La NX1000 potrebbe essere il cavallo di battaglia per Samsung nel settore foto

Abbiamo già constatato la capacità di Samsung nel competere in numerosi settori della tecnologia di consumo e perfino di primeggiare, nell’arco di pochi anni, in mercati completamente nuovi. Quest’ultima circostanza si è verificata con gli SSD e ne abbiamo ripercorso la storia nella recensione del Samsung 840. La ricetta di Samsung è riassumibile in una parola: perseverare. In tutti i settori in cui si sta cimentando fa uscire costantemente nuovi modelli, perfezionando le proprie tecnologie ed aggredendo il mercato con un buon rapporto qualità/prezzo e funzioni all’avanguardia. Il riciclo di modelli ha comportato spesso anche la drastica svalutazione di quelli precedenti e con questa tattica si è allargata la base di utenza verso il basso, mentre i prodotti recenti hanno soddisfatto i più esigenti nella fascia alta del mercato.

galaxy nx

A differenza dei dischi allo solido, che sono un novità relativamente recente per tutti i produttori, nel campo fotografico è Samsung ad essere una vera “novellina” in confronto ad aziende storiche come Nikon, Canon, Pentax, Olympus, Fujifilm, Zeiss, Leica. Il fotografo, si sa, è un animale tradizionalista e tende ad attribuire un certo vantaggio per diritto di nascita ai marchi storici, diffidando degli ultimi arrivati. D’accordo, forse ho un po’ esagerato, ma la realtà non è poi così diversa: i brand leader del mercato delle DSLR sono quelli che hanno saputo unire una lunga tradizione con la costante innovazione. Solo negli ultimi anni qualcosa è cambiato, in particolare grazie all’avvento delle senza specchio. Aziende come Canon e Nikon ne hanno sottovalutato l’importanza, tant’è che sono arrivate con anni di ritardo, per cui gli outsider hanno ricevuto una calda accoglienza ed oggi le mirrorless, ribattezzate Interchangeable Lens Camera (ILC), rappresentano una fetta determinante della produzione, delle vendite e del fatturato. A fare da apripista sono state Olympus e Panasonic con il Quattro Terzi – poi Micro Quattro Terzi – ma si sono via via creati molti altri sistemi che si differenziano sia per l’innesto che per i sensori, tra cui l’apprezzato NEX di Sony. Anche in questo caso si potrebbe parlare di una new entry per la sua ridotta storia fotografica, dato che la prima DSLR Alpha è nata solo nel 2006, tuttavia Sony ha ereditato tutta l’esperienza di Minolta ed è partita con un background di tutto rispetto, anche grazie alla collaborazione attiva con Zeiss. 

Nella sua prima DSLR del 2006 anche Samsung aveva inaugurato una partnership con Pentax, utilizzando il suo innesto KAF per la GX-1S ma per le mirrorless della serie NX ha voluto camminare con le proprie gambe. Il primo modello NX10 è arrivato nel 2010 ma non ha avuto un gran fortuna. Le caratteristiche tecniche non erano male, sulla carta, ma ha faticato a guadagnarsi la fiducia dei fotografi. Piano piano, anno dopo anno, modello dopo modello, pubblicità dopo pubblicità, Samsung ha fatto maturare i propri corpi, aggiunto funzionalità evolute e iniziato a conquistarsi un piccolo spazio tra colossi storici e fiamme emergenti. La sua ultima NX300 ha perfino vinto il prestigioso riconoscimento dal Tipa come Best CSC Advanced del 2013. Viste dall’esterno le NX sono particolarmente interessanti, c’è un discreto parco di ottiche, zoom e fissi, e corpi per tutte le tasche. Samsung è sempre in prima linea per aggiungere funzionalità, come il Wi-Fi su tutta la gamma, ma non è altrettanto dedicata ad ottimizzare i suoi sensori, i quali non hanno mai convinto del tutto per gamma dinamica, profondità colore e resa ad alti ISO. Credo sia per questo che non riceve giusta attenzione dai fotografi e spero che dopo gli esperimenti come la Galaxy NX (posto che Android potrebbe anche rappresentare il futuro di tutta la linea), ci si dedichi un po’ sotto questo aspetto.

Alcuni mesi fa ho avuto modo di provare la NX1000, stuzzicato da un prezzo molto interessante di 300€ con obiettivo kit. Il corpo è in plastica, come per ogni entry-level, ma in quanto a caratteristiche mi ha colpito molto positivamente. C’è una giusta attenzione per l’ergonomia, un obiettivo compatto (20-50mmm), controlli manuali, slitta per il flash (in dotazione), Wi-Fi ed un grande sensore APS-C. Non è poco considerando il prezzo di poco superiore ad una compatta.

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Certo, è vero che il sensore non regge il passo con i migliori in commercio di Nikon, Canon e Pentax, ma è sempre un APS-C ed offre risultati godibili ad un prezzo competitivo. Dove più mi ha stupito la piccola NX1000 è stato per i menu e le funzioni. Siamo abituati a ragionare secondo alcuni schemi acquisiti dalla storia dei tradizionali brand fotografici e per alcuni aspetti ci siamo abituati a “subire” delle limitazioni che potrebbero non esistere. Su questo Samsung ha lavorato molto e nei menu ci si trova di fronte ad una totale apertura e libertà. Faccio un esempio banale: il bilanciamento del bianco.

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Nella relativa voce troviamo i settaggi rapidi per auto, luce diurna, nuvoloso, bianco fluorescente, neon bianco fluorescente +freddo, giorno fluorescente ++freddo, tungsteno, flash e per tutti questi la freccia in alto apporta al volo delle regolazioni della dominante. Ma non finisce qui perché poi abbiamo “personalizzato”, e la freccia in alto lo misura al volo con uno scatto, e  “temperatura colore”, dove lo stesso tasto attiva il settaggio diretto tra 2500 e 10.000 gradi Kelvin, con scatti di soli 100K. Una impostazione così completa e con accesso diretto alle modifiche si fatica a trovare anche su DSLR top di gamma, garantito.

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Tale approccio è presente in tutta la fotocamera ed è davvero apprezzabile. Si ha sempre l’impressione di poter fare tutto ed in ogni circostanza, sia per il fotografo esperto che per il neofita, che gradire i moltissimi filtri artistici con anteprima diretta al momento dello scatto. I tasti fisici sono in giusta quantità e ben congegnati, con una ghiera/pad direzionale sul dorso, un utile tasto funzione ed il classico iFn di Samsung sull’obiettivo. A completare il tutto la funzionalità Wi-Fi, la quale si usa con iOS o Android e consente di vedere lo schermo in remoto e di catturare foto. Purtroppo fa praticamente solo questo ma speriamo che possa migliorare con successivi aggiornamenti.

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Sul piano delle caratteristiche tecniche la NX1000 si difende bene, fa foto da 20 megapixel e video in FullHD, ha un ampio display da 3″, uscita HDMI, metodi PASM e controlli completi. La raffica è da 8fps (ma dura solo 1 secondo) oppure da 3fps per 20 immagini consecutive. La batteria non è troppo longeva, perché si ferma a circa 300 scatti, ma è valida per una giornata all’aperto. Tutto sommato c’è quel che serve a livello tecnico ed un menu e funzioni davvero complete. Magari in futuro Samsung si concentrerà meglio sui sensori, per raggiungere la qualità di alcuni recenti Sony, ma all’attuale prezzo di 269€ obiettivo e spedizione compresa, questa NX1000 è davvero interessante. Certo è stata presentata anche la NX2000 con schermo più grande e la NX210 in metallo si compra con solo 50€ in più. Ma la cosa interessante qui è proprio in prezzo e se Samsung è riuscita ad arrivare al punto in cui è oggi negli smartphone è anche grazie ad una larga adozione dal basso con prodotti entry-level validi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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