La E-M1 è la chiara affermazione che per Olympus esiste – o può esistere – un mercato fotografico professionale nel Micro Quattro Terzi. Una scommessa simile l'ha fatta Panasonic con la GH3, ma in quel caso il settore di riferimento primario è il video e ci sono anche degli illustri precedenti come le GH1 e GH2. Olympus sta dimostrando di saper fare molto bene con i sensori e le sue più recenti mirrorless hanno toccato delle vette incredibili considerando le dimensioni, riuscendo a reggere benissimo alte sensibilità, in alcuni casi anche meglio delle APS-C.
I primi test sulla E-M1, come quello di camera reviewed, mostrano delle prestazioni effettivamente buone per una Micro Quattro Terzi, con immagini potenzialmente usabili anche a 6400ISO. Non siamo molto al di là di quanto già visto con la E-M5 ma l'asticella si sta spostando sempre più avanti.
Nel Micro Quattro Terzi esiste il più vasto parco ottiche tra le mirrorless, non solo ampio ma anche di estrema qualità, con obiettivi fissi spesso superiori alle controparti APS-C. Certamente esiste un diverso approccio per la DOF raddoppiata (la profondità di campo aumenta con sensori più piccoli a parità di angolo di campo) ma la resa ad alti ISO non sembra più essere un evidente limite. Tuttavia quanti, all'atto d'acquisto della nuova macchina fotografica, si fermano a pensare a soluzioni come questa? La sfida per Olympus è decisamente ardua, specie per un corpo che supera i 1000€. Ad ogni modo speriamo di poter provare presto la OM-1 così da potervi fornire le nostre impressioni ed il classico test sul campo esteso in stile SaggiaMente.