Recensione: iPad mini con display Retina, cosa si può volere di più?

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Ancor prima che fosse presentato sapevo che avrebbe risposto perfettamente alle mie esigenze. All’epoca del primissimo iPad non c’era la possibilità tecnologica di creare un tablet più piccolo altrettanto efficiente, vuoi per gli schermi, vuoi per la batteria, e si è preferito privilegiare l’esperienza d’uso del 9,7″ per rivoluzionare e ricreare il mercato dei tablet. E come dargli torto visti i risultati. È vero che Steve Jobs aveva asserito che un prodotto più piccolo non avrebbe avuto altrettanto successo ma non bisogna dimenticare di contestualizzare l’affermazione con il periodo in cui è stata pronunciata. Dopo qualche anno è stato finalmente possibile realizzare un prodotto più piccolo mantenendo le minime prestazioni di schermo e batteria ed è uscito l’iPad mini. Dopotutto disse bene Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau: “solo gli imbecilli non cambiano mai opinione”. Il bianco non diventa improvvisamente nero ma l’evoluzione tecnologia può rendere possibile ciò che pochi anni prima si poteva solo immaginare. Il primo iPad mini (recensione) ha ottenuto un enorme successo di vendita pur essendo limitato nell’hardware rispetto il fratello maggiore, mentre con l’ultimo aggiornamento è stato dotato delle medesime caratteristiche. Con ugual potenza ed una incredibile batteria, maggiorata del 44% pur mantenendo simili dimensioni, l’iPad mini con display Retina è quanto di più vicino esista attualmente allo stato dell’arte dei tablet.

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Guardando ai numeri si evince un leggerissimo aumento di peso rispetto alla prima versione (331 vs 308 grammi) ed uno ancor più esiguo dello spessore (7,5 s 7,2mm). In realtà è proprio difficile accorgersi di queste differenze senza una bilancia o un calibro, tant’è che anche le custodie rigide del primo funzionano sul nuovo. Ci troviamo dunque con un prodotto essenzialmente immutato nel design e nel peso che però sfoggia tutto l’hardware più prestante ad oggi presente nei dispositivi mobili Apple. Unica variante estetica è presente nel modello “scuro”, non più interamente nero ma con il dorso grigio antracite definito Grigio siderale, proprio come su iPhone 5s o iPad Air (recensione).

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Evoluzione è la parola chiave quando si parla di iPad mini Retina; evoluzione in ogni suo aspetto, iniziando dall’hardware. Il primo modello aveva i componenti dell’iPad 2 pur essendo contemporaneo del 4, mentre oggi abbiamo il medesimo cuore del più recente iPad Air. Il SoC Apple A7, coadiuvato dal coprocessore di movimento M7, offre prestazioni al top per i processori ARM con uno score davvero invidiabile su Geekbench 3. Il salto generazionale rispetto la prima edizione è lampante, sia nei numeri che nell’uso quotidiano. È vero che iOS 7 non è ancora al suo massimo splendore ma le attese e i lag sono solo un lontano ricordo.

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Il fatto è che l’iPad mini aveva già pochi difetti e con questa edizione sono eliminati tutti. Abbiamo già parlato dell’hardware ma un grande lavoro è stato fatto anche sul display. Retina è un appellativo piuttosto generico ma qui è stata mantenuta la risoluzione di 2048 x 1536 pixel presente nello schermo da 9,7″ pur avendo una diagonale di 7,9″. Questo vuol dire che la densità dei pixel per superficie è aumentata e di conseguenza è migliorata la definizione. In pratica siamo passati da un display inferiore rispetto quello dell’iPad tradizionale ad uno di nitidezza superiore e leggere è diventato un vero piacere.

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In rete si sono sollevate critiche in merito la resa colore dello schermo del nuovo mini e non potevamo esimerci dall’effettuare dei test approfonditi. Chi possiede anche l’Air o un iPhone 5 ha notato dei colori meno sgargianti nel mini Retina, nulla che si possa notare senza un confronto diretto ma che si evidenzia mettendo i display a confronto. Effettivamente una differenza c’è e con un test chart la abbiamo messa in luce ed identificata in un gamut leggermente inferiore. In pratica il mini Retina riesce a riprodurre una più limitata gamma di colori, in particolare gli estremi di rosso, verde e blu appaiono meno vividi. Nell’Air si nota una maggiore lucentezza, un bianco vivido ed un nero più intenso, mentre nel mini Retina i colori sono più leggeri e riposanti. La differenza si evidenzia con una prova colore ma non è così immediata nell’uso quotidiano, al livello che io stesso non ci avevo fatto caso prima che la faccenda venisse alla luce. Pare che il motivo di questa diversità risieda nel tipo di pannello impiegato, ma credetemi se vi dico che risulta comunque molto ben calibrato e anche più piacevole nella lettura. Che abbia colori meno vividi e contrastati è un fatto, che piaccia di più o di meno è invece soggettivo, un po’ come ognuno di noi preferisce una calibrazione differente per i monitor o i televisori. Personalmente apprezzo la lucentezza dell’Air ma prediligo la resa del mini Retina anche con i filmati, dove restituisce un effetto più “cinematografico”. In tutti i casi è bene sottolineare ancora una volta che nell’uso quotidiano per cui il tablet è concepito si fatica a notare la differenza al di fuori di un confronto diretto con un’immagine di riferimento.

Resa Display | iPad mini Retina | iPad Air

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Continuando ad analizzare le differenze rispetto il primo mini, il nuovo modello possiede anche l’antenna Wi-Fi MIMO e, come l’iPad Air, ottiene per questo un raddoppio delle performance su rete wireless. Anche se si tratta il picco di 300Mbps è teorico l’incremento di velocità si avverte anche nella semplice navigazione web. Altra caratteristica condivisa con l’Air è il supporto per molte più bande LTE per la compatibilità in tutto il mondo.

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Nel nostro test eviteremo di soffermarci su fotocamera principale e frontale le quali non subiscono nessuna variazione. Per la iSight rimane la risoluzione da 5MP con sensore retroilluminato e registrazione video in FullHD, seppure ora sia presente la funzione di zoom (digitale) fino a 3x. La FaceTime HD ha sempre il sensore retroilluminato da 1,2MP e registrazione video a 720p. La fotocamera non è certamente il motivo per cui si compra un tablet, seppure l’iPad mini Retina offra, o forse dovremmo dire continua ad offrire, una qualità più che soddisfacente.

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La pulsantiera e le aperture rimangono nella medesima posizione, così come gli altoparlanti stereo posizionati ai lati del connettore Lightning. La resa audio non subisce variazioni ma si sottolinea che, probabilmente a causa delle ridotte dimensioni, il volume d’uscita è meno alto rispetto l’iPad Air.

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Uno degli aspetti più sorprendenti è che pur mantenendo praticamente invariata la struttura si sia riusciti ad incrementare la capacità della batteria di ben il 44%. Grazie a questo notevole upgrade si è riusciti a sopperire alle maggiori esigenze del display e dell’A7 senza diminuire l’autonomia che continua ad essere dichiarata in 10 ore. Inutile dire che il test ha rispecchiato pienamente questi valori, così come è sempre accaduto per gli iPad. La durata in uso è davvero notevole e se si utilizza il tablet per un’ora al giorno si raggiunge tranquillamente una settimana senza necessità di ricarica. Sempre per via della maggiore capacità della batteria è stato modificato anche l’alimentatore da corrente che ora è di quelli più “cicciotti”, come per l’iPad tradizionale, mentre nel primo modello era lo stesso in dotazione con l’iPhone. Grazie a questo espediente il tempo di ricarica è rimasto sostanzialmente invariato.

voto 5Conclusioni

La valutazione dell’iPad mini con display Retina è piuttosto facile da assegnare. Se nel mini c’erano dei difetti erano la velocità e lo schermo, entrambi ampiamente superati con questa nuova edizione. I miglioramenti sono arrivati senza inficiare le caratteristiche di portabilità ed usabilità che hanno decretato il successo del primo modello e questo ci porta ad apprezzarli maggiormente. Solo miglioramenti, insomma, e proprio lì dove erano necessari. Certo ci avrebbe fatto piacere una nuova iSight ma per la tipologia di prodotto questa è più che sufficiente e sono maggiormente graditi gli upgrade su Wi-Fi ed LTE (forse più il primo che il secondo). Per come la vedo io l’Air è uno strumento molto valido ma più indicato per l’uso in salotto e per questo lo prediligo nella variante Wi-Fi. Il mini, al contrario, vien da portarlo sempre con sé, in borsa ma anche nei tasconi di una giacca. Grazie alla portabilità senza il sacrificio di uno schermo troppo piccolo, perché 7,9″ in formato 4:3 non sono affatto pochi, si ottiene tutta l’usabilità del fratello maggiore con un notevole risparmio di dimensioni. Certamente il testo è più grande sul modello da 9,7″ ma questo è un compromesso più che accettabile e con la nuova risoluzione la nitidezza è incredibile. Non c’è niente che si possa fare con l’Air che risulti impossibile con il mini. Per queste sue doti di manegevolezza è il prodotto indicato sia in casa che in mobilità e per questo consiglio la versione Wi-Fi + Cellular da 32GB, probabilmente quella più vicina alla perfezione con un buon spazio di archiviazione (16GB sono spesso troppo pochi) e la possibilità di navigazione con una scheda dati. È difficile muovere delle critiche al prodotto che non siano legate al sistema operativo, il quale mostra ancora qualche segno di immaturità sui tablet e che comunque rimane un po’ troppo legato all’uso da smartphone, senza funzionalità evolute di gestione e condivisione dei documenti. Certamente speriamo che un giorno non lontano vengano aggiunte ad iOS delle possibilità per favorire un flusso di lavoro complesso, dove sia necessario elaborare un documento con diverse app, ma per il momento continua ad essere il più ricco ecosistema anche per tablet, con un numero incredibile di software ottimizzati per sfruttare al meglio l’ampio schermo e le possibilità di lavoro che offre.

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PRO
+ Dimensione contenuta (sta anche nei tasconi di una giacca)
+ Costruzione impeccabile, robusta e con materiali pregiati
+ Sottile e leggero al punto giusto per essere usato comodamente con una mano
+ Molto veloce grazie al SoC A7
+ Wi-Fi MIMO che raddoppia la velocità di connessione wireless
+ Supporto LTE molto vasto, con copertura mondiale
+ Schermo Retina con ottima risoluzione e nitidezza
+ Ottima durata della batteria
+ Vastissimo ecosistema di app appositamente studiate per i tablet

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
| La resa cromatica è leggermente diversa rispetto all’iPad Air
| L’audio dagli altoparlanti ha un volume inferiore rispetto all’iPad Air
| iOS 7 non è ancora perfettamente ottimizzato, specie sui tablet

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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