relative a data ed ora, oppure sfruttare il contenuto degli appunti in una struttura personalizzata, simulare la pressione di alcuni tasti modificatori, come invio o esc, e finanche creare dei campi in cui si richiede del contenuto specifico o liste di elenco a popup. Cosa da non sottovalutare è che si può decidere dove si dovrà posizionare il cursore al termine della sostituzione, per cui potremo semplificarci il lavoro se sappiamo già di dover modificare o aggiungere caratteri all’interno del testo.

opzioni-avanzate

A questo punto se siete degli utenti per cui TextExpander può risultare utile vi si dovrebbero essere già accese una quantità infinita di lampadine. Le potenzialità d’impiego sono praticamente infinite. Io ho iniziato ad usarlo per ottenere rapidamente le varie icone e badge che uso nelle recensioni, ad esempio quelle di voto o con + e – nei pro e contro, una cosa per la quale ero costretto ad utilizzare un documento di TextEdit da cui copiare ed incollare gli indirizzi manualmente. Piano piano ho scoperto di poterlo sfruttare in moltissime altre situazioni, ad esempio per memorizzare delle strutture di documenti o email che uso frequentemente (essendo qui molto più pratico delle bozze), oppure per catalogare e richiamare delle righe da terminale che uso frequentemente (come sudo pico /etc/hosts). Inoltre vi sono degli interessanti AppleScript precotti tra cui quello che consente di ottenere un indirizzo web ridotto con servizi quali bit.ly o tinyurl.

tinyurl

Basterà scrivere l’url ed aggiungere alla fine /tinyurl per vederlo magicamente trasformato in uno shortlink perfettamente funzionante. TextExpander emette un suono per segnalarci il suo intervento di sostituzione del testo e questo può essere modificato o silenziato. Tutto sommato è invisibile nell’uso quotidiano e l’unica accortezza è quella di adoperare delle abbreviazioni che difficilmente si utilizzerebbero in uno scritto normale. Per intenderci, se fate in modo che la parola ora si trasformi magicamente nell’orario attuale otterrete di non poter più scrivere “ora” da nessuna parte! Ci sono molti modi per risolvere questo inconveniente e basta guardare le abbreviazioni di default per avere degli spunti utili per creare le nostre, nel caso specifico l’orario viene abbreviato con Oora, un testo che difficilmente scrivereste in circostanze normali. Si possono anche utilizzare caratteri speciali per limitare ulteriormente il rischio, io ad esempio adopero *++* per far apparire l’icona (+) che utilizzo nei pro delle recensioni. Se lasciate TextExpander nella menubar, allora troverete rapidamente tutti i vostri Snippet, per cui di alcuni non sarà neanche necessario ricordare immediatamente l’abbreviazione perché saranno sempre disponibili con pochi clic.

menubar

Gli usi possibili sono semplicemente sterminati e l’unico limite è la fantasia. C’è chi lo adopera per ottenere rapidamente le emoji grafiche da far apparire nelle chat, oppure chi si fa sostituire automaticamente perchè con perché, E’ con È e via discorrendo. Inoltre vi è un vasto catalogo di snippet preconfigurati per la scrittura di codice HTML/CSS e molti altri li ho aggiunti io con il tempo.

4Conclusioni

Sono sempre restio nel valutare un’applicazione come indispensabile, specie quando si tratta di una utility. TextExpander potrebbe risultare completamente inutile per molti ed anche chi ne gradisce le funzioni difficilmente potrà misurarne l’importanza prima di averla utilizzata. Dopo un paio di settimane di prova sul campo non posso che apprezzare la semplificazione che ha apportato a molti processi ripetitivi del mio lavoro, anche quelli che non avevo notato si potessero standardizzare. Il prezzo di vendita sul Mac App Store è di 30,99€ ed è stato questo a frenarmi più volte nell’acquisto. Immaginavo che valesse il suo prezzo ma non avevo ancora capito quanto potesse essere utile per me all’atto pratico. Oggi so che mi fa risparmiare tempo, fatica e stress decine di volte al giorno ma il prezzo rimane comunque consistente e consiglio di provare prima la versione di prova per assaporarne i vantaggi e decidere di conseguenza.

TextExpander si può avere fino al 3 marzo 2013 nel bundle LifeHacker insieme ad altre 8 software per un totale di $310 a soli $49.99 (circa 38€). Considerando che nel pacchetto ci sono applicazioni anche più costose come TechTool Pro o PathFinder l’acquisto risulta logico se vi piace TextExpander.

Da segnalare anche la presenza della versione per iPhone/iPad (4,49€) la quale è supportata da oltre 100 app tra cui  Byword, Twittelator, TwitBird Pro, Elements, Simplenote, WriteRoom, Circus Ponies Notebook, DEVONthink To Go, BusyToDo, Things, Zendesk, ecc.. ma non a livello di sistema per le note limitazioni di iOS.

PRO
+ Consente di catalogare e richiamare rapidamente testi che utilizziamo frequentemente
+ Supporta la sincronizzazione degli snippets via Dropbox (o di backup)
+ Supporta anche testo formattato, immagini, AppleScript e script shell
+ Possibilità di inserire variabili data/ora o muovere il cursore in un punto specifico
+ Interessante impiego anche per l’autocorrezione degli errori più comuni
+ Utili snippet per abbreviare rapidamente gli URL
+ Comprende un vasto catalogo di pratiche sostituzioni per chi scrive codice HTML/CSS

CONTRO
- Senza l’offerta del bundle il prezzo rappresenta uno scoglio per gli utilizzatori casuali
- Alcune volte la sostituzione non è tempestiva
- Spesso non riporta lo spazio inserito al termine del testo

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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