Lightroom 5: aggiornare o non aggiornare? Un’analisi personale

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Lightroom 5 è uscito dalla fase beta da quasi un mese, molti hanno aggiornato alla nuova versione del software di catalogazione, sviluppo e presentazione di Adobe ma altrettanti sono ancora indecisi. Personalmente ho utilizzato la beta fin da subito e poi aggiornato alla versione completa, soprattutto per un bisogno di rimanere aggiornato e condividere l’esperienza d’uso. Voglio analizzare le nuove funzionalità principali elencandole in ordine d’importanza per il mio workflow, iniziando da quella che reputo meno utile.

Filtro Radiale

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Il filtro radiale è un nuovo metodo di applicazione delle correzioni selettive di Lightroom, oltre a quella manuale del pennello e con il filtro graduato è possibile ora utilizzare una selezione circolare (o ellittica). Tra le novità è quella che uso meno, può essere utile per chi applica la vignettatura ai propri scatti o per dare risalto a un’oggetto approssimabile al cerchio. Non è certo una rivoluzione, non velocizza molto il flusso di lavoro e con un pennello di regolazione ampio si può facilmente effettuare una regolazione simile e magari anche più precisa.

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Anteprima Avanzata

La funzione Smart Preview è utile, ma non in tutti i flussi di lavoro e per questo motivo nella mia scala personale si trova in penultima posizione. L’anteprima avanzata permette di lavorare su un file (l’anteprima appunto) qualitativamente buono ma leggero e soprattutto presente sul computer in utilizzo anche se il file originale si trova offline, cioè su un HDD non collegato. Immaginate la situazione in cui avete la maggior parte dei RAW in un hard disk in ufficio (o in casa) ma volete lavorare anche con il portatile senza sovraccaricarlo di pesanti file. Grazie all’anteprima avanzata potete dedicarvi al vostro lavoro con leggerezza e sincronizzare le modifiche una volta ricollegato l’HDD. Una funzione molto interessante che può, potenzialmente, migliorare il lavoro di molti ma che non offre i benefici nel mio tipo di utilizzo. Non mi trovo mai a lavorare con centinaia o migliaia di file e non passo frequentemente tra portatile e PC fisso, per questo motivo gestisco separatamente le librerie del MacBook Air e dell’iMac (a cui sono collegati gli HDD esterni).

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Upright

Inizialmente ero scettico, poi mi sono ricreduto. Upright funziona, a patto di non chiedere troppo, finalmente abbiamo uno strumento veloce contro la piaga degli orizzonti pendenti. Oltre a questo permette di risolvere i problemi di pendenza delle linee verticali quando il piano del sensore non è parallelo a un edificio, molto utile nella fotografia di architettura in mancanza di un obiettivo tilt & shift o nel caso di grandangoli molto spinti. Qui sotto potete vedere un esempio di applicazione della modalità automatica dello strumento.

Upright Disattivato – Upright Automatico

La correzione delle linee era uno dei motivi per cui dovevo passare su Photoshop più frequentemente, grazie alla funzione Upright questo passaggio non è più necessario nella maggioranza dei casi.

Rimozione Macchie

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Lo strumento che più considero utile per il mio workflow è anche quello che mi ha fatto più storcere il naso, prevedo un rapporto di amore-odio con la nuova funzione della rimozione macchie. Con la versione 5 di LR è sufficiente tenere premuto e trascinare il cursore per selezionare un’area irregolare, proprio come un pennello. Fino a oggi per ottenere una buona e precisa correzione era necessario ricorrere a PS, con conseguente perdita di tempo e creazione di file separati. Inizialmente non avevo dubbi che questo sarebbe stato lo strumento fondamentale della nuova versione di LR, ma ora non ne sono più tanto sicuro. Il problema principale riguarda la qualità finale della correzione, non è molto buona tranne che in situazioni ottimali dove anche lo strumento di LR4 otteneva risultati soddisfacenti. Sicuramente la selezione irregolare è un ottimo passo in avanti, ma in alcune situazioni il risultato lascia ancora a desiderare, probabilmente si tratta dell’abitudine con i ben più performanti e vari strumenti di PS, dove è possibile utilizzare il timbro clone più velocemente, oppure il cerotto o il content aware. Nonostante ciò la nuova funzione si è guadagnata il gradino più alto del podio tra le nuove funzioni di LR5, perché in fin dei conti mi ha risparmiato alcuni passaggi su PS nonostante avrebbe potuto fare di più. Un punto a favore per l’introduzione del comando visualizza imperfezioni che abbinato a uno slide permette di rendere più visibili le macchie presenti nell’immagine grazie ad un contrasto bianco/nero che le evidenzia.

Problemi di gioventù

Come tutti i software alla prima release di una nuova versione anche LR5 soffre di alcuni bug, sicuramente il più fastidioso, e riconosciuto da Adobe, riguarda la mancata applicazione della nitidezza e riduzione rumore quando le dimensioni di esportazione sono inferiori di 1/3 rispetto a quelle originali. Un problema abbastanza grave che dovrà essere risolto alla prima versione disponibile e che può essere aggirato esportando a risoluzioni non inferiori a 1/3 per poi ridimensionare con PS (magari utilizzando un’azione batch nel caso di molti file). Un problema di stabilità è risultato durante l’utilizzo dello strumento rimozione macchie, che può portare a alcuni rallentamenti ingiustificati. Infine alcuni utenti (anche il sottoscritto) hanno riportato un problema nell’anteprima in tempo reale delle modifiche apportate nel modulo sviluppo: mentre si modifica uno slide l’immagine in anteprima risulta come sfocata ma questo non succede con il parametro della nitidezza o zoomando l’immagine. Un parere prettamente personale è che non si tratta di un bug ma del nuovo metodo di visualizzazione dell’anteprima di LR5 nel caso di file molto pesanti e/o schede video non molto performanti (a me capita con i RAW della D800 e l’Air con la HD 4000). Su LR4 modificando le impostazioni notavo dei piccoli scatti nel render in tempo reale, mentre su LR5 è tutto fluido anche se un po’ sfocato, per questo ho dedotto sia una caratteristica del nuovo software e non un bug. In ogni caso personalmente non mi crea problemi, in quanto ingrandendo l’area in fenomeno non si presenta.

Considerazioni sull’aggiornamento

Molti si chiederanno se vale la pena aggiornare, ovviamente dipende. Se le funzioni sopra riportate vi sembrano utili per il vostro flusso di lavoro procedete pure, se vi ritrovate molte foto pendenti o utilizzate HDD esterni sul portatile che poi non portate con voi sappiate che ci sono due funzioni che si comportano molto bene che vi aspettano. Se siete d’accordo con me anche sulla classifica forse sarebbe meglio aspettare la versione 5.1, che risolverà il problema dell’esportazione e probabilmente stabilizzerà un po’ le prestazioni generali. Mi sento di escludere il non aggiornamento tout court, anche con i suoi problemi e piccole delusioni si tratta di un buon passo in avanti che fa sperare bene per le successive versioni intermedie.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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