Il Moto X arriva in (alcune parti di) Europa; Moto G Google Play Edition negli USA

L’anno scorso è stato il rilancio di Motorola da parte di Google, anche se si può più definirlo come l’inizio di un nuovo percorso che si svilupperà maggiormente nel corso del 2014. Modelli ben fatti, uno in particolare, il Moto G, dal buon rapporto qualità/prezzo, e aggiornamenti forniti in tempi accettabili: KitKat era stato promesso per questo mese sul G e già a fine dicembre in alcune parti del mondo ne era stata avviata la distribuzione. Ma non si può dimenticare il Moto X, introdotto negli USA ad agosto 2013 e che ha di fatto ridato luce al marchio alato. Già da allora una futura distribuzione in Europa non era stata una possibilità completamente negata; nella giornata di oggi, l’approdo è stato confermato.

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La maggior parte delle caratteristiche rimangono per la maggior parte invariate come da precedente articolo in merito (rettificato peraltro per l’occasione a seguito di un errore riguardo i core del processore, ci scusiamo per la tarda correzione):

Display da 4,7″ a risoluzione 720p, fotocamera posteriore da 10 Megapixel con flash LED e anteriore da 2 (in entrambi i casi si possono registrare video Full HD), connettività completa attraverso LTE, Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 4.0 con profilo Low Energy. Queste le caratteristiche principali, pilotate dal System-on-Chip Motorola X8. No, non pensate a una soluzione fatta in casa, o quantomeno non interamente: i tempi della Motorola sviluppatrice di processori sembrano essere ormai passati. Ciò però non ha impedito agli ingegneri di modificare in base alle proprie esigenze uno Snapdragon S4 Pro di Qualcomm. Insieme alla CPU dual-core da 1,7 GHz e al nucleo grafico Adreno 320, sono stati inclusi due chip supplementari, il primo destinato all’elaborazione dei comandi in linguaggio naturale, tra cui la voce e dunque dirottandovi lì le necessità di calcolo per Google Now e affini, il secondo invece per la gestione dei vari sensori integrati nello smartphone come accelerometro, giroscopi e altri ancora. Il quantitativo di RAM è 2 GB, mentre l’archiviazione interna, non espandibile, è a quota 16. Non mancano all’appello GPS/GLONASS e NFC, così come la porta microUSB e il supporto per lo streaming video Miracast. Il Moto X diventa inoltre il secondo smartphone dopo l’iPhone 5 ad adottare lo standard nanoSIM. La batteria da 2200 mAh promette nelle intenzioni di Motorola un uso fino a 24 ore in contesti promiscui, dove si mescolano navigazione, fruizione di contenuti multimediali e altre operazioni.

Le principali variazioni sembrano quindi risiedere nelle bande LTE europee e nell’assenza della versione da 32 GB. Ma ce n’è anche un’altra, che forse potrebbe far perdere parte dell’appeal al Moto X nel Vecchio Continente: le opzioni di personalizzazione che tanto l’hanno caratterizzato in America non sono qui previste. Android 4.4.2 KitKat sarà invece già preinstallato.

Il debutto commerciale avverrà a febbraio, e purtroppo Motorola sembra aver deciso di puntare solo sulle “tre grandi”, Regno Unito, Germania e Francia, lasciando così un po’ disattese le promesse fatte durante il lancio del Moto G di volersi presentare con maggiore forza nei vari mercati europei. A parziale consolazione vi è la natura SIM-free, il che rende tranquillamente possibile l’acquisto Oltralpe o di importazione per chi lo desiderasse. Il prezzo, però, potrebbe alla fine suggerirci che l’Italia non per forza debba ritenersi così sfortunata dall’esclusione: il bel rapporto qualità/prezzo visto dall’altra sponda dell’Atlantico si tramuta qui in 429 € piuttosto pesanti. Se è vero che dalla sua ha delle chicche sia hardware che software interessanti, è pure vero che si iniziano sempre più a trovare prodotti di miglior caratura a prezzi minori, non per forza il solo Nexus 5. Inoltre, quanto accaduto coi prezzi italiani del Moto G, oggetto di numerose critiche, avrebbe potuto accadere ancora, facendo salire il conto ben sopra i 429. In ogni caso, chi si accaparrerà questo smartphone non dovrebbe aver motivo di ritenersi deluso.

Concludiamo citando brevemente l’aggiunta del Moto G alla famiglia Google Play Edition, che prosegue nel rimanere USA-only. I prezzi sono rispettivamente 179 $ per la versione da 8 GB e 199 per quella da 16; il resto delle caratteristiche è sostanzialmente invariato, fatta eccezione per le piccole personalizzazioni software Motorola rimosse e la radio FM. Vista però la poca differenza del modello “liscio” da Android stock e gli aggiornamenti abbastanza rapidi, però, è possibile che questo terminale fosse il meno bisognoso dell’edizione Google Play. Se non altro, è da rimarcare come di fatto sia il primo prodotto venduto tramite lo store Google ad essere stato sviluppato in autonomia dalla stessa azienda di Mountain View, tramite una sua diretta controllata. Come potrebbe significar poco, ciò potrebbe anche essere un importante segnale di cui tener conto per il futuro, soprattutto pensando alla linea Nexus e all’attuale posizione di forza di Samsung nel mondo Android. A quanto pare, il meglio deve ancora venire.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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