Evento Apple 10 settembre: cosa (forse) aspettarsi e cosa (altrettanto forse) no

L’evento Apple del 10 settembre è ormai alle porte, dato che si tratta di domani, o oggi se starete leggendo il post di mattina. Tante aspettative, tante previsioni e tante indiscrezioni sono pronte al confronto con la realtà dei fatti, quella che verrà annunciata da Tim Cook sul palco della sala stampa di 4 Infinite Loop (non avete letto male: non è nella parte presente a One Infinite Loop). Cerchiamo in questo post di fare un punto della situazione, su cosa potrebbe arrivare e cosa invece appare poco probabile almeno per questa volta.

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“Questo dovrebbe ravvivare la giornata di chiunque.” Già, chiunque. E per chiunque si potrebbe intendere l’andare incontro a coloro che cercano un iPhone dalle caratteristiche recenti a prezzi più contenuti, così come chi vorrebbe il Melafonino in diverse colorazioni come nel caso degli iPod. Poi, quello strano contorno grigio in alcuni dei cerchi… Non fa venire in mente i più recenti leak sul nuovo pulsante home con “anello” per il rilevamento di impronte digitali? Dopotutto, sappiamo che Apple ama mettere qua e là indizi sia testuali sia grafici sui prodotti, fa parte del gioco, fa parte dell’hype. In particolare di quest’ultimo, piaccia o no a Cook che in passato si è lamentato del turbolento clima d’attesa attorno alle novità da Cupertino. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di vedere cosa potrebbe esserci nel menu di domani.

iPhone 5S

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Il prossimo iPhone di fascia alta non dovrebbe essere una radicale evoluzione del 5, a livello di design. Sull’argomento, Apple sembra seguire un percorso simile al tick-tock di Intel. Applicato all’iPhone, la fase tock è stata rappresentata proprio dal 5 con aspetto rinnovato e display da 4″, mentre il 5S rappresenterebbe qui la fase tick. È un paragone molto semplificato, anche perché se si tenesse conto di tutti gli aspetti del meccanismo tick-tock l’applicazione in questo specifico caso sarebbe discutibile.

Tocchi di Ive a parte, cosa ci aspetta nelle profondità di questo 5S? Non dovrebbe mancare un cambio di System-on-Chip, col passaggio all’A7, ancora dual-core e pure a 64-bit. C’è chi probabilmente si aspetterebbe un quad-core, ma a giudicare dagli indizi vari pervenuti sinora non sembra tra le priorità di Apple, evidentemente gli sviluppi dell’architettura e l’ottimizzazione ad-hoc di iOS sembrano per il momento ridurre la necessità di tale incremento; si parla comunque di un +31% in prestazioni rispetto all’A6. Per quel che riguarda i 64-bit, sembrano più una preparazione volta al futuro, in particolare lato iPad, che non al presente. Di apps che sentono la necessità di questo salto, infatti, non ci sembra ve ne siano. E non è comunque detto il SoC Apple a 64-bit arrivi quest’anno: potrebbero essere stati compiuti dei test, i quali vedranno i loro frutti nel 2014.

Per quel che riguarda il comparto fotografico, sembrano essere previste novità incrementali su quanto fatto nell’iPhone 5: maggiore apertura, f/2.0, e doppio flash LED. Si parla anche di una modalità slow motion a 120 fps, con tanto di chip dedicato. Ma la curiosità più grande è forse per il nuovo pulsante home, circondato da una specie di anello contenente il sensore di rilevamento per le impronte digitali. Gli indizi ci sarebbero tutti: Apple ha le tecnologie in casa dall’acquisizione di Authentec di diverso tempo fa e riferimenti alquanto diretti furono trovati nelle Beta di iOS 7. Si tiene il dito sul pulsante e si accede al dispositivo; una via differente dalle solite password con codice, già sperimentata con buoni risultati su diversi dispositivi, sebbene su smartphone le prime prove di Motorola non avessero convinto. Staremo a vedere come il team di ingegneri intenderà sfruttare al meglio la new entry.

Tagli di archiviazione simili agli attuali, con una possibile versione da 128 GB tra le varianti. Le colorazioni dovrebbero essere tre, con quella champagne ad accompagnare le classiche tonalità nero e bianco per chi cerca qualcosa di più chic. Non puntiamo molto sull’NFC, anche se mai dire mai. Per i prezzi, non dovrebbero discostarsi troppo dagli attuali. Si spera.

iPhone 5C

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Veniamo all’iPhone 5C. A dire il vero, ne abbiamo parlato talmente tante volte che quasi è superfluo tornarci. Ad ogni modo, i più recenti rumors lo vedono come una trasposizione in plastica del 5, con le stesse caratteristiche interne. Una buona soluzione, che però potrebbe allontanarlo dall’auspicabile fascia 349-399 $/€, dove ci si potrebbe aspettare una variante “cheap” del prodotto. Diverse colorazioni a disposizione dell’utente, come l’iPod, e persino confezioni che ricalcano molto i player di casa Apple. C’è chi addirittura si è spinto a profetizzare l’assenza di funzioni piuttosto gettonate, soprattutto a livello commerciale, come Siri; sarebbe un autogol clamoroso che non pensiamo Cook voglia davvero realizzare. Ma come detto in precedenza per un altra questione, mai dire mai.

Diffusione: globale o regionale? Il prodotto avrebbe molto senso nei mercati emergenti, ma anche in quelli sviluppati potrebbe aiutare iOS a tenere maggiormente testa ad Android e soprattutto a Windows Phone che di mese in mese desta sempre più interesse. Specialmente nelle economie in crisi l’iPhone 5C potrebbe rappresentare uno smartphone Apple dall’accattivante rapporto qualità/prezzo, compensando così ai cali nella parte più alta. Non è da escludersi una versione ad-hoc per il mercato cinese, ma sarebbe un po’ come l’iPhone CDMA, la variante regionale di un modello globale. Quantomeno, è quello che speriamo.

iPhone 5, 4S e 4: chi sopravviverà?

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Ok, tagliamo la testa al toro: l’iPhone 4 è da considerarsi commercialmente morto, salvo miracoli dell’ultima ora. iOS 7 gira abbastanza a fatica e con diverse funzionalità tagliate, e la possibilità che rappresenti la release finale per questo modello sembrano alzarsi giorno dopo giorno.

Ma anche l’iPhone 4S è a rischio. iPad 2 a parte, il cui destino potrebbe essere deciso nel giro di un mese e mezzo o due, il 4S rappresenterebbe l’ultimo tra gli iDevice col vecchio connettore. E con l’arrivo del 5C, la necessità di tenere la terzultima generazione in commercio (contiamo già il 5S nel computo) si fa ridotta, a meno di non volerlo ribassare consistentemente. Ecco che entra in gioco l’iPhone 5: rappresenterebbe la fascia media, un 5C dai materiali più nobili e, magari, pure con qualcosina in più. Prima parlavamo delle fantasiose ipotesi sull’assenza di Siri nel 5C; e se a mancare fosse invece, ad esempio, LTE? È ancora relativamente poco diffuso e non tutti sentono la necessità del sovrapprezzo praticato dai carrier, quando l’HSPA+ a 42 Mbps in fondo può fare già un onesto lavoro. Chissà quindi che la connettività non possa rappresentare un punto di differenza tra 5C e 5, mantenendo così il senso del secondo in gamma.

In sostanza: iPhone 5C, iPhone 5, iPhone 5S. Questa è la lineup immaginata da più parti e anche da noi. Se poi Apple trova il modo di farci stare anche il 4S, ben venga per la longevità del dispositivo, ma ci punteremmo poco.

iOS 7

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Croce e delizia dell’estate nel mondo Apple, iOS 7 rappresenta una corposa virata a livello grafico per il sistema operativo mobile finora rimasto molto tradizionalista nell’era Forstall. Era stato l’intervento di Ive, e lui è intervenuto. Nel corso delle Beta, vari aspetti inizialmente dubbiosi sono stati sistemati, anche se non tutti. Ma i nuovi iPhone si avvicinano, e con essi la Golden Master di iOS 7. Non nutriamo perplessità sul suo annuncio domani insieme a iTunes Radio, salvo sorprese. Ci chiediamo invece quali possano essere le funzionalità esclusive per 5C e 5S. Come ad ogni rilascio, a Cupertino si riservano qualcosa per i nuovi modelli. Vista la presenza di differenti colorazioni di scocca e sensori biometrici, le funzionalità finora non svelate di iOS 7 potrebbero proprio riferirsi ad essi, in modo da adattarsi al meglio al dispositivo in uso.

Quel che però ci chiediamo è: il sistema in sé è pronto? Domanda a cui è difficile rispondere e l’opinione in Rete non è unanime. Ci sono già prime anticipazioni su iOS 7.0.1 e 7.1, guardando addirittura alla 8. L’aggiornamento per iPad potrebbe arrivare in un momento successivo, in modo da affinarlo. La sensazione generale, comunque, è quella di una lunga transizione che ci aspetta, sistemando man mano i punti critici del nuovo aspetto con la crescita dell’uso pubblico e del parere “popolare”. Un po’ come Windows 8.1 nei confronti di Windows 8, è probabile che iOS 8 rappresenterà in modo completo la visione del nuovo corso avuta da Ive e il suo gruppo di lavoro.

Apple TV: hardware o software?

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Le ultime previsioni parlano di software. Di certo l’Apple TV sta già facendo progressi negli USA, introducendo un crescente numero di contenuti live e on demand, come ESPN e Disney Channel. Ma la strada è ancora lunga per renderla il set top box ideale, soprattutto alla luce della nuova PS Vita TV di Sony. Tra le nuove funzionalità di sistema previste si parla della possibilità di usufruire dei contenuti iTunes sulla Apple TV di amici attraverso lo streaming dal proprio iPhone/iPad; più sicuro, dal momento che è presente nelle attuali Beta, il supporto per iTunes Radio.

Hardware? Per ora no. Da scatoletta a televisore vero e proprio? Per ora no. L’hobby non più hobby di Apple dovrà ancora aspettare un po’ per avere il suo prossimo momento di gloria.

Gamma iPod

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La gamma iPod è difficile da cambiare: gli Shuffle sono praticamente immutabili, i Nano cambiano ogni tot anni di design più che di funzionalità, i Touch rimangono aggiornati ma con lo spettro di ritrovarsi troppo vicini all’iPhone nel listino prezzi. E quest’anno potrebbe essere ancor peggio. Consideriamo l’attuale versione da 32 GB e ipotizziamo che non vi siano novità previste per quest’anno: lo potranno vendere ancora a 329 €, quando con alcune decine di € in più ci si porterebbe eventualmente a casa il 5C? Gli iPod touch hanno bisogno di ritrovare la loro dimensione commerciale e in fretta, altrimenti rischiano di perdere addirittura il senso di esistere. Ma per far sì che ciò avvenga è necessario far scalare anche i Nano, anch’essi alquanto in difficoltà se consideriamo come nella stessa fascia si trovano onesti smartphone budget del calibro del Nokia Lumia 520 che vanno ben oltre. La speranza, quindi, è che Apple colga l’occasione del 5C per rivedere al ribasso i prezzi della famiglia iPod, evitando così un rischioso cannibalismo.

E il Classic? Tanti lo danno già per morto, pure quest’anno. Anche noi più volte l’abbiamo dato per morto. Eppure è ancora lì. Quasi sbeffeggiandoci. Del resto, è anche una parte iconica di Apple, rappresenta il più diretto discendente dell’originale, considerata la permanenza della clickwheel e di un normale hard disk meccanico. Se da un lato le possibilità che riceva qualche ritocco hardware come Lightning sono prossime allo zero, dall’altro ha una sua fetta di affezionati pure all’interno dell’azienda stessa che non lo vorrebbe veder morire. Meglio tenerlo lì, a disposizione di chi lo vuole, in fondo la produzione non sarà dai grandi numeri e vista la presenza da anni è lecito pensare che qualsiasi vendita avvenga in profitto. Non diamolo per spacciato, quindi.

iPad, Mac e altro

Troppa, troppa roba. Del resto, anche l’anno scorso Apple tenne aggiornamenti per iPad e Mac separati rispetto a quelli di iPhone e iPod. Con ottime probabilità succederà ancora questa volta. Per i Mac, un possibile testimone è rappresentato dal sempre più caldeggiato arrivo a fine ottobre di Mavericks: Apple ha bisogno di finalizzare iOS 7 su iPhone e iPad, la nuova versione di OS X necessita ancora di qualche DP per completare il rodaggio e soprattutto c’è un nuovo Mac Pro da lanciare. Visto che al WWDC 2013 hanno espressamente parlato di autunno sia per l’hardware che per il software lato Mac, includendo pure le novità relative a iWork, un lancio tra ottobre e novembre sembra l’eventualità più probabile.

Orologi? Non pare essere ancora tempo: Samsung potrà disporre del settore per un po’, consentendo anche ad Apple di entrare cercando di evitare gli stessi inconvenienti della prima ora, in particolare quelli legati alla durata della batteria. Nel frattempo, le lancette saranno felici di continuare a servire miliardi di persone nel mondo.

Chiudiamo qui questo nostro, chiamiamolo così, SaggioRiassunto sull’imminente evento. Vi ricordiamo che, seppur non sul posto ma solo con lo spirito come sempre, noi di SaggiaMente ci saremo con la nostra voce (o meglio, quelle di Maurizio ed Elio; l’autore di questo post preferisce risparmiarvi la sua), a farvi compagnia e scambiarci insieme interessanti spunti di riflessione sul SaggioLive prima, durante e dopo l’evento. Come già anticipatovi alcuni giorni fa, non saremo da soli: con noi ci saranno anche gli amici di EasyPodcast (sicuramente Luca, ancora in forse Federico) e Kiro, autore e anima di Melamorsicata. Vi aspettiamo, ricordandovi di utilizzare l’hashtag #saggiomela per interagire con noi a live in corso!

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Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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