La Commissione UE per il mercato interno ha approvato all’unanimità una proposta di legge (e che dovrà pertanto passare dal vaglio del parlamento europeo per una sua bocciatura o una sua conversione in direttiva o regolamento) per obbligare i produttori di cellulari e tablet a integrare il connettore micro-USB nei loro dispositivi per la ricarica della batteria.
Dopo l’accordo siglato nel 2009 da 10 produttori di cellulari, tra cui Apple, Motorola (oggi di Google) e Nokia (oggi di Microsoft) e che ha portato Cupertino a realizzare l’adattatore Lighting/micro-USB (venduto a € 19,00 e, stranamente, in dotazione con i nuovi iPhone solo in Cina) la Commissione sembra questa volta fare sul serio da un lato al fine di ridurre l’inquinamento dovuto allo smaltimento di troppi caricabatterie diversi tra loro e che così potrebbero essere riutilizzati per altri dispositivi, dall’altro per rendere più semplice la vita dei cittadini europei che in caso di necessità potrebbero farsi prestare un alimentatore da chiunque ovunque si trovino.
Per quanto riguarda Apple, credo che continuerà a utilizzare Lighting sui suoi dispositivi e a vendere il proprio adattatore micro-USB, aggirando così la problematica.