Con il rilascio di iOS 6 Apple ha sostituito Google Maps con le sue mappe per fornire il servizio di navigazione ai suoi utenti. La qualità del servizio non è stata subito all'altezza delle aspettative, tanto che la debacle è costata il posto a Scott Forstall, il papà di iOS e guru dello scheumorfismo, il quale aveva spinto per il lancio del nuovo sistema GPS pur di abbandonare Google con un anno di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale.
A distanza di un anno, complice anche la collaborazione degli utenti, il servizio sembra essere notevolmente migliorato, ma non può ancora competere con Google Maps per la completezza dei dati come i POI (i punti di interesse quali hotel, stazioni di servizio, ristoranti, aeroporti, ecc.) o il supporto alle linee dei servizi di trasporto pubblici.
Proprio per questo Apple ha acquisito dapprima HopStop e oggi Embark, società specializzate nel rilevamento dei dati dei mezzi di trasporto come autobus, metro, treni e anche taxi, bike sharing e auto a noleggio.
Chi è in USA potrà testare la bontà del servizio semplicemente scaricando una delle app sviluppate da Embark, mentre qui in Italia possiamo semplicemente constatarla dalla notizia riportata sul sito ufficiale circa un investimento che BMW aveva effettuato non più di quindici giorni fa al fine di trovare nuovi modi per implementare la tecnologia nei navigatori delle proprie auto.
Visto che si tratta di servizi che possono essere forniti "lato server", cioè senza nessuna necessità di aggiornare il client Mappe su iOS, possiamo aspettarci una loro implementazione anche nel breve periodo.