Mancava da quasi un anno dal mercato italiano, da quando aveva chiuso la sede locale. Ora Motorola Mobility, che si firma da qualche tempo “by Google” per rafforzare il legame con la sua proprietaria, ha deciso di riallacciare i legami con lo Stivale. E inizia a farlo attraverso il Moto G, un dispositivo Android di fascia media.

motorolamotog

Il Moto G, nelle intenzioni del marchio alato, intende fare del rapporto qualità/prezzo il suo punto di forza. In particolare, il terminale si rivolge a coloro che vogliono un’esperienza d’uso “premium” senza spendere 500 € o più. A livello di design troviamo tra le caratteristiche di rilievo la cover posteriore intercambiabile, che strizza l’occhio ai più giovani o comunque a chi desidera di tanto in tanto dare un tocco di colore diverso allo smartphone. Discreti i dati di profondità che varia da 11,6 fino a 6 mm nel punto più sottile e di peso che ammonta a 143 g. Il display è da 4,5″ con risoluzione 1280×720 e 329 pixel per pollice; rimane lontano dall’alta gamma, ma presenta lo stesso dati sufficienti a farlo scendere nell’arena Retina.

Entrando in dettagli più tecnici, all’interno del Moto G troviamo un System-on-Chip quad core Qualcomm Snapdragon 400 a 1,2 GHz, con chip grafico Adreno 305 e memoria RAM di tipo LPDDR2 da 1 GB. Doppia fotocamera, posteriore da 5 Megapixel con flash e registrazione video 720p a 30 fps, anteriore da 1,3 Megapixel. Completano la dotazione Bluetooth 4.0, Wi-Fi 802.11n, GPS, radio FM e connettività HSPA+. I grandi assenti sono dunque NFC e LTE, non essenziali se consideriamo il prezzo a cui si proporrà ma graditi qualora fossero stati inclusi. Batteria da 2070 mAh non rimovibile, che assicura secondo le dichiarazioni ufficiali di Motorola fino al 33% in più di autonomia rispetto all’iPhone 5s.

A livello di sistema operativo troviamo Android 4.3, che sarà aggiornato a KitKat entro gennaio 2014. Nonostante Motorola continuerà a gestire come se fosse indipendente aggiornamenti e personalizzazioni, interfaccia e applicazioni sono pressoché uguali a quanto si può trovare nei Nexus. Le uniche modifiche effettuate dagli ingegneri software di Libertyville si concentrano su un’app fotografica espressamente pensata per il modello e il wizard Assist che consente di trasferire le informazioni personali dal vecchio smartphone al Moto G. Due le versioni disponibili in termini di spazio d’archiviazione, 8 e 16 GB, purtroppo non espandibili.

Parlando della disponibilità in Italia, Motorola distribuirà il prodotto nelle varie catene di elettronica tramite l’azienda Tech Data, a partire dal 12 dicembre prossimo. Purtroppo non avremo la possibilità di scegliere il taglio di memoria: solo quello da 8 GB sarà venduto qui, nessuna previsione ufficiale per l’eventuale arrivo anche del Moto G da 16 GB. Prezzo al dettaglio di 249 €, per un periodo iniziale sarà venduto in promozione a 199 €, tutto sommato buono se consideriamo le caratteristiche del dispositivo ma rimane la penalizzazione relativa alla bassa capienza. Nella confezione di vendita non saranno previsti gli auricolari, da acquistarsi separatamente.

Il ritorno tricolore di Motorola è avvenuto da un lato risonante con presentazione dedicata a Milano, dall’altro in punta di piedi, forse anche fin troppo, con la scelta di un modello intermedio e senza la variante da 16 GB, la quale invece sarà regolarmente disponibile nella vicina Francia. Inoltre non è stata colta l’occasione per “riattivare” Motorola.it, rimasto confinato alla sola area di assistenza per i vecchi modelli. Non è comunque da escludere che il sito ritorni in forze entro il 12/12, in modo da offrire una panoramica completa del dispositivo anche nella nostra lingua. Si tratta in ogni caso di un nuovo inizio, un percorso graduale che si spera riporti una presenza maggiore dello storico brand in Italia ed Europa, magari anche attraverso la riapertura della sua sede legale meneghina chiusa lo scorso anno. Perciò, chiudiamo questo post con un bentornata a Motorola.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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