Recensione: BlackBerry Z10, l’ultima spiaggia è già troppo affollata

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BlackBerry, ex RIM, ha certamente perso il primo treno dell’evoluzione degli smartphone, partito nel 2007 con l’iPhone in testa. La scelta è stata apparentemente ben ponderata dal momento che l’azienda ha motivato più volte la sua decisione di ignorare quel trend. Per noi è facile giudicare l’errore oggi, ma a quei tempi RIM andava benone ed il successo può facilmente causare miopia verso mercati emergenti. Purtroppo questo non aiuta a contenere le enormi perdite economiche subite.

Dopo un lungo lavoro di sviluppo atto a creare un nuovo sistema operativo moderno e touch, basato su QNX, e la sfortunata esperienza del tablet PlayBook, BlackBerry punta il suo futuro sui nuovi smartphone Z10 e Q10. Il primo, già disponibile sul mercato da qualche settimana, è un dispositivo full touch, mentre il secondo riprende lo stile più classico della casa canadese con tastiera fisica estesa, ma è in prenotazione solo da alcuni giorni e le spedizioni ritarderanno ancora un po’.

L’accoglienza del mercato per lo Z10 è stata piuttosto tiepida e pare anche che vi siano moltissimi resi di utenti insoddisfatti (notizia smontata dal management di BlackBerry), ma non ci facciamo influenzare da queste vicende e concentriamoci sulle potenzialità dello Z10. Dando uno sguardo alla scheda tecnica si nota immediatamente che lo smartphone non punta alla vetta della classifica nelle prestazioni, con una CPU Snapdragon dual core da 1,5GHz affiancata da una GPU Adreno 225. Buona la dotazione di 2GB di RAM ed uno solo il taglio di memoria interna disponibile: 16GB espandibili con microSD fino a 32GB. Supporta schede telefoniche in formato micro SIM, lo scambio dati in 3G ed anche il 4G. Ampia la connettività senza fili con Wi-Fi a/b/g/n, Bluetooth 4.0 ed NFC. A completare il tutto il display da 4,2″ con 1280 x 768 pixel e doppia fotocamera: 8 megapixel la principale e 2 megapixel la frontale.

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Dotazione

Telefono, cavo USB, alimentatore USB ed auricolari, il tutto in una confezione piuttosto compatta e con lo smartphone in bella vista. Gli auricolari sono di qualità mediocre, non possiedono tasti per il controllo volume ma solo il play/pausa, non sono troppo comodi e suonano come ci aspetterebbe da un prodotto del genere. Soddisfano comunque le esigenze più basiche di ascolto musicale e consentono di effettuare telefonate comodamente. Complessivamente sono equiparabili a quelli Apple precedenti agli EarPods, anche se con iPhone almeno si avevano i tasti volume.

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Design e struttura

La struttura è in plastica ma è generalmente ben assemblata, con qualche piccola eccezione che vedremo. Le dimensioni sono 13 cm x 6,5 cm x 9 mm di spessore, con un peso di 135 grammi. L’ergonomia è buona e si usa abbastanza comodamente, ma per raggiungere l’estremo più alto del display può essere necessario un minimo di riposizionamento dell’impugnatura o l’uso dell’altra mano. Il design è abbastanza pulito, i lati sono quasi completamente piatti e le due facce vi si contrappongono creando un bordo lineare: spigoloso sul davanti, più morbido verso il retro. Il frontale è caratterizzato dalle due strisce orizzontali, bianche o nere a seconda del modello prescelto, che riprendono il colore dei lati e del dorso.

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Sul lato destro si trovano i tasti per il volume, con uno centrale che attiva il controllo vocale. La cover posteriore ha il logo BlackBerry al centro, costituito da piccoli elementi di colore metallico, ed è zigrinata per migliorare il grip e restituire una certa sensazione di solidità, in netto contrasto con la sua leggerezza. L’effetto al tatto è piacevole ed è molto utile poter accedere alla batteria in caso si debba sostituire, tuttavia le scocche unibody offrono una solidità strutturale migliore, specie confrontandole con soluzioni del genere. Il problema non è tanto lo sportellino in sé, che deve essere sottile per contenere le dimensioni, ma piuttosto il metodo di incastro.

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Per sollevare la cover si sfrutta la sottile fessura presente in basso, che viene utilizzata anche per diffondere il suono dell’altoparlante. Similmente a quanto avviene con i Galaxy di Samsung, vi sono delle piccole sporgenze di plastica lungo il bordo interno della copertura che servono a tenerla in posizione, con un minimo di pressione si stacca e si riattacca, ma dopo averlo fatto un paio di volte ho già notato un po’ di gioco in basso. Ci si convive ma non è piacevole.

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Molto ben in vista il logo BlackBerry con finitura metallica, posizionato sotto il vetro che copre il display frontale. Non ci sono tasti sul davanti e tutto il controllo avviene tramite touch con le modalità che vedremo più avanti. Dietro la piccolissima fessura che si intravede sotto il logo si trova il microfono. Nessuna connessione in basso mentre troviamo micro USB e micro HDMI sul lato sinistro. Il cavo micro USB / USB in dotazione consente il collegamento al computer e la ricarica con l’alimentatore, il cavetto per sfruttare l’uscita video HDMI va acquistato separatamente.

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Nella zona superiore si trova il jack da 3,5mm per le cuffie, il tasto di accensione/spegnimento ed il microfono ambientale per la riduzione del rumore. La disposizione centrale del pulsante può sembrare stana ma è comoda e non è comunque necessario usarlo per sbloccare il dispositivo.

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Display

Il display da 4,2″ dello Z10 ha una buona risoluzione di 1280 x 768 pixel, con una densità di 355dpi (contro i 326dpi di iPhone 5). Il vetro che lo ricopre è annegato nella scocca e forma un bordo nero che lo incornicia. Nella variante bianca la proporzione schermo/superficie appare piuttosto equilibrata grazie alle strisce, in quella nera il display può apparire un po’ piccolo. La risoluzione è molto elevata e la qualità visiva sempre buona, con un sensore di luminosità che agisce rapidamente e in modo preciso, fornendo una lettura confortevole anche alla luce del sole. I colori sono abbastanza vividi, in particolare i rossi, e l’angolo di visione è nella media. Il nero non è mai troppo nero, purtroppo, come ci si aspetta da un LCD TFT.

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In alto a destra si nota un piccolo LED di stato, il cui funzionamento può essere personalizzabile delle impostazioni. Questo ha lo scopo di notificare la ricezione di messaggi o quant’altro presente nel BlackBerry HUB, secondo le specifiche definite dall’utente. Particolarmente utile quando si mantiene lo smartphone in modalità silenziosa o per sapere se ci sono novità con un rapido colpo d’occhio.

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Prime interazioni con un nuovo mondo

Prima di addentrarci nella valutazione di alcune aree, come quella telefonica o multimediale, è opportuno guardare più da vicino il sistema operativo BlackBerry 10. Dopo anni di Android ed iOS non si vanno più a sottolineare le funzionalità base nell’interazione con questi smartphone, ma con lo Z10 è necessario abituarsi ad alcune novità. Appena acceso si avvia un rapido tutorial con 3 passi che spiega come avviare, chiudere e passare da un’app all’altra, come accedere alle impostazioni ed al BlackBerry Hub. Quest’ultimo è il centro pulsante delle nostre interazioni con il mondo, all’interno vi si possono configurare e vedere tutte le nostre caselle di posta elettronica ma un solo account per Twitter, Facebook, LinkedIn ed Evernote. Si riescono a configurare facilmente tutte le email IMAP/POP, con preset semplificati per quelle Gmail, Yahoo!, Hotmail ed Exchange. Volendo si può aggiungere una casella identificandola come “di lavoro” e questa verrà protetta da password per una maggiore sicurezza. Da segnalare che è possibile configurare anche la posta iCloud automaticamente, si visualizzerà un errore per i contatti ed i calendari ma si potranno aggiungere anche questi tramite il BlackBerry HUB, sfruttando l’area avanzate e questa guida.

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Grazie al supporto CalDAV e CardDAV anche la rubrica ed i calendari su iCloud saranno gestibili da BlackBerry, non in PUSH ma con un refresh manuale o temporizzato, con programmazioni da 15 minuti a 24 ore. Tramite l’HUB si ricevono anche gli SMS e le notifiche del BlackBerry. Tutto ciò che è presente in quest’area è riepilogato nella schermata di blocco, la quale risulta molta chiara già ad un primo sguardo. Ora e data campeggiano in bella mostra, mentre le piccole icone di stato si trovano nell’area in cima. Una colonna a sinistra elenca il numero di notifiche per ogni servizio ed al centro appaiono gli eventi del giorno (visibili in chiaro). Nell’estremo in basso a destra si trova l’icona della fotocamera (non visibile nell’immagine di seguito) che basta tener premuta per un paio di secondi al fine di ottenere un rapido accesso.

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Quando lo schermo è spento esistono due modi per visualizzare questa schermata di blocco: un clic sul pulsante centrale sopra il dispositivo oppure uno swipe “corto” partendo all’esterno dello schermo, dal basso verso l’altro. In pratica si deve salire, più o meno verticalmente, dal logo BlackBerry fino ad almeno 1/3 dell’altezza del display. Non serve un misurazione scientifica: basta lanciare uno swipe rapido e non si sbaglia un colpo. Se invece si continua a salire verso l’alto con uno swipe più deciso e lungo, si vedrà comparire l’interfaccia principale del telefono in trasparenza fino a sbloccare completamente il dispositivo.

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Il tutto funziona discretamente bene in termini operativi ma le notifiche sono limitate a quei servizi inclusi nell’HUB e non si estendono alle altre app dedicate come WhatsApp! (da poco disponibile). Un’ultima “chicca”, disponibile sempre nella schermata di blocco, è quella di poter tirare giù dall’alto con uno swipe un orologio analogico in modalità notturna, con sfondo nero ed illuminazione di un rosso delicato. Questo è utile per vedere l’ora e per impostare la sveglia ma è anche comodissimo per la notte dal momento che attiva contestualmente la modalità silenziosa, disattivando tutte le notifiche. Dopo qualche secondo dall’attivazione vanno via anche tutte le scritte che vedete di seguito, si spegne quel bagliore diffuso e rimane solo l’orologio.

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HUB / Task Manager / App

Una volta avuto accesso al dispositivo, BlackBerry 10 divide la sua interfaccia in tre principali aree a scorrimento orizzontale. All’estrema sinistra si trova il già citato HUB ed alla destra l’elenco delle applicazioni, il quale è costituito a sua volta da n pagine. Al centro di questi due appare il Task Manager, ma solo quando vi sono applicazioni aperte e minimizzate. Questo mostra una griglia 2 x 2 con scorrimento verticale ed anteprima del contenuto.

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In realtà per molte app si vedrà semplicemente l’icona, solo alcune di quelle di sistema reagiscono (neanche tanto rapidamente) al posizionamento nel task manager, mostrando una versione ridotta ed adattata del proprio contenuto. Per chiudere definitivamente un’app si deve cliccare sulla piccola X posta in basso a destra della sua miniatura. Per lo scorrimento tra le aree si può usare un semplice swipe, per movimenti multipli può risultare più comodo premere sull’area in basso, che si evidenzierà mostrando un selettore diretto delle pagine.

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Interfaccia e funzionalità

L’HUB è concettualmente interessante ed evidenzia quasi tutte le possibilità di controllo previste dall’interfaccia di BB10. Di base si vedono elencate, tutte insieme, le email e le interazioni dirette con tutti i servizi configurati. Questo vuol dire che di Twitter, ad esempio, non leggeremo tutta la Time Line ma solo menzioni e messaggi diretti. L’approccio è corretto, perché consente di farci arrivare solo le cose importanti, mentre il resto saremo noi a doverlo “cercare” aprendo l’app del relativo servizio. Inoltre non si ricevono delle banali notifiche che richiedono l’apertura della relativa app ma sarà possibile rispondere direttamente dall’HUB. Anche così è facile che si ricevano molte notifiche e la cosa fastidiosa è che se avete già letto quei contenuti dal computer, oppure da BlackBerry stesso con un’app dedicata (quella nativa di Twitter è molto limitata), ve li troverete ancora come “da leggere” nell’HUB, con il contatore che continuerà a crescere e a crescere. Non c’è un meccanismo per segnare tutto come letto e si dovrà procedere con la selezione manuale dei messaggi per poi cliccare su “contrassegna come letto”. L’alternativa è quella di lasciarli lì ma poi si rischia di non sapere quando arriva davvero un nuovo twit (continuando con l’esempio relativo a Twitter) a meno che non si attivi un messaggio sonoro e si abbia lo smartphone vicino nel momento in cui ciò avviene. Ci fosse stata solo la posta in gioco si tratterebbe di un “non problema”, sia per la quantità di contenuti che per la sincronizzazione automatica di quelli letti/non letti che avviene tramite IMAP.

Vista la centralità dell’HUB, BlackBerry ha pensato ad una gesture per accedervi direttamente da qualsiasi altra schermata o applicazione, eseguendo uno swipe dal basso verso l’altro e poi verso destra, con un movimento a forma di L rovesciata.

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Nell’HUB ci si muove con un misto di Swipe e Tap con una struttura simile a quella delle recenti app di Google. Tramite uno swipe dal bordo sinistro o con un tap sulla prima icona in basso “HUB”, si accede al filtro dei contenuti per singoli account. Verrebbe istintivo effettuare lo swipe inverso per chiudere ma ciò non è possibile perché ci porterebbe sulla schermata successiva, ovvero il Task Manager. Per la stessa ragione il menu a destra si può attivare solo premendo sull’ultimo pulsante, quello con i tre puntini in verticale, e contiene l’elenco delle azioni disponibili. Nell’HUB compaiono solo le inbox delle caselle di posta elettronica, per andare a vedere eventuali altre cartelle create sul server, nonché posta in uscita od altro, si dovrà schiacciare la piccola freccia nell’header, vedendo comparire dall’alto un lungo ed articolato albero di cartelle. Ecco un diagramma che illustra quanto fin qui spiegato:

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È comprensibile essere un po’ disorientati, non tanto perché sia complesso o difficile, semplicemente perché ci si trova di fronte ad un mix di controlli che possono indurre in errore se seguiamo solo l’istinto. Pensate ad esempio al menu dell’HUB che appare con uno swipe da destra verso sinistra, chiunque farebbe il gesto al contrario per richiuderlo ma ciò cambierebbe schermata. Per via di numerose aree in cui l’usabilità non è perfettamente studiata, nell’interazione con BlackBerry Z10 ci si può trovare un po’ infastiditi nelle prime ore, ma gli errori diminuiranno un nei successivi giorni ed è possibile che ci si abitui completamente entro poche settimane. Ciò non toglie che vi siano alcune contraddizioni nella UI. Un altro problema si riscontra con le email in HTML che non vengono visualizzate interamente e si è costretti ad effettuare del panning per esplorare tutto il contenuto il larghezza. Si tratta di un problema derivante da una limitazione nello zoom out ed è particolarmente diffuso anche su Android, ma speravo di non trovarlo su BB10 vista la sua giovane età.

Scorrendo dall’alto verso il basso, con la medesima gesture che attiva il centro notifiche su iOS ed Android, vedremo apparire una comoda interfaccia per accedere alle impostazioni ed attivare/disattivare rapidamente alcuni servizi come Wi-Fi, Bluetooth, notifiche, ecc.. La cosa strana è che trovandosi all’interno di una applicazione, anche se nativa, questa prenderà il sopravvento sulla gesture mostrando un proprio menu, spesse volte solo con le icone guida o preferenze, rendendoci comunque impossibile accedere alle impostazioni generali ed ai vari toggle.

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Le icone delle varie app vengono inserite sopra un rettangolo smussato che scurisce leggermente lo sfondo per far leggere meglio il testo. In basso troviamo sempre tre icone per accesso rapido al telefono, alla comoda ricerca universale ed alla fotocamera.

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Nella tastiera numerica del telefono non è presente la ricerca rapida nella rubrica in base alle lettere, per cui si è costretti a trovare il contatto nell’elenco come succede su iOS e su alcune versioni di Android. Inoltre il caricamento della rubrica appare insolitamente lento in alcuni casi, rapido in altri, senza una motivazione apparente. Completo l’elenco delle chiamate in entrata/uscita con la possibilità di aggiungere al di sopra i propri contatti preferiti. La ricezione si è dimostrata di buona qualità, così come l’audio in chiamata. Con il medesimo operatore mi è capitato che lo Z10 mostrasse più campo rispetto iPhone 5 ma perde campo nella stessa zona, per cui ritengo possa essere semplicemente una differenza nella visualizzazione delle “tacchette”.

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Fotocamera / Videocamera

8 megapixel e flash led posizionano la fotocamera primaria dello Z10 nella zona più tradizionale del mercato. Numeri rispettabili, come quelli di iPhone 5, ma i risultati non sono altrettanto soddisfacenti. Si attiva piuttosto rapidamente ed anche lo scatto è veloce, ci sono poche impostazioni ma non manca l’essenziale. Un’altra decisione poco condivisibile dell’interfaccia di BlackBerry 10 è che nell’app fotocamera qualsiasi pressione sullo schermo scatta la foto o avvia la registrazione video. Andare a modificare alcuni metodi ormai acquisiti da tutti non è sempre una buona idea e ci si ritroverà facilmente a scattare foto non volute finché non si farà l’abitudine. Per identificare il punto di messa a fuoco esposizione si deve trascinare nel punto desiderato il rettangolo centrale. Atipico.

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Molto carina la funzione TimeShift, che consente di scattare tante immagini con un clic per poi scegliere il volto preferito per ogni persona presente nella foto. Quando la luce è buona le foto lo sono altrettanto, difficilmente distinguibili da quelle di iPhone 5 se non per un minor contrasto ed un bilanciamento del bianco più tendente al giallo. I problemi nascono appena la si mette un minimo in difficoltà.

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Le criticità evidenziate sono una netta perdita di definizione in controluce, gamma dinamica troppo compressa e prestazioni davvero scadenti con scarsa luce, con foto quasi nere e molto rumorose. Di seguito un altro confronto esplicativo.

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Le stesse problematiche si presentano anche nel video, 1080p con 30fps: buono solo con tanta luce. Addirittura alcune volte ha registrato nero assoluto dove iPhone 5 vedeva ancora, seppure mostrando solo le sagome degli elementi ed un minimo di colore. Utile la possibilità di tenere il LED sempre acceso durante le riprese, ma non migliora di molto la situazione. La cosa peggiore del video è però nella stabilizzazione: non si può disattivare e con entrambe le modalità è così aggressiva che se non ci si muove molto molto lentamente deforma le immagini in modo vistoso.

Medio-bassa anche la qualità della fotocamera frontale, che è da 2 megapixel ma se non c’è molta luce mostra tutto scuro e rumoroso. Esiste il sistema di videochiamate tra BlackBerry ma non c’è Skype (per ora).

Audio / Video

L’area di riproduzione audio è graficamente spartana ma chiara, l’altoparlante ha un volume forse leggermente più elevato di quello di iPhone 5 ma anche leggermente più gracchiante. Si possono creare playlist e tramite l’app BlackBerry Link ci si sincronizza con iTunes. Ottimo il supporto ai video, con la possibilità di leggere non solo H.264/MP4 ma anche DivX/XviD, mancano solo gli MKV. I video si avviano molto rapidamente, anche quelli a 1080p, ed è possibile finanche ingrandirli durante la riproduzione con il pinch-zoom.

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L’applicazione BlackBerry Link è piuttosto deludente. Inutilmente complessa nel setup, ci fa vedere i contenuti multimediali ma non possiamo prenderli direttamente. Saremo costretti ad inviarli ad iTunes o iPhoto per poi spostarli altrove. Il vantaggio è di poter sincronizzare musica e playlist facilmente e di creare backup automatici, ma in pratica aggiunge un livello di complessità in più per l’accesso ai contenuti.

Connettività

Per quanto riguarda la connettività non si può dire nulla al BBZ10 grazie il veloce Wi-Fi n, Bluetooth 4.0 ed NFC a completare il quadro. Sul piano software, inoltre, queste caratteristiche sono ben sfruttate.

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Il tethering della connessione internet può avvenire via cavo e via Bluetooth, oppure si può attivare un ancor più pratico hotspot Wi-Fi che supporta fino ad 8 dispositivi. I pacchetti saranno facilmente controllabili da una schermata di riepilogo che elenca anche i prodotti collegati. Presente la possibilità di configurare un VPN, di condividere contenuti via DLNA e finanche accedere alla memoria interna e a quella micro SD al computer con il solo collegamento Wi-Fi attivo. Segnalo che via Bluetooth la mia auto (Golf VII) non riceve né i titoli delle tracce audio in esecuzione né i nomi collegati ai numeri di telefono, cosa che con iPhone 5 funziona perfettamente.

Browser

Il browser integrato ha la possibilità di attivare sia il Flash Player che la modalità Desktop, il tutto tramite impostazioni non troppo facili da raggiungere ma abbastanza chiare. Le pagine vengono renderizzate bene e con una velocità sufficiente, lo zoom ed il panning reagiscono discretamente ma si può avvertire qualche impuntamento, specie con molte tab aperte. Inoltre si vede spesso il reload della pagina, strano visti i 2GB di memoria di cui il terminale è dotato. Mentre si sta scrivendo un testo nella barra unificata appare un piccolissimo logo di Bing in alto a destra, che è il motore di ricerca predefinito. Con una pressione appare un elenco a discesa attraverso il quale si può selezionare al suo posto Google o Yahoo!

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Tastiera

Uno degli aspetti che ha ricevuto maggiori elogi su BlackBerry Z10 è la tastiera virtuale. In effetti è molto chiara nella presentazione ed è davvero intelligente nel suggerimento delle parole. Non soltanto ci mostra la parola completa che ipotizza noi stiamo scrivendo sulla barra spaziatrice – ed un tap la confermerà – ma mostra anche tutte le possibili varianti in corrispondenza delle future lettere che potremmo premere. Con uno swipe verso l’alto sulla lettera “o” nell’esempio seguente, la parola scritta si trasformerà in “Porto”, nato dalle possibili combinazioni con lettere vicine a quelle da noi digitate. Sembra complesso ma è efficiente, anche se si deve perdere un po’ di tempo per guardare con attenzione i suggerimenti. Altro aspetto interessante è la possibilità di alternare lettere, numeri e simboli con uno swipe verso il basso.

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Quando si preme su una lettera questa non viene in nessun modo evidenziata, o meglio, si evidenzia solo sotto il nostro dito, dove noi non possiamo vedere. Manca anche la possibilità, spesso presente su Android, di attivare una vibrazione invece del suono alla pressione dei tasti. Tra le altre caratteristiche che evidenziano l’immaturità del sistema vi è l’impossibilità di iniziare a scrivere direttamente in minuscolo in un campo di testo: la pressione sul tasto shift non sortisce l’effetto di “invertire”, come avviene su iOS, e si è costretti a scrivere la lettera, cancellarla e riscriverla.

In questo ambito, così come in altri fin qui citati, sto evidenziando tutto ciò che ho notato di migliorabile nei giorni trascorsi con il BBZ10 e, trattandosi di un sistema operativo nuovo, il check-up è stato completo. Nessun terminale potrebbe risultare completamente vincente ad ogni prova, tuttavia sarà facilmente chiaro al lettore che alcuni “difetti” sono in realtà minimi. Peccati veniali che non influenzeranno negativamente l’uso del terminale. Altre cose possono però risultare più o meno importanti a seconda delle proprie necessità, per questo provo a segnalare ogni cosa affinché sia l’utente a decidere in autonomia.

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Riconoscimento e controllo vocale

Attraverso la pressione prolungata del tasto laterale compreso tra i due del volume si attivano i comandi vocali. Le azioni eseguibili sono piuttosto limitate, prevalentemente legate a chiamate, messaggi, appuntamenti e note. Non si può attivare un timer, ad esempio, funzione che uso molto spesso su iOS (mi piace scolare la pasta al momento giusto!). Il riconoscimento è piuttosto efficiente in ambienti silenziosi, anche se non esente da difetti. Piuttosto complicato averci a che fare dall’auto o con rumori di sottofondo perché si iniziano a vedere strane interpretazioni. Il feedback vocale (con una voce simile a Siri) può essere disattivato dalle impostazioni.

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Tenendo premuto il tasto a destra delle barra spaziatrice si attiva l’immissione vocale su ogni campo di testo e si può dettare anche la punteggiatura. Per quanto riguarda l’efficienza vale quanto detto prima per i comandi vocali: serve un po’ di silenzio.

BlackBerry (small) World

Tra le applicazioni preinstallate troviamo Twitter, Facebook, LinkedIn, Foursquare, Mappe, YouTube, Meteo, Docs To Go, Box ed un bel file manager che può gestire anche il nostro account Dropbox. Volendo qualcosa in più si può fare un giro nello store BlackBerry World ma si rimarrà molto delusi.

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Non solo ci sono poche applicazioni ma sono anche di qualità media molto bassa, anche quelle a pagamento. Impossibile trovare qualcosa di valido per RSS, Podcast, Instagram, 500px, skype, plex, pocket, 1password, ecc.. ecc.. Ho provato anche la procedura per l’installazione degli APK di Android e la cosa funziona, tuttavia la maggior parte della app non si apre e quelle che si aprono o generano errori oppure sono inutilizzabili perché non ci sono i tasti fisici per accedere al menu. Insomma, per il momento, più che un BlackBerry World è un BlackBerry Village.

Maps si appoggia a Tom Tom, infatti le cartine sono piacevoli. Rispetto a Google Maps siamo però molto distanti in termini di completezza di informazioni ed efficienza. Inoltre il fix dei satelliti non è sempre rapido: al chiuso spesso si generano errori mentre si cerca di pianificare un itinerario (nello stesso punto dove iPhone va benissimo). Anche la scelta di usare Documents to Go non sembra vincente, è una suite da ufficio piuttosto scarna e povera su tutti i fronti.

Batteria

Nei primi giorni di test avevo tutto attivo e la batteria durava davvero una manciata di ore. Con il mio normale utilizzo quotidiano da telefono principale, il BlackBerry Z10 si è spento alle 17 in punto lasciandomi a piedi. Da quel momento ho ripreso ad usarlo come smartphone secondario perché con l’iPhone 5 almeno arrivo alle 20 (e prima di iOS 6.1.2 arrivavo tranquillamente oltre). Uso “normale” per me vuol dire nessuna notifica PUSH ma Bluetooth e Wi-Fi sempre attivi, localizzazione solo per smarrimento, numerosi controlli di posta, twitter, internet e circa 40 minuti di conversazione telefonica. Questo a grandi linee, poi capita anche di usare la fotocamera o altro, ma in linea di principio è questo che ho fatto per vedere spegnere lo smartphone già alle 5 di pomeriggio. La cosa ancor più strana è che usandolo come secondo dispositivo e facendo il 90% di queste cose con iPhone, i due telefoni sono arrivati a sera con la stessa percentuale di batteria. In pratica si scarica anche senza far nulla di particolarmente rilevante e questo mi fa pensare che si tratti di un problema largamente imputabile al firmware, magari un futuro aggiornamento migliorerà un po’ la situazione. Disattivando Wi-Fi, Bluetooth, 3G ed ogni sorta di sincronizzazione, anche per calendari e contatti, la batteria dura anche più di un giorno… ma se dobbiamo solo telefonare e mandare SMS ci sono prodotti più convenienti.

voto 3Conclusioni

BlackBerry 10 non è intuitivo e veloce come iOS, non è aperto e flessibile come Android, è ancora troppo giovane per poter essere maturo ed ha quote di mercato così irrisorie da non attirare le attenzioni degli sviluppatori. Lo Z10 è uno smartphone medio di buona qualità ma è stato presentato al prezzo di un top di gamma e con un OS del genere difficilmente riuscirà ad interessare. Al momento si riesce ad avere già a 559€ , contro i 690€ del lancio, ma è facile che il prezzo scenda ancora molto visti i bassi costi di produzione e le ridotte vendite. Per un target aziendale le funzioni ci sono e sarebbero anche valide, si può mettere in sicurezza ogni cosa con password e crittografare memoria interna e micro SD, ma la durata della batteria non sembra poter soddisfare esigenze professionali. Inoltre lo smartphone sta diventando sempre più personale e gli utenti vogliono qualcosa da poter utilizzare con soddisfazione anche al di fuori dell’orario lavorativo e con BlackBerry OS, per il momento, si è tagliati fuori.

La maggior parte dei dispositivi oggi può essere controllata con gli smartphone, dai TV alle fotocamere, passando per tutti gli oggetti moderni dotati di Wi-Fi, compresi quelli destinati alla domotica, ma per nessuno di questi esiste l’app per BB10. È evidente che questa non è una colpa dell’azienda ma una normale conseguenza della giovane età del prodotto, dopotutto anche scegliendo Android, inizialmente, si subiva una simile condizione. Ma allora il sistema operativo di Google rappresentava l’unica alternativa ad Apple, nonché sola strada per smartphone moderni a basso costo, e questo ha creato i presupposti per allargare la base di utenza, far crescere l’interesse degli sviluppatori e poi migliorare in qualità, sia hardware che software, arrivando a produrre terminali top di gamma di ottima qualità estetica e funzionale. A differenza di allora, oggi esistono già alternative per ogni range di prezzo e c’è un mercato maturo con un duopolio ben consolidato. Ha fatto e continua a fare molta fatica Microsoft a ritagliarsi un piccolo spazio per Windows Phone, eppure ha un nome molto commerciale, un sistema operativo originale e dal forte impatto (che può piacere o meno) e con i suoi partner produttivi sta aggredendo ogni fascia di prezzo, con maggiori risultati proprio per la entry-level. Il mercato apprezza le novità e lo facciamo anche noi utenti che siamo sempre alla ricerca del miglioramento, ma BlackBerry non sembra essere riuscita a creare nulla che meriti particolare interesse, se non la novità unita ad una pregevole storia di sicurezza. Il problema, insomma, è che la sua ultima spiaggia è già troppo affollata.

Il riferimento all’ultima spiaggia nel titolo e nelle conclusioni è mutuato da una delle tante recensioni di Telefonino.net ed è anche un’omaggio alla qualità ed all’incessante lavoro di Andrea Galeazzi, che lo ha così identificato nella sua recensione e che ringrazio personalmente per avermi fatto imparare molto sulla telefonia seguendo le sue video review da quando ero ancora un ragazzo e muovevo i primi passi in questo mondo.

PRO
+ Il BlackBerry HUB è molto interessante
+ Browser completo, con modalità desktop e flash attivabili dall’utente
+ Valide funzionalità di protezione, sicurezza e crittografia dei contenuti
+ Memoria espandibile
+ Tastiera a schermo molto intelligente
+ Assemblaggio robusto, con eccezione del vano batteria
+ Funzionalità complete per condividere file via Wi-Fi e Bluetooth
+ Valido HotSpot fino ad 8 dispositivi (con controllo dei pacchetti)
+ Pratico file manager con integrazione DropBox
+ Utile orologio per la modalità notturna
+ Possibilità di usare email, calendari e contatti di iCloud (sincronizzazione minima 15 minuti)
+ Device dall’aspetto equilibrato e con una buona ergonomia

CONTRO
- L’interfaccia è priva di eleganza ed originalità
- L’uso di BlackBerry 10 può essere frustante per le saltuarie incoerenze dei controlli touch
- Tutte le app di sistema mancano di funzioni più o meno importanti
- Lo store presenta pochissime applicazioni e di qualità mediamente molto bassa
- Mancano tutte le app native di Google e di altri servizi di rilievo
- La fotocamera non è all’altezza delle concorrenti (anche con medesimi megapixel)
- Smartphone troppo caro rispetto le specifiche
- Materiali di bassa qualità (plastica)
- Batteria da migliorare (o rendere più efficiente via software)
- L’app BlackBerry Link è solo un ponte per iTunes/iPhoto, non si ha accesso diretto ai file

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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