Abbiamo avuto modo di parlare di DxOMark diverse volte, spiegando anche come interpretare i risultati delle misurazioni su sensori e obiettivi. Nonostante il metodo sia il più oggettivo possibile, con il tempo alcuni risultati possono essere ridefiniti, in questo caso si tratta più di un aggiornamento che una rettifica vera e propria. Fin dai primi test la Nikon D800 (recensione) è risultata leader riguardo alle performance di risoluzione e dettaglio, anche a discapito della diretta concorrente Canon 5D Mark III.
Con l’introduzione dell’indicatore di sharpness P-Mpix (Perceptual Megapixel), DxOMark ha iniziato a testare molte lenti di qualità sui due corpi macchina fino a raggiungere dei risultati che pareggiano i conti tra le due contendenti ed offrono un interessante spunto di riflessione.
La D800 è nelle prime due posizioni nella classifica corpo-lente con maggior punteggio di sharpness, ma con un margine molto ridotto. Quello che si deduce dalla tabella è che, ad oggi sulla base delle lenti testate da DxO e dato l’indicatore “M-Pix”, non esiste un obiettivo che risolve neanche da vicino i 36mpx della D800. Alcune mancanze su questa analisi ci sono, ad esempio su D800 non sono stati testati teleobiettivi simili al Canon 300mm f/2.8 e in linea generale su Mark III sono presenti più obiettivi rendendo l’analisi della media fuorviante. Nel leggere questi risultati dobbiamo anche tenere in considerazione che il “M-Pix” è un indice di percezione del dettaglio, quindi su D800 possiamo anche avere un dettaglio simile alla MarkIII ma su un file da 36mpx con ulteriori informazioni utili.
In conclusione queste nuove informazioni non fanno altro che ricordarci uno degli assunti basilari quando si parla di “qualità” dell’immagine, ovvero che il sensore non è tutto e che, anche tralasciando l’apporto imprescindibile del fotografo, si deve sempre valutare la coppia corpo macchina/lente e commisurare i risultati in base alle proprie esigenze fotografiche.