Secondo Scott Kelby Canon batte Nikon perché è come Apple

OS X vs Windows, iOS vs Android, Canon vs Nikon, alle volte sembra che nel mondo tecnologico si vada avanti a sfide. Quando si prende una posizione è facile cedere all’istinto di oggettivarla, astrarla dal proprio gusto personale e sostenerla con “fatti” che la possano rendere insindacabile ai nostri occhi. Eppure sempre di una scelta si parla, di una presa di posizione soggettiva che naturalmente prevede anche la posizione avversa. Quelle elencate in apertura sono alcune delle sfide più gettonate da numerosi anni, che non mancano mai di sollevare gli animi in accese discussioni tribali. “Io ho scelto questo perché è meglio di quello”, quante volte abbiano letto frasi analoghe pensando che, a nostro giudizio, il quello fosse meglio del questo. Io sono passato a Mac dopo anni trascorsi come partner certificato Microsoft, ho scelto iOS dopo decine di smartphone Symbian e Pocket PC Windows Mobile (e il mio secondo telefono è Android), sono passato a Canon dopo svariati anni di utilizzo professionale in casa Nikon, per cui la prima e più importante certezza che ho maturato è che le scelte non sono mai eterne e che si può sempre cambiare opinione.

Seppure il mercato si sia frammentato con diverse varianti, quando si parla di fotografia si intende istintivamente reflex e quando si parla di reflex ci si riferisce direttamente a Canon e Nikon, i due brand che insieme possiedono oltre il 90% del mercato. Non si può dire che siano i due marchi più innovativi, perché sono molto legati alla tradizione, ma sono certamente i più importanti in termini di diffusione e spesso si finisce per scegliere o Canon o Nikon, per questo nasce la contrapposizione. Nei forum è pieno di persone che stanno per acquistare la loro prima reflex e chiedono quale sia il brand migliore, così arrivano decine di risposte nelle quali ogni utente perora la propria causa: “io ho scelto questo ed è meglio di quello“.

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Avere un parco di macchine, ottiche ed accessori richiede un’ingente spesa e difficilmente si può stare con i piedi in due scarpe diverse. Per questo quando si sceglie un brand ci si affida in tutto e per tutto, dimenticando quello contrapposto. Canon e Nikon sono considerabili di pari livello in termini qualitativi ma possiedono delle differenze di base, nel corpo, nelle funzioni e nei risultati. Io sono passato da Nikon a Canon con non poca fatica economica ma sono contento della scelta pur apprezzando tantissimo il lavoro della casa giallo nera. Avendo avuto modo di provare e scegliere, ho semplicemente preferito l’ergonomia e le funzioni offerte dalle Canon ma ci sono anche elementi che rimpiango delle Nikon, come l’impostazione del bilanciamento del bianco personalizzato o più semplicemente il rumore dell’otturatore. Ma non tutti hanno la possibilità di provare anticipatamente entrambi i mondi e non sempre si hanno le competenze per poter valutare approfonditamente le differenze e motivare una decisione, per questo ci si affida agli influencer. Se il nostro professionista preferito usa un marchio è facile che la nostra prima scelta ricada su questo.

Scott Kelby è certamente un influencer, è noto in tutto il mondo per i suoi libri ma è anche un fotografo dalle ottime capacità che possiede una lunga schiera di estimatori. Questa mattina ho trovato un suo intervento video su tom’s hardware nel quale spiega la sua transizione da Nikon a Canon e condisce la sua scelta con un pizzico di pepe, aggiungendo: Canon è come Apple. Personalmente non mi trovo in accordo con questa affermazione, perché credo che Canon e Nikon siano più in linea di quanto si voglia ammettere, ma sono sicuro che farà discutere perché incrocia due sfide in una sola affermazione. Kelby ha espresso la sua opinione ma è certo che troverà più opposizioni che altro, non solo chi preferisce Nikon ma anche chi sceglie Canon ma non ama Apple. L’intervento è inglese ma piuttosto comprensibile, lo riportiamo di seguito e siamo curiosi di conoscere il parere dei lettori di SaggiaMente.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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