Google I/O 2013: Google Play Music All Access a $9.99/mese

Già prima dell’apertura del Google I/O 2013, si sapeva che questo sarebbe stato un anno incentrato sui servizi. Tra le tante novità presentate spicca Google Play Music All Access, nome decisamente lungo che descrive il servizio di Mountain View in stile Spotify. Dopo la prima rivoluzione musicale, capitanata da Apple con iPod ed iTunes, ora ci troviamo nel pieno della seconda, dove l’attenzione si sposta dal possesso alla fruizione. E questa volta Apple è decisamente indietro, proprio lei che aveva i mezzi ed una corsia preferenziale per il dialogo con le major discografiche, oggi si trova ad essere l’ultima arrivata… sempre che qualcosa arrivi.

Dopo Deezer, Spotify, Rdio, Pandora e gli altri, arriva anche Google con il suo servizio di streaming musicale aperto. iTunes Match ed Amazon Cloud Player consentono di ascoltare ovunque la propria musica, ma Google ha seguito – probabilmente a giusta ragione – l’ondata di consensi per Spotify e compari, preferendo un’offerta flat per l’ascolto senza limiti di tutta la propria discografia. E grazie all’accordo con Warner, Sony Music e Universal la banca dati è già bella corposa in partenza.

googleplaymusicallaccess

Il servizio sarà disponibile su smartphone, tablet o computer. Si partirà con una prova gratuita di 30 giorni per poi passare ad un abbonamento di $9.99 / mese ($7.99 per chi si abbonerà prima del 30 giugno). Il nome poteva essere migliore (non è troppo lungo?) ma Google Play Music All Access promette abbastanza bene. I pochi screenshot intravisti mostrano un’interfaccia “flat” abbastanza chiara ed il funzionamento sembra simile a quello di tanti altri: si parte da un brano e poi si prosegue automaticamente come fosse una radio, ma seguendo i nostri input musicali. Sarebbe decisamente da provare, anche perché Google è sinonimo di garanzia in quanto ad efficienza dei propri servizi, ma si parte solo dagli USA per ora.

A questo punto, qualsiasi sarà la mossa di Apple, dovrà essere “magica” per riuscire a conquistare anche uno solo degli utenti che non facciano già parte del suo ecosistema.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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