iOS al di fuori degli iDevices è realtà, almeno in parte

Il titolo non è uno scherzo: iOS è stato fatto davvero girare al di fuori di iPhone e iPad. Ma non è l’iOS che siamo abituati a vedere. Ad essere riuscito nell’intento è lo sviluppatore winocm, che sul suo profilo Twitter già da tempo documenta interessanti esperimenti sui sistemi operativi Apple. Come si può vedere nell’immagine sottostante, uno dei primi “trapiantati” è stato il Nokia N900, risalente al 2009 e col sistema Maemo preinstallato, precursore dello sfortunato MeeGo il cui lascito è stato riutilizzato per Tizen di Samsung e Sailfish di Jolla.

ioskernelnokia

Come abbiamo scritto anche nel titolo, iOS gira sull’N900 e su schede ARM come Beagleboard almeno in parte. Questo perché si tratta di un’implementazione esclusivamente a riga di comando, senza alcuna interfaccia grafica. Il componente chiave del progetto è Darwin/XNU, il kernel alla base di iOS e OS X, il cui codice nella versione x86 è open source sull’apposito sito Apple insieme ad altre porzioni di sistema. Non avendo ufficialmente a disposizione XNU per ARM che rimane saldamente proprietà dell’azienda di Cupertino, l’adattamento ha richiesto molta tecnica, pazienza e tempo, dovendo anche ricreare manualmente alcune parti fondamentali come il bootloader. Il risultato ha alla fine premiato gli sforzi con una shell in grado di eseguire comandi e dotata di accesso multiutente.

Dovremo aspettarci iOS nella sua forma completa su Galaxy, Nexus e altri? Per quanto sarebbe bello pensarlo, no, realisticamente non accadrà. L’implementazione dell’interfaccia grafica non è al momento nelle intenzioni di winocm, che vuole piuttosto perfezionare il suo porting di Darwin/XNU per renderlo il più possibile privo di bug e meglio ottimizzato. Inoltre, ci si scontrerebbe con l’assenza dei sorgenti della Springboard, che è la UI adottata su iOS; ciò richiederebbe un lavoro non solo molto più duro ma pure potenzialmente impossibile o dai risultati insoddisfacenti. Ciò non significa che non si potrà mai dotare questo mini-iOS di una sua “pelle”: bisognerà dargliene una ad hoc, come nel caso di GNOME su PureDarwin.

Al di là delle implicazioni che avrà, rimane tutto il rispetto e l’ammirazione per il risultato ottenuto dallo sviluppatore, da solo e privo di agevolazione alcuna da parte di Apple. Per chi avesse le competenze e gli strumenti adatti per divertirsi, può trovare tutto l’occorrente software su GitHub e approfondire il discorso da un punto di vista tecnico attraverso i post sul blog di winocm.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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