Bollettino dai tribunali: VPN su richiesta; selezione dei testi; sblocco dispositivo

Settimana piena di appuntamenti in tribunale, quella per Apple. Il bilancio della settimana non avrà del tutto soddisfatto Cook, nel rapporto tra sentenze favorevoli e contrarie. Iniziamo da una di queste ultime, a dire la verità conseguenza di una causa persa a novembre scorso: l’azienda di Cupertino dovrà modificare in un prossimo aggiornamento di iOS la funzionalità VPN su richiesta.

iosvpnondemandbrevetti

Come viene riportato in una pagina di supporto, l’attuale impostazione “Sempre” per la VPN On Demand sarà modificata per funzionare allo stesso modo di “Attiva se necessario”. In tal caso, il dispositivo iOS cercherà di connettersi tramite VPN solo se non è possibile utilizzare altri modi. Questa misura sarà necessaria in conseguenza del brevetto detenuto sulla feature dalla società VirnetX, alla quale Apple dovrà corrispondere 388 milioni di $ a risarcimento delle royalties non ottenute nel corso degli anni. Attualmente le due aziende sono impegnate in un tentativo di mediazione, imposto dal tribunale, che durerà fino al 12 aprile. L’annuncio di questo cambiamento, però, sembra far intendere che non vi saranno variazioni in positivo sulla situazione, almeno nel breve termine. L’aggiornamento arriverà nel corso del mese, e potrebbero arrivarne altri per ammissione della stessa Apple qualora fosse in grado di proporre una soluzione alternativa per ripristinare la funzionalità perduta.

Più positiva la notizia che arriva da una delle infinite battaglie con Samsung. L’International Trade Commission (ITC) statunitense ha infatti emesso una ingiunzione preliminare contro l’azienda coreana per la violazione di un brevetto Apple relativo alla selezione dei testi. Qualora nel prosieguo dell’iter giudiziario tale sentenza dovesse essere confermata, ciò può portare al blocco delle vendite per i Galaxy nel territorio americano. Ma le cattive notizie per l’azienda coreana riguardano pure giudizi ad essa favorevoli: come ammesso da Samsung stessa, il blocco della commercializzazione per alcuni dispositivi iOS che violano brevetti riguardanti la connettività UMTS avrà effetti molto limitati. La questione ruota attorno al chip utilizzato dai vari device: sui più anziani è utilizzato un chip prodotto da Infineon, mentre quelli recenti sono passati a Qualcomm, che non presentano le violazioni riscontrate. Considerato come l’iPhone 3GS e l’iPad di prima generazione siano già da diverso tempo fuori dal mercato e come gli altri due prodotti coinvolti, iPhone 4 e iPad 2, siano ormai con molta probabilità vicini al termine del loro ciclo commerciale, gli effetti della sentenza definitiva, prevista per il 31 maggio, saranno molto bassi.

Nulla da fare in Europa per ciò che concerne la funzionalità di “slide to unlock”, ossia lo sblocco di un dispositivo tramite scorrimento del dito. Un tribunale tedesco ha dato ragione a Motorola e Samsung invalidando il brevetto di Apple. I danni, al momento, sono ancora limitati: la sentenza è appellabile e non valida al di là dell’Atlantico. La strada verso il verdetto finale, dunque, è ancora molto lunga. L’importante è che, come abbiamo già espresso altre volte, tutto ciò non abbia forti conseguenze su noi consumatori finali.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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