Mavericks si installa anche su vecchi Mac e supporta i display 27″ Retina

Passata l’euforia post-keynote WWDC, vi segnaleremo i dettagli più importanti che emergeranno in questi giorni. Quando possibile testeremo le novità di prima mano, così come per il nuovo OS X 10.9 Mavericks.

mavericks

Direttamente dalle note di rilascio, ecco la lista dei più vecchi Mac supportati per ogni modello:

  • iMac mid 2007
  • MacBook 13″ late 2008
  • MacBook Pro 13″ mid 2009
  • MacBook Pro 15″ mid 2007
  • MacBook Pro 17″ late 2007
  • MacBook Air late 2008
  • Mac mini early 2009
  • Mac Pro early 2008
  • Xserver early 2009

In sostanza nulla è cambiato rispetto Mountain Lion: chiunque abbia l’attuale 10.8 potrà effettuare l’upgrade al futuro 10.9 in autunno. Sono state enunciate interessanti novità all’interno del nuovo OS X e non vediamo l’ora di provarle: tab nel finder, tag dei file, gestione multi-display completa, advanced background technologies, compressed memory, app nap (simile al power nap dei portatili), portachiavi sincronizzato via iCloud, risposta direttamente dalle notifiche, scrolling migliorato, nuove app per Calendario, Mappe, iBooks e Safari… tutte cose già illustrate nel post di presentazione di ieri. Dopo l’installazione, però, vengono sempre fuori ulteriori dettagli ed il primo riguarda gli sfondi della scrivania. A partire da quello con l’incredibile onda, usato nella presentazione di Mavericks, questi hanno una risoluzione di 5120 x 2880 e suffisso 2x: osx_hero_2x.jpg

sfondi

Come tutte le immagini destinate ai display Retina la risoluzione è doppia rispetto quella della scrivania, che sarebbe dunque 2560 x 1440, la stessa degli attuali iMac 27″ e Thunderbolt Display. In sostanza si tratta di una indicazione chiarissima della futura realizzazione di monitor 27″ Retina, il cui rilascio potrebbe avvenire insieme al nuovo Mac Pro, a fine anno, o nel primo trimestre del 2014.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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