CarPlay è l’ennesimo sistema chiuso di Apple

Forse non lo ricorderete ma inizialmente su iPhone non c’era un App Store e le applicazioni le poteva sviluppare solo Apple o chi aveva diretta autorizzazione per farlo e per essere inserito nel sistema operativo di base. La decisione di aprire lo sviluppo a terzi è stata una delle più fortunate di sempre ed ha creato un nuovo modo di concepire gli smartphone. La Apple TV rimane ancora oggi “chiusa” e personalmente vedo in questa limitazione uno dei motivi della sua scarsa crescita in termini di funzionalità. Per fortuna AirPlay è aperto a tutti, così almeno si sono moltiplicate rapidamente le app che lo sfruttano ed è diventato un vantaggio per tutti gli utilizzatori di iOS. Ma cosa ne sarà di CarPlay?

carplay

La mia speranza, come ho ripetuto nell’ultima puntata del SaggioPodcast, era che venisse trattato esattamente come AirPlay, dando la possibilità agli sviluppatori di decidere se arrivare nel cruscotto dell’auto. Tuttavia una recente nota apparsa nel sito per gli sviluppatori ed evidenziata in questo tweet, chiarisce che per sfruttare CarPlay servirà una classe, precisamente la MPPLayerContentManager, che richiede la speciale approvazione da parte di Apple. In pratica senza il via libera direttamente ricevuto da Cupertino nessuno potrà implementare CarPlay nella propria app.

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Sicuramente Apple avrà le proprie ragioni, presumibilmente quella di mantenere uno standard specifico per l’utilizzazione delle app in auto, sia per la sicurezza alla guida che per la qualità a cui sempre mira, tuttavia questa scelta non è del tutto condivisibile. Sappiamo che le app devono passare una verifica per entrare nell’App Store e bastava dichiarare delle linee guida e controllarle in fase di approvazione per mantenere il tutto entro le specifiche originali della casa. Decidere invece di chiudere CarPlay significa naturalmente limitarne la sua espansione. Apple è in grado di fare grandi cose ma l’apertura agli sviluppatori spesso consente di ottenere molto di più e nel minor tempo. Con tante teste che lavorano le idee si moltiplicano e così le possibilità per l’utente. Ripeto che sicuramente ci saranno delle motivazioni ben ponderate e che comunque CarPlay andrà avanti con le sue gambe senza troppe difficoltà, ma perché precludere queste possibilità di espansione? Forse Apple è stata obbligata a mantenere un certo modus operandi per entrare nelle autovetture, perché sappiamo ad esempio che non si potrebbero vedere filmati mentre si guida, e questi limiti potrebbero essere la motivazione dietro la scelta di mantenere tutto blindato, eppure non riusciamo a non pensare che si sarebbe potuto fare di più mantenendo la piattaforma e le API aperte, controllando poi tutto in fase di approvazione. In questo modo, invece, CarPlay si allontanerà dall’efficienza di AirPlay e diventerà qualcosa di più simile alla Apple TV attuale, dove ogni novità tarda ad arrivare procedendo con uno sviluppo lento e orchestrato direttamente da Apple.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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