Clear, Calendars e Reeder aggiornate per iOS 7, ma vanno riacquistate

Pronti per iOS 7? Apple sì, gli sviluppatori di terze parti sono già a buon punto e alcuni hanno annunciato le versioni aggiornate dei loro prodotti in contemporanea col rilascio del sistema operativo, come nel caso della lista to-do Clear; altri invece si sono già portati avanti sullo Store, come Readdle Calendars e il lettore di feed Reeder. Non si tratta di aggiornamenti gratuiti, però: sono a pagamento, vanno riacquistate e installate come se fossero nuove applicazioni in tutto e per tutto. Ciò è dovuto all’assenza di un meccanismo nell’App Store che consenta la creazione di pacchetti di aggiornamento con “pedaggio” per le apps già presenti, costringendo quindi i produttori a ritirare le versioni esistenti e ripubblicare separatamente quelle nuove.

Iniziamo da Clear di Realmac, la prima ad essersi mossa pubblicamente. La nuova versione apporterà un’interfaccia rinnovata espressamente fatta per ottenere coerenza grafica con iOS 7 e diventerà universale supportando così appieno anche l’iPad, contrariamente all’attuale versione che è ottimizzata solo per iPhone. Non sono fornite al momento ulteriori anticipazioni su funzionalità o altro, lo sviluppatore garantisce però una transizione rapida e indolore attraverso la sincronizzazione delle liste su iCloud. Clear sarà ripubblicata sullo Store il 18 settembre, in concomitanza con iOS 7 e col ritiro della vecchia versione, che rimarrà utilizzabile per tutti coloro che l’hanno già installata ma che non riceverà più alcun aggiornamento (Realmac a riguardo assicura che il suo uso su iOS 7 non dovrebbe comportare problemi). Al fine di promuovere l’aggiornamento, facendo così gola ai potenziali clienti e addolcendo la pillola a quelli più delusi, è previsto un prezzo iniziale competitivo al momento non ancora svelato.

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Non bisogna attendere invece per Calendars 5, la nuova creatura di Readdle che rimpiazza la precedente Calendars+. Anche in questo caso, grande lavoro è stato svolto per conformare l’interfaccia grafica allo stile di iOS 7 e migliorare l’esperienza d’uso. Tra le nuove funzionalità principali troviamo la possibilità di utilizzare il linguaggio naturale per inserire nuovi eventi nel calendario e la gestione di liste to-do sincronizzate con l’app di sistema Promemoria. Readdle propone Calendars 5, app universale per iPhone e iPad, al prezzo iniziale di 4,49 €, e per chi non intendesse effettuare l’upgrade rimane possibile utilizzare Calendars+ se già installata oppure la sua versione gratuita.

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Chiudiamo con Reeder 2, la nuova versione della popolare app di Silvio Rizzi che si ripresenta in una veste tutta ottimizzata per iOS 7 e soprattutto ne sancisce il ritorno su iPad, il quale era rimasto fuori dai giochi per motivi tecnici dopo la chiusura di Google Reader (solo la versione per iPhone fu aggiornata in modo da supportare servizi di terze parti). Sul tablet Apple è ora possibile utilizzare Reeder in tandem con servizi di feed RSS come Feedbin, Feedly, FeedWrangler, Fever e Readability, utilizzabili anche contemporaneamente grazie al supporto multi-account integrato; si possono inoltre inserire singoli feed, i quali però non verranno sincronizzati su tutti i propri dispositivi presso cui è installata l’app. Le opzioni di condivisione prevedono diverse possibilità, come email, messaggi, Facebook, Twitter, Instapaper, Pocket, Evernote e altri ancora. Per chi ha installato Chrome sul suo iDevice, inoltre, Reeder 2 consente di aprire direttamente lì i link alle notizie complete. Anche in questo caso ci troviamo davanti a un’app universale e il prezzo è di 4,49 €; la versione precedente per iPhone rimane disponibile gratuitamente, cosa che era avvenuta già da qualche tempo per decisione dello stesso Rizzi nella delicata transizione da Google Reader verso altrove.

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Queste sono le prime tre che hanno avuto grande risalto, ma è certo che altre apps a breve verranno ripubblicate come upgrade a pagamento delle precedenti. Non entreremo troppo nel merito della questione morale della vicenda. La delusione di chi magari ha comprato Clear o Calendars+ da poco è comprensibile, ed eventualmente almeno per coloro che avessero potuto provare l’acquisto negli ultimi 30-60 giorni la possibilità di ottenere un codice di riscatto per l’upgrade a prezzo ribassato o nullo sarebbe stata un’opportunità gradita. Dall’altro, però, ci troviamo davanti a persone che spesso si basano proprio sui ricavi delle loro apps per vivere, fornendo nel corso degli anni cambiamenti grafici, nuove funzionalità, bugfix e supporto che rappresentano l’investimento continuo di molto tempo e denaro. Come chiunque di noi, hanno la necessità di far quadrare i conti. Non sarebbe stato questione di se, ma di quando; il quando è giunto. Per chi apprezza il loro lavoro, l’acquisto della nuova versione rappresenta un importante contributo al sostentamento dello sviluppatore, che si tramuterà in aggiornamenti più ricchi per l’app comprata e installata. In fondo, nella vita ci capita di pagare molto più ripetutamente per cose ben più odiose, rispetto a un’app che ha cambiato in meglio la nostra quotidianità.

Parola ai lettori: siete favorevoli o contrari alla scelta intrapresa per Clear, Calendars e Reeder? Fatecelo sapere attraverso i commenti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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